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Dacia Maraini

Dacia Maraini
autore
Interlinea
Dacia Maraini (Fiesole 1936), autrice di narrativa, poesia, teatro e saggistica, acuta e sensibile indagatrice della condizione della donna, ha spesso delineato nei suoi testi figure femminili complesse e determinate, inserite in una più ampia riflessione su molteplici temi sociali, affrontati in una prospettiva storica. Con la raccolta di racconti Buio (1999) si è aggiudicata il premio Strega. Ha esordito con il romanzo L’età del malessere (Einaudi, 1963). Ha scritto in seguito numerose opere narrative: Memorie di una ladra (Bompiani, 1972); Donna in guerra (Einaudi, 1975); Isolina (Mondadori, 1985); La lunga vita di Marianna Ucrìa (Rizzoli, 1990, premio Campiello 1990); Bagheria (Rizzoli, 1993); Un clandestino a bordo (Rizzoli, 1993); Voci (Rizzoli, 1994); Dolce per sé (Rizzoli, 1997); il volume di racconti Buio (Rizzoli, 1999); La nave per Kobe (Rizzoli, 2001); Colomba (Rizzoli, 2004). Tra i libri più recenti La ragazza di via Maqueda (Rizzoli, 2009); la raccolta di scritti di viaggio La seduzione dell’altrove (Rizzoli, 2010); La grande festa (Rizzoli, 2011). Nel 2012 è stata insignita del premio Fondazione Campiello alla carriera. Del 2013 la biografia Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza (Rizzoli).

Titoli dell'autore

Dolore minimo

di Giovanna Cristina Vivinetto e Alessandro Fo

editore: Interlinea

Il «dolore minimo» del titolo esprime la complessa condizione transessuale pronunciata con grande potenza poetica, volta a inf

Dolore minimo

di Giovanna Cristina Vivinetto

editore: Interlinea

pagine: 148

Il diario in versi di una giovane poetessa transessuale, Giovanna Cristina Vivinetto abbatte un tabù culturale con la poesia

Le rose di Natale

Scrittrici italiane raccontano

a cura di Antonia Arslan, Silvia Avallone, Isabella Bossi Fedrigotti, Contessa Lara, Grazia Deledda, Natalia Ginzburg, La Marchesa Colombi, Dacia Maraini, Ada Negri, Margherita Oggero, Diletta Rostellato

editore: Interlinea

pagine: 144

Il Natale è il ricordo di una «felicità possibile», una canzone, una promessa, anche un mazzo di rose per le scrittrici italiane dall’Unità ad oggi, che qui raccontano il loro 25 dicembre. Contraddittoria «realtà sempiterna divina e umana», attraverso lo sguardo femminile ogni natale porta con sé ricordi, angosce, incomprensioni e dolori: dalle tinte fosche della marchesa Colombi alle visioni di Grazia Deledda e Contessa Lara, dalle disillusioni di Natalia Ginzburg ai ricordi Di Dacia Maraini, Margherita Oggero e Isabella Bossi Fedrigotti. E quando non c’è nessun regalo da scartare, come accade ai personaggi dell’ultimo crudo e provocatorio racconto di Silvia Avallone, le rose di Natale dimostrano tutte le loro spine.
 

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