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Interlinea ricorda Giusi Baldissone

Interlinea ricorda Giusi Baldissone Interlinea ricorda Giusi Baldissone
Interlinea ricorda Giusi Baldissone

Interlinea piange la scomparsa di Giusi Baldissone, studiosa e critica letteraria, una delle persone più vicine a Interlinea fin dalla fondazione, con il marito Giorgio Simonelli, studioso di fenomeni radiotelevisivi e cinematografici, e con gli amici con cui ha animato il festival internazionale di poesia civile intorno all’idea di Luigi Di Meglio.

Giusi Baldissone, nata a Vercelli nel 1948, ha compiuto studi letterari all’Università di Torino, dove si è laureata con Giorgio Bárberi Squarotti. Ha insegnato per molti anni all’Università del Piemonte Orientale e ha pubblicato volumi monografici su Montale (Il male di scrivere. L’inconscio e Montale, da Einaudi nel 1979), Marinetti (Mursia 2009²), la novella come genere specifico (Le voci della novella. Storia di una scrittura da ascolto, Olshcki 1992). Con Interlinea ha pubblicato Le muse di Montale. Galleria di occasioni femminili nella poesia montaliana e Gli occhi della letteratura. Miti, figure, generi. Ha curato edizioni di Gozzano (Utet), De Amicis (Mondadori) e Niccolò Barbieri detto il Beltrame comico del secolo XVII di Eugenio Treves (Interlinea). Ha pubblicato due volumi di poesia: Cartoline e Le donne del coro (Interlinea, Novara 2008 e 2011).

Le sarà dedicata la prossima edizione del festival di poesia nella sua Vercelli.

Come ha scritto nel suo bel libro Le donne del coro:

«Non fa niente
se tu non lo vuoi più
lo tengo in serbo io
questo amore
io gli sarò fedele
non cambierò il suo nome
la sua essenza
né io cambierò
per il dolore».

Le donne del coro

di Giusi Baldissone

editore: Interlinea

pagine: 80

In questa nuova raccolta Giusi Baldissone conferma quelle cifre che caratterizzavano la precedente intitolata Cartoline. Anzitutto l'ironia capace di alleggerire il tragico senza eluderlo, una capacità tutta femminile. La seconda cifra è l'intensa carica affettiva, che investe in modo struggente ma leggero le persone amate come pure le cose, i fiori, gli animali. Un libro di poesie sulle donne dove non c'è spazio per il maschile, si direbbe. Anzi c'è una sfida alla superficialità maschile. La versificazione di Giusi Baldissone è fluida, la vena facile, i ritratti efficaci, è una poesia che usa con molta parsimonia la metafora: non si tratta tanto di trovare metafore della realtà, ma di assumere la realtà stessa, in tutta la sua greve concretezza, come metafora di un senso profondo che la oltrepassa.

Le muse di Montale

Galleria di occasioni femminili nella poesia montaliana

a cura di Giusi Baldissone, Eugenio Montale

editore: Interlinea

pagine: 120

"La ricerca del fantasma femminile percorre tutta l'esistenza di Montale e tutta la sua scrittura"

Gli occhi della letteratura

Miti, figure, generi

di Giusi Baldissone

editore: Interlinea

pagine: 228

Lo sguardo della letteratura si estende attraverso i secoli e i generi. Giusi Baldissone chiama a raccolta filosofia e psicologia, teoria della comunicazione e scienza

Cartoline

di Giusi Baldissone

editore: Interlinea

pagine: 84

«La seduzione è andare, / rimettersi in viaggio, / mangiare, dormire, / soffrire». Ecco una possibile chiave di lettura per queste poesie “di viaggio” di Giusi Baldissone, che prende il lettore per mano guidandolo nei luoghi della propria memoria, da Rio De Janeiro a Tampere, da Parigi a Delfi, offrendogli a tratti sensazioni e immagini piene di vita. Poesie per viaggiare con la mente, ad occhi chiusi.

La poesia civile è qui

20 anni del festival di Vercelli

a cura di Luigi Di Meglio

editore: Interlinea

pagine: 84

La fiducia che nutriamo verso la parola poetica e il suo ruolo civile nella società è rappresentata dai vent’anni del festival internazionale di poesia civile. Le fotografie e le testimonianze delle edizioni fino a oggi, raccolte in queste pagine, vogliono essere un’occasione per ringraziare poeti, amici e sostenitori che hanno creduto nel progetto, rivolto a tutte le età ma soprattutto alle generazioni più giovani, fin dai primi anni di scuola. Non siamo riusciti a citare tutti ma tutti portiamo nella memoria e nel cuore. Mi fa piacere ringraziare gli amici dell’associazione Il Ponte che si sono impegnati in questi anni: Aldo Besate, Renato Bianco, Antonio Buonocore, Anna Caprioglio, Adalberto Codetta, Wanda Di Chiara, Andreina Fumagalli, Claretta Giobellina, Carmelo Grateri, Patrizio Greco, Franco Jacassi, Giuseppe Marino, Anna Maria Muccino, Giacoma Piacentino, oltre a Giusi Baldissone, Giorgio Simonelli e Roberto Cicala. Ma non va taciuta l’attenzione, nelle prime edizioni, di Francesco Carcò per la Fondazione CRV, Gianni Oliva per la Regione Piemonte, e in modo costante di Paolo Pomati per l’Università del Piemonte Orientale, con cui è stata siglata un’importante convenzione negli ultimi anni; un caro ricordo va, inoltre, alla memoria dell’avv. Dario Casalini, estimatore del festival e sostenitore fin dalle origini. Grazie alla collaborazione di ognuno il nostro festival, promosso dall’associazione Il Ponte, è stato ammesso all’Unesco’s World Poetry Directory e ha premiato alcuni dei maggiori poeti mondiali viventi facendo di Vercelli un centro della letteratura civile, capace e di diffondere le proprie proposte poetiche lasciando un segno duraturo attraverso le pubblicazioni curate da Interlinea. La funzione della poesia nella vita civile è tema complesso e sempre attuale: ogni anno con gli enti che collaborano vogliamo offrire un panorama ricco di stimoli perché la poesia sia occasione di confronto e crescita, soprattutto sia speranza per un mondo migliore. Luigi Di MeglioFondatore e presidente del festival internazionale di poesia civile di Vercelli

Niccolò Barbieri detto il Beltrame comico del secolo XVII

Saggi dispersi e inediti

di Eugenio Treves

editore: Interlinea

pagine: 48

Uno studio in tre parti su un importante autore-attore della Commedia dell'Arte: Nicolò (o Niccolò) Barbieri (1576-1641), che ebbe grande fama in Francia, tanto da godere della considerazione di Luigi XIII. Di Treves (1888-1970), vercellese come Barbieri, si ricorda la determinante collaborazione al Dizionario Palazzi negli anni Trenta, riconosciuta in tutta la sua validità solo dopo la guerra (Treves era stato discriminato per le sue origini ebraiche).

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