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Politica

Il consenso e la forza

L’ultimo discorso del 30 maggio 1924

di Giacomo Matteotti

editore: Interlinea

pagine: 84

Nell’agosto di un secolo fa, nel 1924, fu trovato il corpo di Giacomo Matteotti, giornalista, politico e segretario del partito socialista unitario. Chiamato “Tempesta” per il carattere focoso, Matteotti, 39 anni, era stato rapito e ucciso il 10 giugno 1924, dopo che il 30 maggio aveva pronunciato in parlamento un discorso contro le irregolarità e le violenze che avevano condizionato le elezioni di primavera, le ultime prima della dittatura. Il suo discorso era stato un atto d’accusa clamoroso e aveva suscitato grande ira tra gli esponenti del partito fascista. Una pagina nera della storia italiana, ricostruita attraverso il testo integrale del discorso e arricchita da un saggio di Francesca Rigotti, filosofa e saggista, già docente di teoria politica e dottrine politiche alle università di Gottingen e della Svizzera italiana a Lugano.Con un saggio di Francesca Rigotti.

Piccolo manuale per la campagna elettorale

di Quinto Tullio Cicerone

editore: Interlinea

pagine: 88

Nel 2024 un grande numero di persone è chiamato a votare in Italia e nel mondo, dall’Europa agli Usa. Ma quali sono i meccanismi dietro le quinte di una campagna elettorale? Una risposta arriva dall’antica Roma, con Quinto Tullio Cicerone: «Preoccupati che siano sempre pronti e a portata di mano tutti i trucchi del mestiere favorevoli a quest’arte, che, lo so bene, tu tieni in serbo». Lo scrive al fratello Marco, candidato per la campagna elettorale del 64 a.C. dalla quale sarebbe uscito console della Repubblica romana. Lo smaliziato autore suggerisce tutte le mosse necessarie ad acquisire il consenso in maniera piuttosto spregiudicata: infatti nella campagna elettorale è più importante «apparire che essere, promettere vantaggi, mostrarsi potente e ammirato, fare promesse precise ma non dispendiose, diffamare gli avversari, farsi amici uomini potenti». Una lettura agile, con testo originale latino a fronte.

Quel che resta del caso Moro

di Stefania Limiti

editore: Interlinea

pagine: 160

Esterno notte di Marco Bellocchio, l’ultimo film uscito su Aldo Moro, riaccende la discussione sulla discrepanza tra un’opera di carattere biografico e la storia, ricostruita attraverso i verbali dei processi e le voci dei protagonisti. Stefania Limiti racconta il caso Moro ponendo l’accento su quanto ancora la verità dei fatti sia offuscata anche a distanza di così tanti anni. E si domanda quanto l’immagine di Aldo Moro restituita dai film corrisponda alla realtà e quante reticenze ancora persistano nel parlare di questa storia, ferita aperta per il nostro paese.

1992. L’anno che cambiò l’Italia

Da mani pulite alle stragi di mafia

di Enzo Ciconte

editore: Interlinea

pagine: 160

Per capire dove nascono le stragi di Matteo Messina Denaro e l’omertà che l’ha tenuto nascosto bisogna andare al “1992, l’anno che cambiò l’Italia”. Infatti… trent’anni fa una serie di eventi cambiò l’Italia. Si va dalle stragi di mafia di Falcone e Borsellino all’esplosione di Mani pulite, con l’elezione di Scalfaro a presidente in un momento drammatico della Repubblica. Uno storico rivela gli intrecci inquietanti del 1992 con una serie di domande ancora attuali come questa: perché era necessario eliminare chi avrebbe potuto far luce su un rapporto dedicato a mafia e appalti contenente nomi di imprenditori del Nord? Il 1992 è un anno di fratture e di cesure che chiude un’epoca e ne apre un’altra, in cui «c’è tutto un ribollire di episodi che si concentrano in quell’anno» come scrive Enzo Ciconte, tra i massimi storici delle mafie, ricostruendo i retroscena di un momento in cui «la guerra fredda è terminata ma i morti non riposano in pace».

Lui solo non si tolse il cappello

Vita e impegno politico di Ettore Tibaldi, protagonista della Repubblica dell’Ossola

di Andrea Pozzetta

editore: Interlinea

pagine: 320

La vita politica di un eroe civile dell'Ossola

Il compagno Andrea

Vita e militanza socialista di Alberto Jacometti (1902-1985)

di Renzo Fiammetti

editore: Interlinea

pagine: 196

Alberto Jacometti, il «compagno Andrea» per chi ha lottato con lui nella Resistenza, è stato un personaggio legato al territorio novarese, alle sue campagne e alla sua provincia, ma anche un protagonista della storia politica e culturale italiana

Novara littoria

L’architettura fascista del ventennio

di Matteo Gambaro

editore: Interlinea

pagine: 168

Per la prima volta un volume illumina la Novara del Ventennio attraverso gli edifici più rappresentativi della città, con disegni, progetti, fotografie inedite e cartoline d’epoca, con i resoconti delle due visite di Mussolini.

«Il nemico interno»

Politica, spiritualità e letteratura fra Cinque e Seicento

di Giorgio Forni

editore: Interlinea

pagine: 184

Secondo Aby Warburg, a metà Seicento la novità della pittura di Rembrandt consiste nel fatto che essa punta a raffigurare il momento della tensione interiore, il conflitto di pensieri che precede l’azione anziché l’azione stessa. Così, per illustrare la storia di Medea, Rembrandt non sceglie l’episodio cruento dell’infanticidio, né gli incantesimi della maga, ma rappresenta Medea in un angolo buio del tempio in cui si celebrano le nozze fra Creusa e Giasone, prima che si risolva al delitto: è il momento in cui il personaggio è come scisso e combattuto fra personalità opposte. In questo volume l’intento è quello di esplorare l’emergere e il diffondersi della figura del «nemico interno» nella cultura del primo Seicento come dato rilevante dell’antropologia letteraria e culturale dell’Europa moderna. Dalla teoria politica all’esperienza mistica, dal dramma teatrale alla lirica religiosa e all’oratoria sacra, l’età barocca tende infatti a modellare l’identità individuale e collettiva come esito di una «guerra interna» contro un nemico nascosto e nell’ombra. Attraverso una rilettura di testi letterari ed episodi culturali disparati e apparentemente eterogenei, il volume vorrebbe contribuire a tracciare il profilo di un problema più ampio: in che modo il configurarsi del tema della «guerra interna» nell’età della prima politicizzazione dell’Europa ridefinisce l’eredità del Rinascimento e mette la nostra modernità sotto il segno di un’identità conflittuale che si costituisce costantemente attraverso la rimozione di una parte di sé.

Memorie di un “ribelle”

I partigiani dell’Alto e Basso Vergante

di Leopoldo Bruno Carabelli

editore: Interlinea

pagine: 160

«Fu un periodo di vita partigiana che ci crebbe e ci maturò tutti quanti interiormente», scrive Leopoldo Bruno Carabelli, il comandante “Mitra”, nelle sue Memorie. Memorie sedimentate...

Il millennio che muore

Un elogio del libro e della parola

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 96

Da un maestro della parola narrata l’elogio del libro e della parola nella storia del mondo in un’opera giovanile provocatoria ma anticipatrice e ancora attuale.

Il Piemonte oltre la crisi

di Cristina Bargero

editore: Interlinea

pagine: 120

Com’è cambiato il Piemonte in questi anni? Questa è la domanda che si pone l’autrice nella sua duplice veste di ricercatrice e di parlamentare eletta nel territorio piemontese. La crisi che, a partire dal 2008, ha colpito le economie più avanzate ha lasciato un segno profondo anche in questa regione, che, probabilmente, ha faticato più di altre a riconvertire il proprio tessuto economico e manifatturiero e a trovare una sua vocazione. Ma il Piemonte, nonostante le sue debolezze strutturali, ha in sé elementi di resilienza, connessi alla sua antica tradizione industriale, a una vivacità imprenditoriale ancora presente e a una forte propensione all’innovazione. L’analisi socio-economica del territorio e gli interventi di alcuni attori privilegiati della regione sono la chiave di lettura con cui viene costruito il filo logico di questo libro, con un’attenzione alle politiche messe in campo dal legislatore nazionale nella XVII legislatura, per guardare al futuro con il coraggio di osare.

Mafia. Punto e a capo

Ripartire dalla coscienza

di Massimo Savastano

editore: Interlinea

pagine: 136

Invertire la rotta per abbracciare la sfida di civiltà e democrazia che è la lotta alla mafia.

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