I Cici, la favola di Roberto Piumini con le illustrazioni di Cecco Mariniello torna in una nuova edizione.
Due fratelli partono insieme per un viaggio iniziatico verso la smoderatezza diretti in un paese dei balocchi per golosi, l'avventura insegnerà loro un'importante lezione.
Due fratelli partono insieme per un viaggio iniziatico verso la smoderatezza diretti in un paese dei balocchi per golosi, l'avventura insegnerà loro un'importante lezione.
Leggi l'estratto:
«Cammina cammina, presto ebbero ancora fame.
Videro due locande: «La magra frittatella» e «La grassa mortadella».
Entrarono nella seconda, e pagando con le monete trovate sotto le pastasciutte mangiarono due grandi piatti di fette di mortadella: e sarebbe bastata la metà, ma loro arrivarono in fondo.
Sotto l’ultima fetta trovarono due monete lucenti.
Le presero, e se ne andarono.
Cammina cammina, ogni volta che avevano fame trovavano due osterie, e indovinate quale sceglievano? Quella in cui si mangiava più grasso e più abbondante.
Ogni volta, sul fondo del piatto, trovavano due monete lucenti.
Arrivarono a Felicity, una bella cittadina in cima a un colle, circondata da mura di mattoni, con dodici alte torri.
Salirono la collina, sbuffando un po’, e si diressero alla porta della città: ma quando lui provò a passare non passò, perché era diventato un po’ grasso, e quando lei provò a passare non passò, perché era diventata piuttosto grassa anche lei.
Provavano e riprovavano, spingendo.
Cammina cammina, Ciccio e Ciccia non trovavano locande, ma campi: in certi cresceva lattuga, in altri patate.
Ciccio e Ciccia prendevano le patate, le tagliavano a pezzettini e le mangiavano fritte nell’olio.
In certi campi crescevano spinaci, e in altri fagioli: i due prendevano i fagioli, e li mangiavano conditi con l’olio.
In certi campi crescevano mele, e in altri banane: Ciccio e Ciccia prendevano le banane e le mangiavano fritte nell’olio.»
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