Nel nuovo libro Gli incanti dell’isola la scrittrice propone con Nicola Fantini un itinerario al piccolo lago più amato dagli scrittori a partire dal Grand Tour con molte sorprese.
Gli incanti dell’isola è il nuovo libro di Laura Pariani e Nicola Fantini, edito da Interlinea, una Guida letteraria all’isola di San Giulio sul lago d’Orta come recita il sottotitolo dell’opera, impreziosito da tavole artistiche a colori della scrittrice.
«Incastonata com’è nel blu del Cusio come un gioiello», l’isola ha da sempre esercitato il proprio fascino su chiunque l’abbia visitata, a partire dai viaggiatori letterati del Grand Tour fino agli autori italiani del Novecento, da Piero Chiara, che la definisce «acquerello di Dio», a Gianni Rodari che la ricorda come «fatta tutta a mano come un gioco di costruzioni». Nelle testimonianze scelte come tappe da Pariani e Fantini (ai quali si deve la precedente guida letteraria al borgo di Orta, Il lago dove nacque Zarathustra, sempre da Interlinea) si percepisce il potere evocativo della parola e dell’isola stessa, in grado di isolare l’animo del viaggiatore che approda sulle sue rive.
Il lago d’Orta è una particolare meta ambientale dell’Alto Piemonte e offre ai suoi visitatori la tranquillità di un panorama di «mille sfumature di verde e d’azzurro», intorno al quale aleggia la leggenda legata al santo fondatore che, come scrisse Mario Soldati «ha un fondo di vero. Fu l’alba della civiltà per questa civilissima regione». «L’isola del silenzio ti dà il benvenuto», così il cartello di ingresso anticipa l’unicità del luogo a chi si avventura nei suoi vicoli: un perfetto connubio di natura e architettura oltre che testimonianza di tradizioni e culture di inestimabile valore. Questa guida ripercorre i luoghi più significativi attraverso le memorie e gli aneddoti meno noti legati alla quotidianità e alle radici di «uno di quei luoghi del mistero, come il lago d’Averno, la fonte Aretusa, il nuraghe di Barumini, le sorgenti del Clitunno o gli antri di Cuma».
Chissà perché l’isola di San Giulio, al centro del piccolo lago d’Orta, ha suscitato da tempo la fantasia di tanti narratori che si occupano di misteri. Da Umberto Eco a Piero Chiara, da Montale alla badessa Cànopi, il viaggio letterario e artistico proposta nel libro Gli incanti dell’isola è ricco di sorprese, incontrando anche Gianni Rodari, che è nato sulle rive del lago: «L’insieme dell’isola di San Giulio è compatto come i pezzi di un rompicapo».
Laura Pariani è nata a Busto Arsizio nel 1951 e oggi vive sul lago d’Orta. Trascorre l’infanzia a Magnago, nel Milanese, in un ambiente ancora in gran parte contadino e nel 1966 compie con la madre un viaggio in Argentina per conoscere il nonno materno. Queste due esperienze – da una parte il mondo contadino con i suoi personaggi e i suoi miti e dall’altra il viaggio con la madre in Argentina, dove tornerà anche in età adulta – avranno una grande influenza sulle sue opere. Frequente la sua partecipazione ad antologie di racconti, fra cui Di Orta un Po. Scrittori torinesi in riva al lago (Interlinea, Novara 2010). Sempre per Interlinea nel 2012 ha pubblicato Le montagne di don Patagonia e nel 2014 Il nascimento di Tònine Jesus. I suoi ultimi libri sono: Questo viaggio chiamavamo amore (Einaudi, Torino 2015) e Il lago dove nacque Zarathustra (con Nicola Fantini, Interlinea, Novara 2018)
Nicola Fantini, traduttore di fantascienza e autore di romanzi gotici, da anni collabora con la moglie, Laura Pariani, nella produzione di romanzi (Nostra Signora degli Scorpioni, 2014; Che Guevara aveva un gallo, 2016) e racconti (La scuola in giallo, 2014; La crisi in giallo, 2015), tutti editi da Sellerio. Con Interlinea ha pubblicato, sempre insieme a Laura Pariani, Il lago dove nacque Zarathustra (2018).
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