«Non è architettura, è poesia, vuole parlare» è stato scritto della facciata della Natività, l’unica completata da Antoni Gaudí per la celebre Sagrada Familia di Barcellona, uno dei capolavori del nostro tempo tra arte e fede. Tradizione e innovazione rendono unica al mondo quest’opera in cui «l’entusiasmo di una vitalità primaverile che non lascia un solo centimetro di pietra nuda inneggia al rinnovarsi natalizio del mondo intero, mentre le voluminose stalattiti di memoria gotica evocano il ghiaccio invernale», come spiega Maria Antonietta Crippa accompagnando il ricco itinerario fotografico del libro, in edizione bilingue in italiano e spagnolo. I versi del grande autore spagnolo Lope de Vega creano l’atmosfera poetica più adatta a cogliere «un borbottio di pietra che dice: è Natale!»
Chi è Antoni Gaudì
Antoni Gaudí nacque nel 1826 a Reus in Catalogna e morì nel 1926 a Barcellona. Divenuto qui architetto, partecipò attivamente alla vita culturale della città, dove ebbe come amico e committente di molte delle sue più importanti realizzazioni d’architettura il conte Eusebi Güell. Dall’età di trentun anni direttore del cantiere della chiesa votiva della Sagrada Familia, tuttora non finita e innalzata a basilica minore nel 2010 da papa Benedetto XVI, impegnò nella sua ideazione e realizzazione tutte le proprie originalissime invenzioni e le sue risorse umane e finanziarie. La sua fama è andata crescendo nel tempo; oggi è ritenuto architetto moderno, interprete creativo della continuità della tradizione costruttiva, artistica e religiosa europea e testimone straor-dinario del legame tra arte e fede che fu ragione della sua vita e del suo lavoro.