Roberto Sanesi (1930-2001) non fece in tempo ad avviare alla stampa il suo ultimo libro poetico, concepito sul finire del secolo scorso. Poté estrarne, bensì, alcune decine di testi per due più esigue raccolte, Arrondissement la vie e Il primo giorno di primavera, e qualche altro per corrispondere a specifici inviti, ma il libro in quanto tale, nonostante fosse pronto per essere consegnato a un editore, rimase nel cassetto. Lo si pubblica qui per la prima volta, in un’edizione critica che rende omaggio a una delle voci più esclusive del Novecento, dando esecuzione testamentaria alle sue ultime volontà.
Biografia dell'autore
Roberto Sanesi
Roberto Sanesi (Milano 1930-2001) ha intrecciato nella sua vita tre grandi passioni: la poesia, l’arte e la letteratura angloamericana. Attivo fin dagli anni cinquanta sulla rivista “Aut Aut”, ha partecipato al Movimento Nucleare. Negli anni sessanta ha fondato e diretto la collana “Piccola Fenice” per l’editore Guanda e, all’inizio degli anni settanta, la Munt Press per la poesia e la saggistica. Dal ’70 al ’75 è stato direttore artistico di Palazzo Grassi a Venezia. Inoltre, ha tenuto insegnamenti presso diversi atenei e accademie e si è anche occupato in varia guisa di teatro. Sanesi ha coltivato da sempre la poesia, in forme di intensa visionarietà, mosso da un’instancabile sete di conoscenza, di cui fanno fede alcuni titoli particolarmente dimostrativi, come Rapporto informativo (1966) o Esperimenti sul metodo (1967) o ancora Alterego & altre ipotesi (1974) o infine La differenza (1988). Da ricordare anche, tra i suoi libri poetici più importanti, Il feroce equilibrio (1957), Poesie per Athikte (1959), Oberon in catene (1962), Otto improvvisi (1965), L’improvviso di Milano (1969), La cosa scritta (1977), Recitazione obbligata (1981), Téchne (1984), Senza titolo (1989), Mercurio (1994) e l’antologico L’incendio di Milano e altre poesie (1957-1989), a cura di Vincenzo Guarracino.