Occorre leggere i versi di Adriano Cervia per comprendere che è ancora possibile, alle soglie del terzo millenio, immergersi nella migliore poesia biblica grazie alle parole di un uomo d'oggi. Le sue parole, vibranti e commosse, dimostrano che al silenzio spirituale può giovare la passione letteraria: parole che interrogano, riflettono, dividono, uniscono, amano. Sempre con l'immagine della croce davanti: «La mia carne posai su le tue braccia / come un sudario bianco sopra i rami / d'una croce il venerdì santo». Il lettore viene così accompagnato in un suggestivo itinerario spirituale di purificazione, rispecchiandosi nella natura e nel vangelo (con una sezione di testi ispirati ai santuari di Re, Cannovio, Varallo, Oropa...), secondo la migliore tradizione religiosa e poetica contemporanea inaugurata da Claudel, Rebora e Turoldo. In questi salmi contemporanei di Cervia (sacerdote, predicatore, autore di testi tradotti anche all'estero) tutte l esperienze della vita. Maturate nella coscienza di una condizione esistenziale tra angoscia e speranza, bruciano al fuoco di un amore che consuma ma salva, nella certezza che «la tua carezza mi traversa l'anima».
La tua carezza mi traversa l'anima

titolo | La tua carezza mi traversa l'anima |
sottotitolo | Contemplazione e canto |
autore | Adriano Cervia |
Argomento | Spiritualità Poesia e spiritualità |
Collana | Passio, FS |
marchio | Interlinea |
Editore | Interlinea |
Formato |
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Pagine | 64 |
Pubblicazione | 1999 |
ISBN | 9788882121983 |
La tua carezza mi traversa l'anima, ombra d'un ramo di noce sugli occhi estivi. Signore.