Francesco in una luce al tempo stesso antica e nuova. La "Passione" di questo umile gigante della storia umana è qui rivissuta attraverso le testimoninaze di chi gli fu vicino. Un'esperienza di croce e letizia che ancora appassiona e provoca arrivando diritta nel cuore. Questa nuova edizione, con testi dello stesso san Francesco, è illustrata dagli affreschi di Giotto della basilica superiore di Assisi ed è curata dal filologo Francesco Carlo Paolazzi.
Un brano del libro

Dopo questa esperienza, prese risoluzine in cuor suo di non negare mai più nulla di quanto gli venisse domandato in nome di un Signore così grande.
Passarono degli anni. Un nobile assisano, desideroso di soldi e di gloria, prese le armi per andare a combattere in Puglia. Venuto a sapere la cosa, Francesco è preso a sua volta dalla sete di avventura.
Messosi dunque in cammino, giunse fino a Spoleto, e qui cominciò a non sentirsi bene. Tuttavia, preoccupato del suo viaggio, mentre riposava, nel dormiveglia intese una voce interrogarlo dove fosse diretto. Francesco gli espose il suo ambizioso progetto. E quello: «Chi può esserti più utile: il padrone o il servo?» Rispose: «Il padrone». Quello riprese: «PerchéP dunque abbandoni il padrone per seguire il servo, e il principe per il suddito?». Allora Francesco interrogò: «Signore, che vuoi ch'io faccia?» Concluse la voce: «Ritorna nella tua città e là ti sarà detto cosa devi fare»...
Spuntato il mattino, in gran fretta dirottò il cavallo verso Assisi, lieto ed esultante. E aspettava che Dio, del quale aveva udito la voce, gli rivelasse la sua volontà, mostrandogli la via della salvezza.
(Leggenda dei tre compagni, 2-5 [FF 1395-1399])