A settembre esordiscono i “Quaderni montaliani” editi da Interlinea in occasione dei quarant’anni dalla scomparsa di Eugenio Montale
Inediti e rari nell’annuario dedicato al premio Nobel italiano con il patrocinio di centri universitari di Genova, Firenze e Pavia. Già aperte le prenotazioni.
«Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo» ha dichiarato alla consegna del premio Nobel Eugenio Montale, al quale è dedicato un annuario a partire dal 40° anniversario dalla morte che cade a metà settembre 2021: s’intitola “Quaderni montaliani” ed è edito da Interlinea con testi inediti del poeta.
Il volume colma finalmente una grave lacuna negli studi di italianistica e propone scritti rari e dispersi o mai pubblicati, letture e interpretazioni di testi, oltre a studi e immagini d’archivio. La rivista è realizzata con il contributo del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Genova, del Centro Studi Palazzeschi presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze e infine della Fondazione Maria Corti-Università di Pavia. Nella redazione compaiono alcuni tra i maggiori montalisti, a partire da Franco Contorbia, Gianfranca Lavezzi e Stefano Verdino, affiancati da Andrea Aveto, Francesca Castellano, Simone Magherini, Anna Nozzoli, Paolo Senna. Il direttore responsabile è Roberto Cicala e il comitato internazionale è formato da Jonathan Galassi (New York), Christian Genetelli (Friburgo), Marco Sonzogni (New Zealand), Rebecca West (Chicago).

Dalla premessa: «A suo tempo, un tardo Montale intervistato su “Il Mattino” di Napoli, 13 ottobre 1978, definì “buffa” l’esistenza della “Rivista di studi crociani”, precisando: “io ho conosciuto Croce ed era un grande personaggio, quindi non è tanto strano che esista una rivista dedicata a lui, ma che si litighi per interpretarlo in vari modi è una cosa che fa un po’ ridere!”; Montale faceva riferimento a differenze tra i redattori, ma il margine di ironia è probabile fosse anche riservato all’operazione in sé. Oggi sono forse venute meno le polemiche interpretative a vantaggio della ricerca documentaria ed erudita, ma certamente il numero di riviste monografiche per autori del Novecento è cresciuto in modo rilevante, tuttavia a lungo è mancata quella con l’etichetta Montale, ad onta dell’esponenziale numero di saggistica in volumi e riviste dedicati al massimo poeta italiano del Novecento (o forse questo è stato un motivo di un atto mancato)».
Eugenio Montale nasce a Genova nel 1896 e coltiva interessi letterari, studiando musica e canto ma dedicandosi presto alla poesia e alla letteratura. Nel 1925 pubblica il suo primo libro di versi, Ossi di seppia e si trasferisce a Firenze, dove collabora a importanti riviste letterarie ed è nominato direttore della biblioteca del Gabinetto Vieusseux, ma nel 1938 perde il posto per il suo impegno antifascista e vive grazie a collaborazioni editoriali e traduzioni di testi letterari. La sua seconda raccolta è Le occasioni. Dopo la guerra si dedica al giornalismo collaborando al "Corriere della Sera". Nel 1975 riceve il premio Nobel per la letteratura. Nel catalogo di Interlinea si trovano Poesia travestita e L’arte di leggere.
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