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La parola e le storie in Sebastiano Vassalli. Omaggio per i settant’anni dello scrittore

Microprovincia 49

rivista: Microprovincia

pagine: 224

Interventi di: Giorgio Bárberi Squarotti, Luminitza Beiu-Paladi, Pierfranco Bruni, Roberto Cicala, Franco Cordelli, Carlo Fini, Angelo Gaccione, Giovanna Ioli, Andrea Kerbaker, Velania La Mendola, Giuseppe Lupo, Dante Maffìa, Federico Mazzocchi, Cristina Nesi, Fulvio Papi, Ercole Pelizzone, Tiziano Salari, Alberto Sinigaglia, Veronika Strehlke, Giovanni Tesio, Meriel Tulante.

San Gaudenzio nel III centenario della traslazione

Novarien. 40

rivista: Novarien.

pagine: 344

Battista Beccaria, La “questione di san Gaudenzio” nell’ultimo mezzo secolo. I problemi intorno alla figura del primovescovo e la loro soluzione; Franco Dessilani, «Un volo della mia penna». Girolamo Antonio Prina testimone di feste cittadine nella Novara barocca; Marina Dell’Omo, La basilica di San Gaudenzio dalle pagine del Trionfo di Gerolamo Antonio Prina: un percorso di parole e immagini; Susanna Borlandelli, Bianchini, Palagi e il dibattito sulla pittura di storia a Novara nei primi decenni dell’Ottocento; Marina Dell’Omo, Sergio Monferrini, Artefici del marmo tra Seicento e Settecento nella diocesi di Novara: nuovi documenti dagli archivi; Pierdavide Guenzi, Paolo Rulfi protagonista della cultura teologica novarese nell’età dei lumi; Casimiro Debiaggi, Sullo scomparso altare ligneo seicentesco della chiesa parrocchiale di Doccio; Stefano Della Sala, Usi e tradizioni liturgiche di una comunità fino al Vaticano II: Castelletto Sopra Ticino; Marina Airoldi, G.B. Bartoli canonico di San Gaudenzio; Dorino Tuniz, Gli atti di soppressione della canonica lateranense di Santa Maria delle Grazie di Novara; Giacomo Lorandi, Il monastero di Sant’Agostino dell’Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino a Novara (1480-1807); Pier Giorgio Longo, Boine, Begey e Unamuno: due lettere inedite e una postilla novarese; Federico Cavalieri, Una nuova traccia per il Cerano; comunicazioni, recensioni e segnalazioni su vari argomenti.

Poesia civile

Contributi per un dibattito

a cura di Giusi Baldissone

editore: Interlinea

pagine: 80

La funzione della poesia nella vita civile è tema complesso e attuale: questa raccolta di relazioni, frutto della tavola rotonda organizzata in occasione della quinta edizione del Festival di poesia civile di Vercelli, offre un panorama vasto e ricco di stimoli: la letteratura e la cultura francese engagées nel saggio di Laurence Audéoud; la prospettiva civile nella letteratura italiana, offerta da Giusi Baldissone; le proposte per una riflessione teorica nell’intervento di Federico Bindi; l’ottica comparatistica, sia con la letteratura nordamericana che con quella russa, negli interventi di Guido Carboni e Stefania Sini; l’analisi linguistica delle forme in cui la poesia civile si manifesta nel contributo di Marina Castagneto; la poesia spagnola nel suo incontro con la canzone d’autore, proposta da José Manuel Martín Morán; gli esempi ungheresi e tedeschi, nei saggi rispettivamente di Judit Papp e di Miriam Ravetto. Gli autori si pongono l’obiettivo, da una parte, di offrire esempi di poesia civile nella storia e, dall’altra, di verificare e giustificare la funzione della poesia nell’età contemporanea nel tentativo, come scrive Giusi Baldissone nella presentazione, di offrire «una sorta di manifesto» da proporre «alla riflessione e all’ulteriore approfondimento, per gli anni a venire».

San Carlo Borromeo in diocesi di Novara nel IV centenario della canonizzazione

Novarien. 39

rivista: Novarien.

pagine: 304+XVI

Giovanni Testori, L’ultima processione di san Carlo; Filippo Maria Ferro, Testori, Carlo Borromeo e il teatro sacro del Monte; Francesco Gonzales, Con gli occhi di Carlo Borromeo. Ipotesi di un percorso tra il Ticino e la Sesia; Un itinerario iconografico borromaico nella diocesi di Novara (inserto fotografico a cura di Susanna Borlandelli e Marina Dell’Omo); Pier Giorgio Longo, Uno sconosciuto Ritratto di san Carlo Borromeo di Francesco Robini; Roberto Cardano, L’invito alla devozione per san Carlo Borromeo in una lettera del teologo Francesco Marconi Quagliotti; Marina Dell’Omo, Immagini di san Carlo a Galliate; Antonio Zonca, Onomastica carolina ad Arona e dintorni. «E gli fu posto il nome Carlo»; Vittorio Grassi, Il Vergante di san Carlo Borromeo; Fabrizio Pagani, Carlo Alessandro Pisoni, Le «solennità, ardentemente sospirate» del III centenario di canonizzazione di san Carlo (1910) dalle carte degli Archivi Storico Diocesano di Milano e Borromeo dell’isola Bella; Marina Dell’Omo, Johan Christoph Storer da Arona a Novara. Divagazioni sulle soppressioni degli Ordini religiosi nella diocesi novarese; Pier Giorgio Longo, Una lettera di Giovanni Battista Trincheri, abate di San Silano, a Carlo Borromeo; Angelo L. Stoppa, L’ultimo viaggio di san Carlo e la tappa a Cannobio; Comunicazioni, recensioni e segnalazioni su vari argomenti.

Marcello Venturi. Gli anni e gli inganni

Atti del Convegno di studi (O-Molare, 26-27 giugno 2009)

a cura di Giovanni Capecchi

editore: Interlinea

pagine: 280

Sono qui raccolti gli Atti del convegno svoltosi nel giugno 2009 con l’obiettivo di ripercorrere i momenti fondamentali del lavoro di Marcello Venturi, dagli esordi come scrittore all’attività giornalistica, dal successo di Bandiera bianca a Cefalonia all’impegno costante per non dimenticare il sacrificio della Divisione Acqui, da L’ultimo veliero ai romanzi del Monferrato, dalla stagione degli “anni” e delle speranze a quella degli “inganni” e delle delusioni. Non mancano inoltre, nel volume, una riflessione sulla lingua dei racconti di Venturi e una serie di interventi tematici (sul viaggio, sulla malinconia, sulla percezione del tempo), con l’intento di offrire una lettura trasversale di un’opera che si è snodata lungo circa sessantacinque anni, dagli esordi nel 1942 all’uscita del volume All’altezza del cuore, edito proprio alla vigilia della scomparsa dell’autore avvenuta il 21 aprile 2008, giorno del suo ottantatreesimo compleanno. Interventi di Luigi Ballerini, Alfredo Barberis, Andrea Camilleri, Giovanni Capecchi, Arturo Colombo, Paolo Conte, Julia Dobrovolskaja, Marisa Fenoglio, Gian Carlo Ferretti, Elio Gioanola, Stefano Giovannuzzi, Bodo Guthmüller, Giovanna Ioli, Laurana Lajolo, Raimondo Luraghi, Giuseppe Marcenaro, Giovanni Meriana, Carlo Prosperi, Luigi Surdich, Enrico Testa, Arturo Vercellino, Stefano Verdino.

Boiardo, il teatro, i cavalieri in scena

Atti del convegno Scandiano 15-16 maggio 2009

a cura di Giuseppe Anceschi, William Spaggiari

editore: Interlinea

pagine: 296

La questione delle fonti nei libretti d’opera, la preminenza degli uni rispetto all’altra (o viceversa) angustiano da sempre le storie letterarie, non meno di quelle musicali. Si tratta di problemi sostanzialmente irrisolti, considerati con sospetto da entrambe le parti e comunque soggetti alla variabilità dei tempi; li si può riassumere nel motto, largamente divulgato, «prima la musica poi le parole», oggetto per la sua rilevanza anche di specifiche rappresentazioni sceniche. I contributi qui raccolti, presentati in occasione del IV convegno di studi organizzato nel 2009 a Scandiano dal Centro Studi Matteo Maria Boiardo, si sono proposti di analizzare i modi e i tempi in cui il mondo letterario cavalleresco, consolidatosi a Ferrara anche nella dimensione teatrale dopo l’archetipo boiardesco e con la presenza poi dominante dell’Ariosto, si è depositato nel melodramma barocco e rococò italiano (ma non solo), fino al Settecento e oltre. Ne è sortito un panorama variegato che, pur privo di un centro focale (volutamente non perseguito), insegue qua e là nei campi più diversi “i cavalieri all’opera” e sollecita ulteriori linee di ricerca, piuttosto che proporre soluzioni chiuse.

Novarien. 38

rivista: Novarien.

pagine: 376

Simone Caldano, La basilica romanica di San Giuliano a Gozzano. Apporti per la conoscenza di un edificio distrutto; Battista Beccaria, Inquisizione vescovile, maghi e guaritori a Novara sullo scorcio del XVI secolo; appendice, I documenti dei due processi; Roberto Leggero, «Abbattete piazza delle Erbe». Nella Novara di Giuseppe Cuzzoni alla vigilia della Grande Guerra; Giancarlo Andenna, Il cardinal Alfonso Litta, Antonio da Padova e la badia di Dulzago; Giulia Varetti, Corpus Inscriptionum Medii Aevi Novariae; Battista Beccaria, I Longobardi in Piemonte e nel Novarese; Damiano Pomi, Il culto di san Germano di Auxerre a Sillavengo; Pier Giorgio Longo, «Donec sum viator»: documenti per l'"eresia" di Gaudenzio Merula; Marina Dell’Omo, 1677, Gianoli nella parrocchiale di Boca. L’Estasi di santa Maria Maddalena de Pazzi; Paola Manchinu, Gerolamo Varolto, Giovanni Rapa e Ludovico de Canta pittori a Borgomanero.

Omaggio a don Angelo Stoppa

Novarien. 37

rivista: Novarien.

pagine: 400

Omaggio a don Angelo Stoppa. Testi di Dorino Tuniz, Mario Perotti, Giancarlo Andenna, Roberto Cicala, Pier Giorgio Longo, Mirella Ferrari, Battista Beccaria, Vittorio Grassi, Marina Airoldi, Paolo Cirri. Con una sezione di documenti e scritti di don Angelo Stoppa.

Gli spazi della letteratura

a cura di Roberto Carnero, Giuliano Ladolfi

editore: Interlinea

pagine: 96

È possibile tracciare percorsi letterari intelleggibili all’interno degli spazi della letteratura di oggi? Esistono uno stile o una meta che possano essere riconosciuti e studiati? Sono le domande cui si cerca di rispondere in questo libro, che rifiuta di identificare la totalità della produzione letteraria contemporanea sotto la comoda etichetta di “postmoderno” e prova a «testimoniare una forma di resistenza sulla scia della rivista “Atelier”, mediante un iniziale sforzo teoretico che consiste nell’identificare all’interno del quadro labirintico postmoderno un nucleo teorico valido, capace di consentire convincenti interrogazioni e aperture di senso e progettualità. Il lavoro è tutt’altro che semplice e immediato. Occorre, tuttavia, iniziare e la presente pubblicazione, pur nell’eterogeneità di prospettive, risultato di due progetti diversi, si pone nella linea costruttiva e propositiva, nella consapevolezza sia di una provvisorietà destinata al proprio superamento sia dell’inderogabilità di una conoscenza più approfondita del “secolo breve”» (Giuliano Ladolfi).

Le biblioteche scolastiche: un microcosmo?

Atti del convegno Novara, 4 ottobre 2007

a cura di Tiziana Paracino

editore: Interlinea

pagine: 60

Il convegno di cui questo volumetto raccoglie gli atti, promosso in collaborazione con la Provincia di Novara, aveva come obiettivo fondamentale quello di mettere in evidenza, da un lato, il patrimonio librario delle biblioteche scolastiche del nostro territorio e, dall’altro, di consentire una riflessione sulla funzione della biblioteca nel sistema scolastico.La biblioteca scolastica è spazio educativo finalizzato alla promozione della lettura, all’acquisizione delle abilità di ricerca per un apprendimento scolastico significativo, all’innovazione metodologica, alla documentazione dell’attività didattica della scuola. In particolare nel favorire l’incontro fra lettore e libro, la biblioteca scolastica esprime una forte funzione educativa i cui versanti si declinano tra piacere di leggere e attività di ricerca.Una riflessione che ci consente di andare anche oltre ogni stereotipo. Quando sentiamo parlare di “biblioteca scolastica”, infatti, ci torna alla mente un luogo polveroso e quasi clandestino, una triste raccolta di libri spesso abbandonati e poco utilizzati. Sono le reminiscenze dei tempi andati.È ormai evidente a tutti che le biblioteche scolastiche devono muoversi verso un nuovo modello organizzativo, che ne faccia uno strumento quotidiano di lavoro. L’idea vincente è oggi quella di una biblioteca alla portata di docenti e studenti: uno strumento di ricerca che solleciti la lettura, l’esplorazione e la raccolta di informazioni, le attività di gruppo, la socializzazione dei materiali prodotti a scuola. Per centrare questo obiettivo bisogna portare la biblioteca-mediateca al centro della didattica e rendere gli alunni attivi nell’organizzazione e nella fruizione del patrimonio multimediale a disposizione delle scuole.Una prospettiva verso la quale il sistema scuola del Novarese si sta muovendo, e che il convegno ha indicato già oggi come possibile.

Omaggio a Rosmini

Novarien. 36

rivista: Novarien.

pagine: 328

Relazioni di Germano Zaccheo, Mario Perotti, Dorino Tuniz e Giorgio Campanini su Antonio Rosmini in occasione della beatificazione. Saggi e documenti di Giovanni Pusineri e Pier Giorgio Longo su Clemente Rebora nel cinquantesimo della morte del poeta. Marco Canali scrive sulla formazione del prete diocesano a Novara durante l'episcopato del cardinale Giusepope Morozzo della Rocca (1817-1842). Recensioni e segnalazioni.

Novarien. 35

rivista: Novarien.

pagine: 276

Relazioni di Roberto Cardano su don Ercole Marietti architetto e rettore del Gallarini e di Paolo Milani sulle pergamene dell'Archivio San Gaudenzio. Testi e documenti sulla costituzione delle parrochie in pieve di Omegna (Enrico Mariani), sull'ultimo dipinto documentato di Pianca (Filippo Maria Ferro) e su Giovan Battista Discepoli nel Verbano (Marina Dell'Omo). Comunicazioni di Simone Caldano sugli epigoni del romanico nel Cusio, di Elisa Mantoan sul Ritiro delle Rosette e di Mario Perotti su Francesco Maria Franzi. Recensioni e segnalazioni.

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