Interlinea
Censura e autocensura tra Otto e Novecento
Autografo 71
rivista: Autografo
pagine: 208
La censura ha continuato a operare in Italia anche dopo la firma della Costituzione repubblicana. Una persistenza che può sorprendere, quando si consideri, con Norberto Bobbio, che «non c’è istituto come quello della censura che serva a caratterizzare un regime»; e allo stesso tempo non stupisce, quando si osservi, ancora con Bobbio, che «la linea di resistenza dei difensori della censura si sposta via via che sorgono nuovi mezzi di sempre più rapida e immediata diffusione delle idee». Per approfondire questa caratteristica di durevolezza e insieme di frequente metamorfosi, sono qui raccolti contributi che abbracciano oltre un secolo, dall’Italia preunitaria allo Stato liberale, dalla dittatura fascista alla repubblica (da Manzoni a Testori, da Arrighi a Bernari, da Papini a Gadda), e includono forme di censura in senso lato, come l’autocensura e l’edulcorazione dei testi per l’infanzia (Croce traduttore di Basile, Primo Levi).SOMMARIOPremessa di Giovanni Battista Boccardo e Luca Carlo RossiSAGGIMargherita Centenari, La Storia della Colonna infame tra censura, autocensura e censure ideologiche »Massimo Castellozzi, «L’opera del poliziesco lapis». La censura austriaca nelle rievocazioni di Cletto Arrighi e di altri scrittori patriotiAnna Modena, Censure di guerra senza rimedio: due casi per l’editore FacchiArianna Saggio, «Un implacabile atto di accusa al presente»: Tre operai di Carlo Bernari e la censura fascistaFlavia Erbosi, La «parola “incriminata”»: gli scrittori e la censura teatrale (1944-1962)Raffaele Vitolo, «Squarciamàfaro», «pisciaturo», «guallera»: sondaggi sulle censure nella traduzione crociana del Cunto de li cuntiGiulia Raboni, «Una misteriosa convenzione». La tregua di Primo Levi e le varianti scolasticheINEDITI E RARIGadda, Germi e Un maledetto imbroglio. Un’intervista di Ettore Zocaro, a cura di Francesco VenturiLa lingua a processo. Dante Isella in difesa dell’Arialda di Giovanni Testori, a cura di Giovanni Battista BoccardoMARGINIIl testo violato e l’inchiostro bianco. Varianti d’autore e potere (Anna Taglietti)Volontà d’archivio. L’autore, le carte, l’opera (Michelangelo Fagotti) Federico Sacco, «Gli editori sono dei gran noiosi». Casi e vicende dei romanzi di Jean Genet tra Francia e Italia (Francesco Ottonello) ABSTRACTS
Il corvo
di Edgar Allan Poe
editore: Interlinea
pagine: 96
Un capolavoro assoluto in un’edizione originale e unica, a tiratura limitata: The Raven, Il corvo di Edgar Allan Poe, opera di straordinario potere evocativo e, al contempo, tragico e gelido sguardo sulla condizione umana. Si presentano qui, in un solo volume, un’ardita traduzione italiana in metrica firmata da Ernesto Ragazzoni e quelle di due dei più grandi scrittori francesi dell’Ottocento, Charles Baudelaire e Stéphane Mallarmé, affiancate dal commento critico, inedito, di un grande poeta e studioso vivente, Yves Bonnefoy. Impreziosiscono il libro (oltre a un’appendice critica) le riproduzioni delle splendide illustrazioni di Edouard Manet che avevano accompagnato, nel 1875, la prima edizione della versione mallarméana.
Svevo ma anche Italo
Fonti italiane in Svevo e altri saggi
di Francesca Riva
editore: Interlinea
pagine: 184
Nella sua Trieste multietnica, Italo Svevo ha intercettato vari elementi di profondo cambiamento e li ha posti accanto a quelli della tradizione. Spingendosi al di là dell’innegabile componente mitteleuropea, il presente volume indaga l’influenza della letteratura italiana su questo scrittore, autodidatta e lettore onnivoro, pronto ad attingere a vasti (e a volte opposti) contenuti culturali. Egli, ponendosi al crocevia tra passato e futuro, ha tramutato in forme nuove i modelli della tradizione, da Dante e Petrarca a Manzoni, letti attraverso il fondamentale filtro desanctisiano; nello stesso tempo, però, mediante una originale rielaborazione delle fonti, ha anticipato i principi delle teorie psicanalitiche. Il libro esamina inoltre il rapporto dell’autore triestino con l’assoluto, scandaglia le relazioni famigliari nella Coscienza e analizza la malattia di Zeno, di cui si rilevano le frequenti “attività visive”.
Quaderno di traduzioni
Con inediti
di Alfredo Giuliani
editore: Interlinea
pagine: 272
Si raccolgono per la prima volta in un unico volume le traduzioni in versi di Alfredo Giuliani, un maestro dell’avanguardia novecentesca, con testi editi (da Dylan Thomas a James Joyce, fino ad arrivare a Henri Michaux) e inediti (Ezra Pound e Emily Dickinson tra gli altri), questi ultimi conservati presso il Fondo Alfredo Giuliani del Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell’Università di Pavia. Non mancano incursioni anche in altre aree linguistiche: greca (Pindaro), tedesca (Bürger) e francese, con le trasposizioni dei testi di un anonimo provenzale, di Paul Verlaine e di André Salmon.
Da Novara all’Italia
Carlo Negroni (1819-1896) nel bicentenario della nascita
a cura di Davide Bruno De Franco, Elisabetta Fiocchi Malaspina, Claudio Rosso
editore: Interlinea
Politico, giornalista, avvocato, dantista, professore universitario, intellettuale poliedrico: in questo libro, nato da un convegno nel bicentenario della nascita a Novara, viene presentata la figura di Carlo Negroni nelle sue numerose sfaccettature. Il volume a più voci ricostruisce la storia del personaggio piemontese: dalla fondazione della Banca Popolare di Novara agli studi su Dante Alighieri, dalla sua dedizione ai meno fortunati all’insegnamento giuridico a Torino, senza tralasciare la sua notevole capacità negli affari. Quest’opera propone uno spaccato della vita in una città di provincia di fine Ottocento e permette di conoscere a fondo un protagonista che ha contribuito a plasmare Novara come oggi la conosciamo, ad esempio attraverso la fondazione dell’Opera Pia Negroni, ancora attiva, e il lascito di molti suoi averi, compresi il suo palazzo e i suoi manoscritti, alla biblioteca civica che oggi porta il suo nome.
Con il testo a fronte
Indagine sul tradurre e l'essere tradotti
di Franco Buffoni
editore: Interlinea
Sono trascorsi trent'anni da quando George Steiner con "Dopo Babele" irruppe nel dibattito traduttologico proponendo istanze l
Gli strumenti della poesia
di Franco Buffoni
editore: Interlinea
Poesie scritte da uno zio per raccontare, con occhi lirici e affettuosi, la nascita e la crescita del nipote: un bambino che s
Invettive e distopie
di Franco Buffoni
editore: Interlinea
Qual è l'esperienza della lettura nella nostra società tra invettive e distopie, guerre e sovranismo, censure e reticenze, o
Gli strumenti della poesia
Manuale e diario di poetica
di Franco Buffoni
editore: Interlinea
Uno dei maestri della poesia contemporanea, Franco Buffoni, racconta in modo trasparente e niente affatto accademico come nasc
O Germania
di Franco Buffoni
editore: Interlinea
Può la poesia aiutarci a capire qualcosa di più sull'Europa moderna, dove sembrano dominare solo sterili leggi economiche e l'
Le strade dei vini di Mario Soldati
Itinerari d’autore in Piemonte tra turismo e letteratura
editore: Interlinea
pagine: 15
Di Mario Soldati si è celebrato nel 2006 il centenario della nascita mettendo in luce quanto non sia stato soltanto uno degli scrittori e registi più originali della cultura contemporanea, un maestro del reportage narrativo e televisivo, il primo media man del nostro Paese, una figura inconsueta e complessa nel panorama del Novecento italiano, di cui è un testimone ideale. Oltre ai libri (da America primo amore a Le lettere da Capri e ai Racconti del maresciallo) e ai film (come Piccolo mondo antico), Soldati ha lasciato un segno anche come appassionato cultore dell’enogastronomia: «Il modo più facile, più diretto di arrivare a conoscere un paese è praticare la cucina della gente che lo abita. Nei cibi e nella maniera di cucinare c’è tutto». In particolare è stato tra i primi a riscoprire e valorizzare lagenuinità e la varietà dei vini italiani. Tra questi quelli piemontesi, dal Barolo, Barbaresco e Moscato d’Asti al Ghemme e Gattinara.
Per questo il Centro Novarese di Studi Letterari crede sia possibile proporre occasioni di cultura del gusto e di turismo anche attraverso gli spunti offerti dalla letteratura.
Dopo aver proposto in altre forme percorsi letterari sulla Novara seicentesca della Chimera di Sebastiano Vassalli o sulla Terra degli aironi di DanteGraziosi, inaugura ora una serie di “itinerari d’autore” sostenuti dall’Assessorato al Turismo della Regione Piemonte in compagnia di Mario Soldati. Buon viaggio ma anche buona lettura e buon assaggio!SFOGLIA IL VOLUME
Apologia dell'inesistenza
di Sergio Pozzi
editore: Interlinea
pagine: 96
L’autore osserva la vita con disincantata ironia, in un atteggiamento di aristocratico isolamento intellettuale dai «tanti » che o credono (e dunque non pensano) o semplicemente non pensano, dal loro «assurdo niente» o dall’«ovvio» che si consuma nelle «secche voraci della quotidianità» (27 maggio). «Per vivere ci vuole assai coraggio / ma per esistere basta l’esser nati», si legge in Fortezza Bastiani. Se dunque una simile esistenza è un «deserto sterminato e irrilevante » (Sri Lanka), «in bilico fra il niente del rumore e la fatica del silenzio» (Fall), allora non resta, appunto, che il rifiuto di essa, l’apologia dell’inesistenza. (Paolo Zoboli)