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Franco Giulio Brambilla

Titoli dell'autore

L’umanità di Dio

Gloria Dei, homo vivens

di Aldo Del Monte

editore: Interlinea

pagine: 64

La memoria di Monsignore Aldo Del Monte in un piccolo libro di una grande anima

L’arte di Gaudenzio Ferrari tra Novara e Varallo Sesia

a cura di Franco Giulio Brambilla, Raul Capra, Casimiro Debiaggi, Filippo Maria Ferro, Guido Gentile, Pier Giorgio Longo, Carlo Maria Scaciga, Giovanni Testori

editore: Interlinea

pagine: 160

In occasione della rinnovata attenzione verso Gaudenzio Ferrari sono raccolti, su iniziativa dell’Associazione di Storia della Chiesa Novarese, interventi dedicati al pittore e scultore valsesiano del nostro Rinascimento pubblicati nel corso degli anni sulla rivista “Novarien.” e in edizioni collegate nel catalogo di Interlinea.

Novaria

Terre e vescovi della diocesi

di Carlo Bascapè

editore: Interlinea

pagine: 300

«Chi parla della Chiesa non può tacere della città» scrive Carlo Bascapè in quest'opera caposaldo della storiografia novarese ed esempio di impegno della Chiesa postridentina. Nella sua Novaria l'autore, una delle più grandi figure nella storia locale, propone con forza pastorale una descrizione umana e religiosa del territorio dell'intera diocesi descrivendo luoghi, tradizioni e monumenti come nessuno prima di lui. Bascapè, già segretario di san Carlo Borromeo, di cui avviò la beatificazione, promotore di Sinodi fondamentali, viaggiò nelle diverse zone diocesane, dalla pianura alle Alpi, in visite pastorali rimaste impresse nelle pagine del suo capolavoro pubblicato nel 1612, qui tradotto dopo un lungo studio storico e archivistico. Edizione a cura di Giancarlo Andenna e Dorino Tuniz.   «Bascapè dividendo il suo scritto in due libri (de locis e de episcopis) propone una sorta di "geografia antropologica" e di "storiografia spirituale", che sono i due assi cartesiani per comprendere il rapporto della Chiesa col mondo. Essi forgiano non solo lo sguardo accurato sul mondo coevo nella varietà dei suoi costumi e nella differenza delle condizioni storico-geografiche, in un cambio di secolo che sta transitando verso la modernità, ma ricuperano soprattutto la memoria di una Chiesa radicata nel suo territorio, come nuovo anello della catena di una traditio ecclesiale da trasmettere. In questo sta la "modernità" dell'opera di Bascapè» (dalla presentazione del vescovo Franco Giulio Brambilla).
 

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