Paolo Zoboli
Titoli dell'autore
Foglie di tiglio
Vecchi versi 1985-1999
di Paolo Zoboli
editore: Interlinea
pagine: 168
Fogli d’album strappati allo scorrere del tempo come foglie di tiglio strappate al fango dell’autunno. Vecchi versi perché qui raccolti dopo quasi cinque lustri e perché composti per lo più in forme antiche: il sonetto (italiano o elisabettiano, variamente modificato), la ballata, il madrigale, la quartina, la terzina dantesca, la canzonetta e perfino una sorta di sestina lirica; con un quadernetto “eolico” di strofe classiche come la saffica e l’alcaica, inoltre, e con un quadernetto di traduzioni da Orazio, Poe, Baudelaire, Verlaine, Mallarmé e Apollinaire. Alessandro Fo ha trovato questi versi «un po’ old style ma sentiti e belli»; e Hermann Grosser ha scritto di essi: «Per le atmosfere, per alcuni temi, per la ricercatezza del linguaggio, la cura meticolosa della forma, la metrica quasi regolare, sembrano poesie riemerse da epoche remote, conservano il fascino dell’antico, in controtendenza con i tempi».Con un quadernetto di traduzioni
Scritti filosofici
di Mario Novaro
editore: Interlinea
pagine: XXX+314
Nel 1927 Eugenio Montale definiva Mario Novaro «un poeta-filosofo al quale si deve anche uno studio in lingua tedesca sul Malebranche» e quarant’anni dopo, nel 1968, ricordava ancora l’«alto poeta oggi inspiegabilmente dimenticato» e la rivista di Oneglia da lui diretta. Novaro (Diano Marina, 1868-Forti di Nava, 1944) era stato infatti il direttore della leggendaria “Riviera Ligure” (1899-1919) su cui avevano pubblicato molti fra i più importanti poeti e scrittori del primo Novecento, da Pascoli a Pirandello, dalla Deledda a Capuana, da Papini a Gozzano, da Campana a Rebora, da Boine a Sbarbaro, da Saba a Ungaretti; ed era stato il “poeta-filosofo” di un unico e prezioso libro, Murmuri ed echi, accresciuto e limato dalla prima edizione del 1912 alla quinta del 1941 e oltre ancora, in limine mortis: la sua poesia era nata infatti dai suoi interessi filosofici (in filosofia si era laureato a Berlino nel 1893) e di essi aveva rappresentato l’esito ultimo. Nella presente edizione sono raccolti gli scritti propriamente filosofici di Novaro: dalla giovanile lettera A J. Simirenko (1890) alla nota su La teoria della causalità in Malebranche (1893), dalla monografia La filosofia di Niccolò Malebranche (1893, per la prima volta qui tradotta in italiano) al saggio su Il concetto di infinito e il problema cosmologico (1895), dalla Prefazione ai Pensieri metafisici di Malebranche (1911) a quell’Introduzione a Acque d’autunno di Ciuangzè che, accresciuta dal 1922 al 1943, è viva testimonianza del suo lungo amore per il grande “poeta-filosofo” cinese del IV secolo a.C.
Requiem
di Enrica Gnemmi
editore: Interlinea
pagine: 112
Un libro di poesia che canta in versi un'ideale messa di requiem a partire dalle immagini di Michelangelo passando per le note di Mozart e Verdi
Il muro di Berlino
di Enrica Gnemmi
editore: Interlinea
pagine: 280
L’unica opera d’invenzione intitolata in Italia, fra il 1961 e il 1989, al Muro di Berlino.
La pietra e le nuvole
di Domenico Camera
editore: Interlinea
pagine: 84
«Con questo sesto libro la ricerca poetica di Domenico Camera si distende ormai per quasi mezzo secolo: ma si tratta di una ricerca poetica essenziale, concentrata, che fra l’altro, al di fuori dei volumetti – mai troppo esili, mai eccessivi, opportunamente distanziati negli anni –, non ha lasciato épaves, depositi di sorta. E si tratta di una ricerca poetica in continua evoluzione ma sempre e profondamente fedele a se stessa» (dalla nota di Paolo Zoboli).
Linea ligure
Sbarbaro, Montale, Caproni
di Paolo Zoboli
editore: Interlinea
pagine: 296
Esiste una “linea ligure” che vide, nel primo Novecento, affermarsi una nutrita schiera di poeti legati a questa regione: Sbarbaro, Montale e Caproni sono i capofila e attendevano uno studio complessivo ora proposta dal genovese Paolo Zoboli. Il libro illumina le più belle pagine dei poeti su Genova e sul mare con una serie di ricerche su aspetti inediti o significativi (da un’inedita stesura di Pianissimo di Sbarbaro alla religiosità di Caproni). Il volume offre il primo quadro completo, aggiornato criticamente, su uno delle linee poetiche più interessanti nel panorama italiano contemporaneo.