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Paolo Zoboli

Paolo Zoboli
autore
Interlinea

Paolo Zoboli, nato a Genova nel 1967, vive dal 2000 in provincia di Varese, dove insegna Italiano, Latino e Storia al Liceo scientifico di Sesto Calende. Dal 1991 al 2007 ha svolto attività didattica e di ricerca presso l’Università Cattolica di Milano, è dottore di ricerca in Italianistica (Letteratura umanistica) e nel 2014 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale a professore associato di Letteratura italiana contemporanea. Dal dicembre 2021 è socio corrispondente, nella classe di Lettere, della Accademia Ligure di Scienze e Lettere. Oltre a numerosi studi su rivista e in volume, ha pubblicato La rinascita della tragedia. Le versioni dei tragici greci da d’Annunzio a Pasolini (Pensa MultiMedia, Lecce 2004), Sbarbaro e i tragici greci (Vita e Pensiero, Milano 2005) e Linea ligure. Sbarbaro, Montale, Caproni (Interlinea, Novara 2006). Di Camillo Sbarbaro ha curato Fuochi fatui (All’insegna del Pesce d’Oro, Milano 1997) e Pianissimo (San Marco dei Giustiniani, Genova 2008); di Ceccardo Roccatagliata-Ceccardi Lettere di crociera (ivi 1996) e Il libro dei frammenti (ivi 2003); di Enrica Gnemmi Il muro di Berlino (Interlinea, Novara 2011) e Requiem (ivi 2014); di Renzo Gherardini Poesie 1947-1999 (Le Lettere, Firenze 2014) e Poesie 2002-2011 (ivi 2018); di Mario Novaro Scritti filosofici (con Elena Decesari, Interlinea, Novara 2022).

Titoli dell'autore

Foglie di tiglio

Vecchi versi 1985-1999

di Paolo Zoboli

editore: Interlinea

pagine: 168

Fogli d’album strappati allo scorrere del tempo come foglie di tiglio strappate al fango dell’autunno. Vecchi versi perché qui raccolti dopo quasi cinque lustri e perché composti per lo più in forme antiche: il sonetto (italiano o elisabettiano, variamente modificato), la ballata, il madrigale, la quartina, la terzina dantesca, la canzonetta e perfino una sorta di sestina lirica; con un quadernetto “eolico” di strofe classiche come la saffica e l’alcaica, inoltre, e con un quadernetto di traduzioni da Orazio, Poe, Baudelaire, Verlaine, Mallarmé e Apollinaire. Alessandro Fo ha trovato questi versi «un po’ old style ma sentiti e belli»; e Hermann Grosser ha scritto di essi: «Per le atmosfere, per alcuni temi, per la ricercatezza del linguaggio, la cura meticolosa della forma, la metrica quasi regolare, sembrano poesie riemerse da epoche remote, conservano il fascino dell’antico, in controtendenza con i tempi».Con un quadernetto di traduzioni

Scritti filosofici

di Mario Novaro

editore: Interlinea

pagine: XXX+314

Nel 1927 Eugenio Montale definiva Mario Novaro «un poeta-filosofo al quale si deve anche uno studio in lingua tedesca sul Malebranche» e quarant’anni dopo, nel 1968, ricordava ancora l’«alto poeta oggi inspiegabilmente dimenticato» e la rivista di Oneglia da lui diretta. Novaro (Diano Marina, 1868-Forti di Nava, 1944) era stato infatti il direttore della leggendaria “Riviera Ligure” (1899-1919) su cui avevano pubblicato molti fra i più importanti poeti e scrittori del primo Novecento, da Pascoli a Pirandello, dalla Deledda a Capuana, da Papini a Gozzano, da Campana a Rebora, da Boine a Sbarbaro, da Saba a Ungaretti; ed era stato il “poeta-filosofo” di un unico e prezioso libro, Murmuri ed echi, accresciuto e limato dalla prima edizione del 1912 alla quinta del 1941 e oltre ancora, in limine mortis: la sua poesia era nata infatti dai suoi interessi filosofici (in filosofia si era laureato a Berlino nel 1893) e di essi aveva rappresentato l’esito ultimo. Nella presente edizione sono raccolti gli scritti propriamente filosofici di Novaro: dalla giovanile lettera A J. Simirenko (1890) alla nota su La teoria della causalità in Malebranche (1893), dalla monografia La filosofia di Niccolò Malebranche (1893, per la prima volta qui tradotta in italiano) al saggio su Il concetto di infinito e il problema cosmologico (1895), dalla Prefazione ai Pensieri metafisici di Malebranche (1911) a quell’Introduzione a Acque d’autunno di Ciuangzè che, accresciuta dal 1922 al 1943, è viva testimonianza del suo lungo amore per il grande “poeta-filosofo” cinese del IV secolo a.C.

Requiem

di Enrica Gnemmi

editore: Interlinea

pagine: 112

Un libro di poesia che canta in versi un'ideale messa di requiem a partire dalle immagini di Michelangelo passando per le note di Mozart e Verdi

Il muro di Berlino

di Enrica Gnemmi

editore: Interlinea

pagine: 280

L’unica opera d’invenzione intitolata in Italia, fra il 1961 e il 1989, al Muro di Berlino.

La pietra e le nuvole

di Domenico Camera

editore: Interlinea

pagine: 84

«Con questo sesto libro la ricerca poetica di Domenico Camera si distende ormai per quasi mezzo secolo: ma si tratta di una ricerca poetica essenziale, concentrata, che fra l’altro, al di fuori dei volumetti – mai troppo esili, mai eccessivi, opportunamente distanziati negli anni –, non ha lasciato épaves, depositi di sorta. E si tratta di una ricerca poetica in continua evoluzione ma sempre e profondamente fedele a se stessa» (dalla nota di Paolo Zoboli).

Linea ligure

Sbarbaro, Montale, Caproni

di Paolo Zoboli

editore: Interlinea

pagine: 296

Esiste una “linea ligure” che vide, nel primo Novecento, affermarsi una nutrita schiera di poeti legati a questa regione: Sbarbaro, Montale e Caproni sono i capofila e attendevano uno studio complessivo ora proposta dal genovese Paolo Zoboli. Il libro illumina le più belle pagine dei poeti su Genova e sul mare con una serie di ricerche su aspetti inediti o significativi (da un’inedita stesura di Pianissimo di Sbarbaro alla religiosità di Caproni). Il volume offre il primo quadro completo, aggiornato criticamente, su uno delle linee poetiche più interessanti nel panorama italiano contemporaneo.
 

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