Tutto su: Guerra
Nella lingua del nemico e altre poesie sulla guerra in Ucraina
di Aleksandr Michajlovič Kabanov
editore: Interlinea
pagine: 136
«Le tue ceneri in mano ho tenuto»: Un libro intenso sul tema del rapporto culturale, sociale e politico tra Russia e Ucraina grazie a uno dei maggiori poeti civili ucraini viventi che, usando la «lingua del nemico», da tempo racconta l’occupazione russa della regione della Crimea e la guerra attuale, purtroppo prevista. L’invasione militare viene trattata con un approccio personale che diventa una testimonianza viva e un monito sugli sviluppi futuri della tensione tra Russia e Ucraina con il resto del mondo occidentale. «qui Kabanov sembra insegnarci che l’utopia della scrittura poetica è sempre uno degli strumenti più forti per (cercare di) arginare la violenza della storia» (Alessandro Achilli).
Primo Levi
Il laboratorio della coscienza
di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 248
«Tutto Levi si può leggere in una sorta di doppio filo incrociato. Da un lato i libri in cui prevale nettamente una volontà di chiarezza e d’ordine, di moralità e di ragione; dall’altro la spinta uguale e contraria dell’enigma e delle tenebre, l’infezione cosmica dell’annientamento: tra ordine e caos» nota Giovanni Tesio, uno dei maggiori studiosi dell’autore di Se questo è un uomo, con un nuovo ritratto del grande scrittore e chimico, che ha scritto: «tu, uomo, sei stato capace di questo; la civiltà di cui ti vanti è una patina, una veste: viene un falso profeta, te la strappa di dosso, e tu nudo sei un mostro, il più crudele degli animali».
Il compagno Andrea
Vita e militanza socialista di Alberto Jacometti (1902-1985)
di Renzo Fiammetti
editore: Interlinea
pagine: 196
Alberto Jacometti, il «compagno Andrea» per chi ha lottato con lui nella Resistenza, è stato un personaggio legato al territorio novarese, alle sue campagne e alla sua provincia, ma anche un protagonista della storia politica e culturale italiana
L’ultimo testimone
Il violino della Shoah e la sua storia
di Carlo Alberto Carutti
editore: Interlinea
pagine: 80
La storia del “violino della Shoah”, appartenuto a una famiglia ebrea e finito in campo di concentramento ad Auschwitz.
Nel buco nero di Auschwitz
Voci narrative sulla Shoah
a cura di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 336
Antologia di testi sulla Shoah a cura di Giovanni Tesio, con testi di Primo Levi, Anne Frank, Etty Hillesum, Jean Améry, Peter Weiss, Friedrich Dürrenmatt e David Grossman
Novara littoria
L’architettura fascista del ventennio
di Matteo Gambaro
editore: Interlinea
pagine: 168
Per la prima volta un volume illumina la Novara del Ventennio attraverso gli edifici più rappresentativi della città, con disegni, progetti, fotografie inedite e cartoline d’epoca, con i resoconti delle due visite di Mussolini.
L’allenatore ad Auschwitz
Árpád Weisz: dai campi di calcio italiani al lager
di Giovanni A. Cerutti
editore: Interlinea
pagine: 128
Calcio e discriminazione: la storia di Árpád Weisz il grande allenatore degli anni trenta che scoprì Giuseppe Meazza, costretto dalle leggi razziali dai campi di calcio italiani al lager.
I colori della guerra
di Silvana Abruzzese Lattmann
editore: Interlinea
pagine: 68
I ricordi e le vivide immagini della guerra raccontate da chi l'ha vissuta, una testimonianza della seconda guerra mondiale tra poesia, prosa, memorie autobiografiche e tracce epistolari.
Stupro di guerra
di Mariastella Eisenberg
editore: Interlinea
pagine: 72
Lo stupro di guerra è arma antica che continua ad essere usata sotto ogni cielo e con continuità, vittime le donne, e non solo; soprattutto non una sola volta, perché il frutto della violenza le costringe a negarsi come madri diventando matrigne della propria carne. Questo è, forse, l’aspetto più atroce della violenza subita, rivederla continuamente nell’innocenza dei figli partoriti, incolpevoli e colpevoli di esistere. Ecco il tema del libro di Mariastella Eisenberg, declinato nell’antichità attraverso Andromaca, già sposa di Ettore e madre di Astianatte, e poi come schiava di Pirro madre di Molosso; fino ai giorni nostri attraverso Amina, vittima di Boko Haram e madre anch’ella di una bambina senza nome.
Narrare la guerra
Nuova Corrente 151
rivista: Nuova Corrente
pagine: 176
«La dose di guerra consentita noi adulti la consumiamo a colazione sfogliando il quotidiano e, a pranzo e cena, col telegiornale. I giovani, più inappetenti di stampa e tg, le guerre spesso le ignorano»
Nell’abisso del lager
Voci poetiche sulla Shoah. Un’antologia
a cura di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 296
Riscoprire le voci poetiche più intense della Shoah, per la prima volta qui riunite in un’antologia internazionale
La città di Novara e il Novarese nella prima guerra mondiale
vol. II: La popolazione e il fronte interno
a cura di Cristina Vernizzi
editore: Interlinea
pagine: 232
La prima guerra mondiale è stata segnata da lutti e distruzioni ed è un dovere di tutti, istituzioni e società civile, conservarne la memoria, affinché le generazioni a venire possano ripercorrere quelle toccanti esperienze. Si presentano qui indagini storiche approfondite che hanno evidenziato il ruolo significativo delle istituzioni sul territorio, il valore dei provvedimenti emanati per affrontare le molteplici problematiche che in un periodo complesso hanno riguardato la popolazione, le attività produttive e l’assetto sociale tutto. In particolare, sono stati trattati quegli aspetti che più di altri hanno inciso sull’organizzazione sociale e civile: il ritorno degli emigrati, l’arrivo dei profughi dalle zone di combattimento, le requisizioni di beni di prima necessità, le limitazioni di movimento e di trasporti in un territorio dichiarato “zona di guerra”. Dalle relazioni degli illustri storici e studiosi è emersa l’importanza dell’organizzazione sanitaria nell’assistenza medica ai militari, tra il fronte e nelle retrovie, e anche nel sostegno alle famiglie dei caduti e agli orfani. Apprezzabile e degno di nota lo studio dedicato all’apporto delle donne in ogni momento del conflitto: il loro ruolo, per la prima volta, passò da “angelo del focolare domestico” a membro attivo dell’economia e della società collettiva.