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Prospettive su una "meta mobile". "Il quinto evangelio" di Mario Pomilio
Autografo 69
rivista: Autografo
pagine: 164
Mario Pomilio ha scritto che all’origine del Quinto evangelio sta l’idea di un libro che «soggiace alle Scritture già note e di continuo ne modifica e ne amplifica il senso, trasformandone la verità in una specie di meta mobile». A tale spirito di ricerca, ermeneutica ed esistenziale, ci si è voluti richiamare dedicando il numero di “Autografo” a questo romanzo che si conferma tra i risultati maggiori del secondo Novecento. Meta mobile, dunque: qui indagata, anche con l’apporto di nuovi documenti d’archivio, da una pluralità di punti di vista che ne mettono in risalto la ricchezza e la complessità. Romanzo-mondo, attraversamento enciclopedico degli apocrifi neotestamentari, costruito su una raffinatissima apocrifia, opera metanarrativa e autoriflessiva, specchio allegorico di una congiuntura storico-politica e culturale di grandi fermenti e contraddizioni, ibrido multigenere subito in parte riscritto dall’autore per la scena teatrale.
Lo stupore
La gioia dello sguardo
di Silvano Petrosino
editore: Interlinea
pagine: 136
Con una nuova riflessione su stupore e consumo al tempo di ChatGPT torna un illuminante e fortunato saggio di Silvano Petrosino che, a 25 anni dalla prima edizione, offre un contributo originale alla comprensione dell’esperienza del vedere e interpreta lo stupore come una forma di risposta a ciò che ci raggiunge e ci cambia nella quotidianità grazie allo «splendore del suo apparire». Un libro fondamentale che ci insegna a «guardare». E ci fa capire che l’uomo è sorpreso da uno stupore che non è un prodotto da consumare e neppure l’esito di una pratica tecnologica. Ecco perché, più il dominio consumistico e tecnologico si estende e impone, più emergono sintomi e necessità di scoprire che «c’è dell’altro».
Diario fotografico di un alpino sul Don
Vita quotidiana durante la campagna di Russia (1942-1943)
di Pasquale Grignaschi
editore: Interlinea
pagine: 160
Gli scatti e le più drammatiche pagine dello straordinario diario fotografico di un alpino sul Don, con un testo di Mario Rigoni Stern. La storia di un ufficiale del IV battaglione Genio della Divisione alpina Cuneense e della sua Zeiss Ikon con dieci rullini e un taccuino: una documentazione fotografica unica nel suo genere sulla disastrosa spedizione dell’ARMIR, dalle tradotte dell’estate 1942 alla catastrofe dell’inverno e alla ritirata conclusasi 80 anni fa nell’estate del 1943. Scrive Rigoni Stern: «Erano tutti sui vent’anni – come diceva una canzone che cantavamo – “E le loro vite / non tornano più”». Servono libri come questo per non dimenticare.
E tutto profuma di gennaio
di Massimo Bettetini
editore: Interlinea
pagine: 68
Una fiaba di pietra; così Massimo Bettetini aveva definito Milano. Una città dove la denotazione, il suo traffico e i suoi tram, dialoga con la connotazione nascosta, le metropolitane respirate nel vivere quotidiano. Torna la metafora in questa nuova prova composta da poesie brevi, alcune brevissime, a dare luce agli angoli dell’anima. Le parole intercettano un disegno al netto di ogni sbavatura e regalano immagini che rimandano a un plus di metafisico. La raccolta sviluppa quell’unità protesa a un significato Altro, arricchita da un’ossatura spirituale sempre presente, quasi trattenuta, perché a indicare la rotta resti solo poesia.
Abbozzi di romanzi: La duchessa di Leyra, L’onorevole Scipioni, L’uomo di lusso
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: LXXXVIII + 104
Per Verga il completamento del ciclo dei Vinti fu un impegno quasi ventennale alla ricerca di nuovi strumenti narrativi in grado di rappresentare la dissociazione interiore e il vuoto morale dei ceti dominanti della società borghese. Gli Abbozzi di romanzi raccolgono tutti i documenti superstiti di quel progetto incompiuto che divenne un caso letterario tra fine Ottocento e primi del Novecento e che condusse il vecchio Verga a chiudersi infine in un accigliato silenzio.
Viaggio nel mondo della luce
La fenomenologia della luce, la sua conoscenza, i campi di applicazione in dermatologia
di Giorgio Delrosso
editore: Interlinea
pagine: 148
Viaggio nel mondo della luce si presenta come una trattazione sulla fenomenologia della luce e sui suoi vari campi di applicazione, particolarmente in Dermatologia. Vuole essere, da parte dello scrivente, un contributo alla conoscenza della luce attraverso un approccio il più possibile immediato, con specifiche puntualizzazioni grazie anche agli approfondimenti, che possono essere liberamente consultati dal lettore. Il desiderio di chi scrive è quello di avvicinare ai vari aspetti che accompagnano il mondo della luce, non solo dal punto di vista fisico, chimico, biologico, ma anche attraverso una breve analisi storica e soprattutto delle possibilità che la luce prevede in ambito terapeutico. Tutto questo deriva dalle esperienze personali effettuate, non disgiunte anche dal campo della medicina alternativa, ovvero la Fototerapia associata all’Auricoloterapia e alla Fototerapia associata alla Musicoterapia.
Il papato di Vittore III
Politica ed ecclesiologia
di Enrico Veneziani
editore: Interlinea
pagine: 112
L’appellativo di «papa di transizione» sembrerebbe a prima vista appropriato per descrivere il breve pontificato di Vittore III. Si potrebbe quasi dire che l’attenzione che Vittore III ha ricevuto sia stata direttamente proporzionale alla brevità del suo pontificato. Ma chi fu Vittore III? È possibile parlare di età vittoriana? Quale fu la sua importanza per lo sviluppo e la costruzione del papato del pieno medioevo? Queste sono alcune delle domande che ci guidano in questo libro, nato proprio attorno all’idea di esaminare alcuni aspetti del pontificato vittoriano che ebbero ripercussioni sui successivi sviluppi delle riforme. La scelta di Vittore quale pontefice imprimerà un imprevedibile e imprevisto indirizzo alle riforme, proseguito anche dai suoi successori, che ovviamente lo adatteranno alle loro sensibilità e al contesto in cui si troveranno a operare.
Catalogo generale delle edizioni Interlinea
I primi 30 anni di libri (1992-2021)
editore: Interlinea
pagine: 186
In occasione dei trent’anni delle pubblicazioni di Interlinea esce il presente catalogo generale delle edizioni, che aggiorna la parte centrale del Catalogo storico delle edizioni Interlinea. I primi 25 anni di libri (1992-2016), a cura di Alessandro Curini con saggio introduttivo di Gian Carlo Ferretti e presentazione di Giorgio Montecchi (collana “Studi e ricerche di storia dell’editoria”, FrancoAngeli, Milano 2017).Interlinea è una casa editrice indipendente italiana di cultura e letteratura fondata nel 1991 a Novara da Roberto Cicala e Carlo Robiglio che ha pubblicato i primi libri a partire dal 1992. Tra le specializzazioni: la critica letteraria, la poesia, la letteratura per l’infanzia e una collana dedicata al Natale (“Nativitas”), unica nel suo genere in Europa. Nei primi trent’anni di attività ha pubblicato quasi 1500 titoli suddivisi in circa venti collane.Il nome nasce dall’interlinea, lo spazio bianco tra due righe scritte o stampate, apparentemente inutile ma in verità necessario alla lettura. Infatti le parole si confonderebbero sulla pagina senza questa distanza, il cui bianco fa risaltare il nero del testo illuminando così il significato di un romanzo, di uno studio, di una poesia. Se la letteratura è una riscoperta di parole vecchie e nuove nel 1992 da Novara è salpato il piccolo vascello di carta che non chiede altro se non di avere lettori che sappiano leggere la verità di quelle parole vecchie e nuove nell’interlinea dell’editoria e della cultura italiana.
Curiosando tra i libri degli Este
Le biblioteche di corte a Ferrara da Nicolò II (1361-1388) a Ercole I (1471-1505)
di Antonia Tissoni Benvenuti
editore: Interlinea
pagine: 640
Una ricerca tra le biblioteche degli Este
Il cielo sull’asfalto e altre poesie
di Salvo Iacopino
editore: Interlinea
pagine: 112
«La poesia è una lettura complessa, profonda, giustamente di lingua preziosa, alta, ritmata, melodica. Nei testi di Salvo Iacopino c’è il tempo, la cadenza, il ritmo. La lingua canta. Canta il dolore dell’autocoscienza, la ricerca di identità; canta l’amore, la meditazione sulla morte e la riflessione sull’uomo del nostro tempo. Egli è un cantore, un musicista, un percussionista di versi. La parola poetica non è parola, è carne, respiro, sospensione. Nei versi di Iacopino c’è tutto questo. C’è l’epica, il tragico, il dolore antico della vita, del fato (questo è il suo grande registro). Versi avvolgenti, profondi. Poesia che come certa musica si assorbe nell’assiduità» (Rocco Cento).
I coniugi Limpido
di Silvano Petrosino
editore: Interlinea
pagine: 64
Un monologo interiore, un lungo flusso di coscienza di una donna che, come accade a tante, si domanda perché non è riuscita a generare un figlio, perché non è potuta essere madre. Una domanda che non ha una risposta e che genera tanti altri interrogativi, ma che non smette di tormentarla e che quindi va affrontata. «La protagonista di I coniugi Limpido non pensa con la punteggiatura. Il suo è davvero un fiume di pensieri, domande, suggestioni, ricordi, contraddizioni che ogni donna può ritrovare nell’inenarrabile e antico mistero generativo femminile» (Silvia Barbieri).
Scrivere per emozioni
Una guida per raccontarsi
di Filippo Mittino
editore: Interlinea
pagine: 120
«Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e ricombinato in tutti i modi possibili» ha scritto Italo Calvino e sempre di più, tra pandemie e conflitti attuali, sentiamo il bisogno di mettere ordine nei nostri sentimenti, anche attraverso la scrittura. Questo libro, scritto da uno psicoterapeuta con una grande esperienza di libri, accompagna in un viaggio per imparare a scrivere usando le emozioni: si parte dallo scoprire qual è il loro luogo d’origine con consigli pratici per raccontarle e così conoscersi meglio. La scrittura per emozioni è il mezzo migliore per poter allenare e utilizzare il nostro personalissimo linguaggio affettivo che ha valore universale perché «ogni uomo parla lingue differenti ma è parlato dagli affetti» (Franco Fornari).Con una nota di Antonio Ferrara