Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Grazia Deledda

Grazia Deledda
autore
Interlinea
Grazia Deledda (Nuoro 1871 – Roma 1936) fu insignita nel 1926 del premio Nobel per la letteratura. Esordì giovanissima con novelle e romanzi pubblicati su giornali e riviste e ottenne il primo successo con Anime oneste (1895), a cui seguirono La giustizia (1899), Dopo il divorzio (1903), Elias Portolu (1903), Cenere (1904) e altri romanzi. Al volgere del secolo, dopo il matrimonio con Palmiro Madesani, si trasferì a Roma dove la sua opera conobbe una nuova stagione con le novelle di Chiaroscuro (1912) e i romanzi Colombi e sparvieri (1912) e Canne al vento (1913), compiendo così un passaggio fondamentale per affrancarsi da ogni retaggio di regionalismo. Partita da un verismo a stampo folcloristico con le ultime opere, tra cui Il segreto dell’uomo solitario (1921), Il Dio dei viventi (1922), Annalena Bilsini (1927), La vigna sul mare (1932) e Cosima (postumo, 1937), la Deledda maturò un’introspezione psicologica e morale tipica del decadentismo dove l’ambiente sardo prende il posto di sottofondo.
Un racconto di Grazia deledda è contenuto in Le rose di Natale.

Titoli dell'autore

Le rose di Natale

Scrittrici italiane raccontano

a cura di Antonia Arslan, Silvia Avallone, Isabella Bossi Fedrigotti, Contessa Lara, Grazia Deledda, Natalia Ginzburg, La Marchesa Colombi, Dacia Maraini, Ada Negri, Margherita Oggero, Diletta Rostellato

editore: Interlinea

pagine: 144

Il Natale è il ricordo di una «felicità possibile», una canzone, una promessa, anche un mazzo di rose per le scrittrici italiane dall’Unità ad oggi, che qui raccontano il loro 25 dicembre. Contraddittoria «realtà sempiterna divina e umana», attraverso lo sguardo femminile ogni natale porta con sé ricordi, angosce, incomprensioni e dolori: dalle tinte fosche della marchesa Colombi alle visioni di Grazia Deledda e Contessa Lara, dalle disillusioni di Natalia Ginzburg ai ricordi Di Dacia Maraini, Margherita Oggero e Isabella Bossi Fedrigotti. E quando non c’è nessun regalo da scartare, come accade ai personaggi dell’ultimo crudo e provocatorio racconto di Silvia Avallone, le rose di Natale dimostrano tutte le loro spine.
 

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.