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Giampiero Neri

Giampiero Neri
autore
Interlinea

Giampiero Neri (Erba, 1927), nome d’arte di Gianpietro Pontiggia, è un maestro della poesia in prosa italiana. Giunto tardi alla pubblicazione, dopo una vita spesa in banca, Neri ha ricevuto un tempestivo riconoscimento dalle voci contemporanee più attente, da Giancarlo Majorino a Giovanni Giudici, da Giovanni Raboni a Maurizio Cucchi, e i suoi componimenti sono una presenza costante nelle antologie poetiche degli ultimi trent’anni. Al libro d’esordio con Guanda, L’aspetto occidentale del vestito (1976), hanno fatto seguito Liceo (1986) e Dallo stesso luogo (1992), riuniti nel 1998 in Teatro naturale, che segna l’inizio della collaborazione con Mondadori. A partire dal 2000 la produzione si è intensificata: dopo Armi e mestieri (2004) è stata allestita l’opera omnia delle Poesie 1960-2005 (2007), che paradossalmente ha dato slancio alla creatività degli anni più recenti, sfociata nelle raccolte Paesaggi inospiti (2009), Il professor Fumagalli e altre figure (2012) e Via provinciale (2017), quest’ultima a inaugurare una nuova stagione con Garzanti.

Titoli dell'autore

Non ci saremmo più rivisti

Antologia personale

di Giampiero Neri

editore: Interlinea

pagine: 80

Nello specchio degli angoli di Milano e delle forme della natura, un’antologia di Giampiero Neri, impreziosita da autografi e inediti tratti dai suoi quaderni.

Una macchina per pensare

Giampiero Neri prima e dopo Teatro naturale

a cura di Giampiero Neri, Davide Savio

editore: Interlinea

pagine: 120

Giampiero Neri è oggi il maestro della poe­sia in prosa italiana. L’esordio tardivo, giunto alle soglie dei cinquant’anni, ha rafforzato l’originalità di un autore lontano da ogni moda, che ha posto al centro della propria indagine il «problema del male» sulla scena del mondo, un Teatro naturale dove gli attori recitano «mossi da una oscura volontà che li trascende». Gli interventi di questo volume ne perlustrano l’opera attraverso questioni formali (la dialettica tra poesia e prosa) e di contenuto (il cortocircuito tra una scrittura oggettiva, impersonale, e i fantasmi della memoria individuale, nonché il rapporto di quest’ultima con la storia collettiva), sollevando problemi che per la loro complessità artistica, filosofica, morale, sono destinati a suscitare interrogativi profondi.

Case finali

di Gabriele Zani

editore: Interlinea

pagine: 104

Qualcosa, nella poesia di Gabriele Zani, poteva far pensare a una sua propensione per la “prosa” fin dal suo esordio, da quella sua prima raccolta che aveva il titolo di Monolocale. Un titolo asciutto, già allusivo della volontà di aderire al reale, alla realtà di una vita un po’ stretta, di non molta luce che non fosse quella della poesia. Questa fedeltà al concreto si è andata man mano consolidando con le successive opere poetiche, Finestre di via Paradiso e Riunione di famiglia, dove le incursioni della prosa si infittiscono perché le ragioni della prosa, di questa particolare prosa, sono le ragioni stesse della poesia di cui sono la nuova forma. Su queste premesse, Zani ha continuato in perfetta solitudine a costruire la sua opera poetica con quella intensità e nitidezza che gli vengono riconosciute e che qui si raccolgono in pagine esemplari della nuova poesia. (Giampiero Neri).

Madri vestite di sole

di Mariastella Eisenberg

editore: Interlinea

pagine: 168

Le poesie che compongono la presente raccolta di Mariastella Eisenberg hanno il titolo piuttosto sconcertante di Madri vestite di sole. Perché vestite di sole? Perché, potremmo dire anche noi, la verità è nuda e il dolore è nudo.Nel prologo breve ma intenso, l’autrice ce ne dà presto una ragione. Il tema ricorrente di queste poesie, il filo rosso che le tiene insieme sarà la perdita di una figlia, una sua “creatura”, come dice lei stessa, e il solo modo di parlarne sarà la verità, giusto il titolo di Baudelaire, Mon coeur mis à nus, che sembra richiamare il titolo di Mariastella Eisenberg Madri vestite di sole. La poesia ha il compito di informare e si incarica di unire gli ascoltatori e i lettori nella partecipazione corale degli eventi che vengono rappresentati. Il tono di queste poesie è sommesso, di persona che parla a un amico, anche se rotto e a volte quasi balbettante. È lo stile diretto di chi vuole la verità, nuda, fuori da ogni ornamento.
 

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