Interlinea: Gli aironi
Letteratura e cultura delle radici (formato 13×21)
«La risaia d’estate è piena di silenzio, non muove una foglia; solo l’airone cinerino e la candida aigrette si alzano improvvisi dalle acque ferme e trapassano l’azzurro del cielo» (Dante Graziosi, Le storie della risaia)
La collana “Gli aironi” è stata inaugurata nel 1993 dal libro Fantasmi al teatro Coccia di Anna Lavatelli, con illustrazioni di Antonio Ferrara; da questo testo è nato anche un film di Vanni Vallino. In seguito la collana ha seguito due filoni: quello narrativo che ospita diversi autori da Dante Graziosi a Benito Mazzi e Maria Adele Garavaglia, e quello della cultura delle radici in quanto propone testi di saggistica, narrativa e poesia legati al territorio novarese e talvolta dialettali. Il formato dei volumi è 13x21 cm.
La collana “Gli aironi” è stata inaugurata nel 1993 dal libro Fantasmi al teatro Coccia di Anna Lavatelli, con illustrazioni di Antonio Ferrara; da questo testo è nato anche un film di Vanni Vallino. In seguito la collana ha seguito due filoni: quello narrativo che ospita diversi autori da Dante Graziosi a Benito Mazzi e Maria Adele Garavaglia, e quello della cultura delle radici in quanto propone testi di saggistica, narrativa e poesia legati al territorio novarese e talvolta dialettali. Il formato dei volumi è 13x21 cm.
Per quanto riguarda la narrativa ricordiamo le opere di uno degli autori di maggior successo Dante Graziosi da La fiera di Novara (2009) alla raccolta Le storie della risaia (2012) che comprende i romanzi La terra degli aironi, Una topolino amaranto, Storie di brava gente e Nando dell’Andromeda. Altra autrice della collana è Maria Adele Garavaglia con Il taglio del riso e altri racconti di pianura (2009), Aurora e le altre, La colpa di una madre (2002) e Grido silenzioso (1995). Autore di rilievo anche Benito Mazzi con Sento che domani vinciamo (2012) di cui hanno scritto: «Nel calcio che perde il suo appeal per le scommesse il libro di Mazzi aiuta a ricordare la straordinaria forza di uno sport popolare che nel dopoguerra è riuscito, nonostante il campanilismo esasperato, ad unire tutti i paesi della Val Vigezzo» (“La Stampa”, 16 giugno 2012), Gli invincibili della neve. Dalla Formazza all’oro olimpico di Garmish (2005), L’aquila di Tappia al Giro d’Italia. Storie di sogni (2003) e Un uomo che conta. La storia di Andrea Borgnis (1998). Pubblicate anche alcune opere di autori emergenti quali Lorenzo Arco, Monterosa blues (2010) e Antonella Mecenero, La roccia nel cuore (2013); oltre a titoli di attualità come Mafie al nord. Il radicamento visto da Novara (2012) e Il presidente Oscar Luigi Scalfaro. Una storia novarese (2012) di Gianfranco Quaglia. Alla cultura delle radici invece appartengono testi di Germano Zaccheo, Tutto è grazia. Tra memoria, bellezza e fede (2008); Romolo Barisonzo, Poeti all’ombra della cupola (1998) e Novarese del monte Ariolo (2002), oltre a Sandro Bermani, Un poeta, una città. Poesie in dialetto novarese (2001).
I miei Masai
di Giulio Gallo
editore: Interlinea
pagine: 160
Una lunga poesia in prosa che regala l'immagine nitida di una civiltà sconosciuta, un viaggio nell'Africa vera di una tribù Masai,
I favolosi anni trenta
Una cronaca della memoria
di Roberto Cattaneo
editore: Interlinea
pagine: 160
Qui descrivo la pace degli anni trenta in Italia fino allo scoppio della seconda guerra mondiale
Grido silenzioso
Una storia di dignità riconquistata
di Maria Adele Garavaglia
editore: Interlinea
pagine: 144
La storia vera di alcune ragazze africane fatte venire in Italia (a Novara) con l’inganno e poi costrette a prostituirsi,
Gli invincibili della neve
di Benito Mazzi
editore: Interlinea
pagine: 160
Lo sci organizzato in Italia è nato nel 1901, ma la prima esaltante espressione di sci agonistico ad alto livello l’ha prodotta Formazza, minuscola valle di cultura walser ai confini dell’Ossola. Lì sono sbocciati i primi grandi campioni, che hanno dominato dal 1915 al 1932 la scena sciistica nazionale. Da Formazza è arrivato Sisto Scilligo, punta di diamante delle Fiamme Verdi, il mitico quartetto degli Alpini che nel 1936 fruttò all’Italia il primo oro olimpico dello sci.La straordinaria avventura sportiva e umana di questa valle dalle mille suggestioni è rievocata da Benito Mazzi lungo la sua intera parabola. Arricchisce l’appassionante racconto un testo di Mario Rigoni Stern sulle sue lontane esperienze di giovane sciatore e alpino nella valle dei walser.
Cara Vittoria
di Laura Prete
editore: Interlinea
pagine: 136
Una donna bella, ricca e intelligente dovrebbe avere una vita facile. E invece su di lei si addensano le nubi più nere: è stato un capriccio giovanile a provocarle tante sofferenze o è il destino ad accanirsi contro di lei? Attorno ha una famiglia borghese che nasconde ferite profonde fino alla rivelazione lacerante di un segreto crudele. Una prosa asciutta, senza ornamenti, che restituisce un quadro familiare e sociale di grande impatto emotivo.
La colpa di una madre
Un processo di fine medioevo
di Maria Adele Garavaglia
editore: Interlinea
pagine: 176
Vespolate, nella campagna novarese, è il teatro in cui si dipana la terribile vicenda di Giovannina, una povera donna processata e condannata per infanticidio nel 1450. Ma fu veritiera la sua confessione, estorta con la tortura? Maria Adele Garavaglia, sulla scorta degli atti del processo ritrovati e pubblicati nel 1915, costruisce un avvincente romanzo unendo al "vero storico" il "vero poetico" di manzoniana memoria, che illumina la storia perché intuisce le motivazioni dell'agire nella psicologia umana, nei dettami della coscienza e nelle regole della ragione.
I pesci d'oro di Orta
di Giovanni Ragazzoni
editore: Interlinea
pagine: 96
«Il filo del ricordo tesse la trama dei racconti di Giovanni Ragazzoni, il cui ordito è rappresentato dall'ambiente ortese, spazio fisico e sociale, talvolta intimo e segreto», rivisitato con descrizioni, riflessioni, attenzioni e sentimenti che diventano evocazione di persone e luoghi, di suoni, colori e profumi, come pennellate di un affresco che lo scrittore ha perfezionato e arricchito negli anni.
I mestieri e i giochi d'un tempo
Ricordi novaresi
di Giuseppe Tencaioli
editore: Interlinea
pagine: 112
Istantanee da un mondo perduto, quando per le strade della città s'incontravano il carro dello sciüstré (carbonaio) o il carretto dell'anciuàt (venditore di acciughe) e i ragazzi nei prati si sfidavano alla lipa. Con un'appendice di filastrocche dialettali.
Poeti all'ombra della cupola
Antologia dialettale novarese
di Romolo Barisonzo
editore: Interlinea
pagine: 240
Componimenti di Abele Lino Antonione, Annamaria Albertinale Cappa, Alessandro Bermani, Gaudenzio Carutti, Luisa Falzoni, Malilla Fenoglio De Angelis, Ottavio Ferrassa, Giulio Carlo Genocchio, Alfredo Camillo Guidotti, Mario Martelli, Albino Mazzini, Fernanda Moro, Enrico Occhetti, Carlo Oglino, Mario Rossi, Gianna Savoia Agostini, Giuse Tantignoni Perazzo, Giuseppe Tencaioli, Dante Ticozzi.
La roccia nel cuore
di Antonella Mecenero
editore: Interlinea
pagine: 180
Sul lago d'Orta una piccola comunità è sconvolta dal suicidio di un adolescente. Due sole persone dubitano che le cose siano proprio come sembrano.
Aurora e le altre
Storie di liberazione e speranza
di Maria Adele Garavaglia
editore: Interlinea
pagine: 160
Aurora e le altre non è un libro qualunque: ha nelle sue pagine tutto il peso della verità e del dramma.
L'aquila di Tappia al Giro d'Italia
Storie di sogni e di gregari
di Marco Della Vedova e Benito Mazzi
editore: Interlinea
pagine: 168
Un viaggio, compiuto entro i confini delle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola, fra i protagonisti "in sordina" del Giro d'Italia, quei gregari che, con il sudore e la fatica, contribuiscono in modo determinante alla vittoria dei campioni conclamati. Personaggi tenaci e bizzarri, dal pioniere Pietro De Bernardi al giovane Marco Della Vedova, che firma dieci itinerari alpini ossolani per gli amanti della bicicletta.