Sergio Romano sulla "Fuga dalla Polonia" di una giovane pianista
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autori: | Mya Tannenbaum |
formato: | Libro |
prezzo: |
€ 13,30
invece di € 14,00 |
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«Una tragicommedia della guerra fredda». Così Sergio Romano, riscopre una nuova storia rimasta in ombra tra sofferenza e umanità: Fuga dalla Polonia di Mya Tannenbaum, ora pubblicato da Interlinea: «Mya sembrava destinata a una brillante carriera quando incontrò un giovane comunista polacco, Riccardo Landau, che aveva a sua volta un passato avventuroso. Si sposarono e sarebbero rimasti felicemente in Italia se un altro zio di Riccardo non avesse deciso che il nipote meritava una promozione nei ranghi della nuova diplomazia polacca». Da qui inizia la cronaca dei fatti dell’autrice in quanto lei e il marito, dopo alcuni mesi, decisero di fuggire dalla Polonia stalinista con l’intento di raggiungere nuovamente l’Italia. Sergio Romano sottolinea alcuni tra gli avvenimenti e i diversi incontri che la giovane pianista visse in quegli anni e dai quali emergono le atrocità della guerra e il senso di smarrimento che caratterizza coloro che l’hanno vissuta.
In particolare segnala gli incontri che la giovane Tannenbaum, nell’anno passato in carcere, fece con altre donne arrestate ingiustamente: «La segretaria d’azienda che aveva commesso l’errore d’involtare un panino nella minuta di una lettera raccattata nel cestino della carta straccia; la ballerina Nina, colpevole di avere combattuto i tedeschi nelle file dell’Armia Krajova, l’esercito di liberazione nazionale, piuttosto che in quelle del partito comunista; Anusia, ingegnere minerario, ancora ignara delle ragioni del suo arresto, ma colpevole forse di essere nata in una famiglia benestante, quindi “feudale”». Ma l’autrice affrontò quell’esperienza con uno spirito positivo (che anima tutto il libro anche nelle illustrazioni da lei stessa realizzate), e seppe infatti «cogliere in ciascuna di quelle persone la parte di umanità che il carcere non era riuscito a distruggere».
Mya Tannenbaum ha studiato composizione e musica d’insieme e ha svolto attività di concertista al pianoforte. Ha collaborato con varie riviste e attualmente è collaboratrice fissa del “Corriere della sera”. Ha inoltre curato il volume Intervista sul genio musicale di Karlheinz Stockhausen (Laterza, Roma-Bari 1985).
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