Andrea Zanzotto

Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011) è stato un poeta italiano tra i più significativi della seconda metà del Novecento. Tra le prime pubbilcazioni, fin dal 1951, la raccolta poetica Dietro il paesaggio (Mondadori). Dopo le verticali accensioni liriche dei primi libri, Zanzotto si è spostato verso una direzione più aperta e "sperimentale", come in La beltà (1968), che ne ha affermato la centralità nel panorama poetico contemporaneo. Altri due momenti importanti della sua opera sono quelli della poesia in dialetto, soprattutto in Filò e nella "trilogia", iniziata con Il galateo in bosco e proseguita con Fosfeni e Idioma. Tutta la sua opera poetica (e parte dell'opera in prosa) è compresa nel Meridiano Le poesie e prose scelte (1999). Nel 2001 escono l'opera di poesia Sovrimpressioni e Scritti sulla letteratura (che comprende Fantasie di avvicinamento e Aure e disincanti nel novecento letterario). Successivamente: Sull'Altopiano. Racconti e prose (1942-1954) con un'appendice di inediti giovanili (2007) e i dialoghi Eterna riabilitazione da un trauma di cui s'ignora la natura (2007), Viaggio musicale (2008), In questo progresso scorsoio (2009).
Per Interlinea sono stati pubblicati Ascoltando dal prato. Divagazioni e ricordi, a cura di Giovanna Ioli (2011)e le edizioni critiche Morte e rinascita del dialetto: da Zanzotto ai novissimi per la rivista Autografon.43 (2001) e I novanta di Zanzotto Studi, incontri, lettere, immagini per la rivista Autografo n.46 (2011).
Titoli dell'autore
Ascoltando dal prato
Divagazioni e ricordi
di Andrea Zanzotto
editore: Interlinea
pagine: 112
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