Testi vari di bibliografia
Film da sfogliare
Dalla pagina allo schermo
a cura di Roberto Cicala, Roberto Della Torre, Velania La Mendola, Maria Villano, Alessandro Zaccuri
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 194
Il libro svela i retroscena e le curiosità del percorso – a volte diffi cile, altre volte divertente – che ha portato molti capolavori della letteratura italiana e di quella straniera a diventare pellicole cinematografiche. «Quante volte sentiamo dire che il libro è migliore del fi lm?», recita la quarta di copertina, e in effetti accade spesso che il lettore appassionato esca dal cinema deluso o addirittura arrabbiato per non aver trovato nel fi lm tutto quello che la sua fantasia aveva prodotto durante la lettura del romanzo preferito. Ma «la trama non è tutto», avverte Alessandro Zaccuri, che ha fi rmato la nota introduttiva al volume: la strada che porta un libro a diventare fi lm è spesso sconosciuta; si tratta di un percorso che a volte vede collaborare fi anco a fianco regista e autore (come nel caso di Non ti muovere della Mazzantini o della Solitudine dei numeri primi di Giordano), altre volte invece esclude la voce dell’autore, che soffre a vedere la sua storia stravolta e i suoi personaggi snaturati, come è successo alla Travers con Mary Poppins. Un percorso, tuttavia, che spesso, allontanandosi dalla pagina scritta, approda a un risultato diverso e inaspettato: una nuova opera d’arte.Con appendice iconografica
Italia tra le righe
I romanzi della nostra storia
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 170
Un’Italia da leggere per capire la nostra identità dopo 150 anni. Tra le righe di alcuni dei libri più amati riemerge una storia personale e collettiva composta da generazioni di autori, editori e lettori, dall’epopea risorgimentale ai drammi delle guerre fino alle cronache odierne. Oltre cinquanta casi editoriali analizzati da giovani di oggi: dai Promessi sposi a Gomorra, dal Gattopardo a Io non ho paura, da Salgari a Rodari, da Levi a Eco, dalla Morante alla Fallaci, con interviste a Melania Mazzucco e Sebastiano Vassalli. I libri sono uno specchio veritiero del Paese: ci sono romanzi che rifl ettono le divisioni ideologiche del dopoguerra e il passaggio dalla civiltà agraria all’industrializzazione, come nelle liti tra il sindaco Peppone e il parroco don Camillo nati dalla penna di Guareschi e resi ancora più celebri dalla macchina da presa di Duvivier. Ci sono libri che invece hanno unito gli italiani, per esempio a tavola con le ricette regionali raccolte da Pellegrino Artusi di Forlimpopoli che aveva capito quanto l’Unità sia il risultato di molte piccole patrie che restano tali. Allo stesso modo non possono che essere frammenti di un discorso ancora aperto le sezioni del volume, uno dei tentativi possibili di illuminare alcuni tratti di un’identità che è, innanzi tutto, complessità: per questo, piùche risposte, si cerchino interrogativi. Infatti la prima parte s’intitola: «Fratelli d’Italia?», dove l’affermazione del don Gaspare Uzeda duca D’Aragua nei Viceré fa ancora riflettere: «Ora che l’Italia è fatta, dobbiamo farci gli affari nostri».Con interviste a Melania Mazzucco e Sebastiano Vassalli
Narrami o libro
Quando i romanzi parlano di editoria
a cura di Roberto Cicala, Tullio Pericoli
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 154
Nel mare dei libri quanti romanzi hanno per protagonista il mondo dell’editoria? Ecco una selezione di opere, da Flaubert a Pennac, da Sciascia a Saramago: un invito alla lettura e un’antologia letteraria a tema, questo è Narrami o libro. Dalla scrittura alla tipografi a, dalla biblioteca alla libreria il libro racconta se stesso. Come scrivono gli studenti che hanno allestito il volume: «da opere celeberrime come Madame Bovary a best seller campioni di vendite come Il codice Da Vinci, passando per la brillante leggerezza della Matilde di Roald Dahl e l’immensa e misteriosa biblioteca del Nome della rosa, troverete un personalissimo quadro della narrativa dedicata all’editoria in forma di invito alla lettura». Nella presentazione Roberto Cicala afferma che «in un Paese dove più della metà della popolazione alfabetizzata è inappetente in fatto di lettura è però curioso che nella ridotta comunità dei più golosi booklovers si sia verificato negli ultimi anni il successo di “libri che parlano di libri”; è un fenomeno che registra l’impennata non tanto di storie o manuali di editoria quanto di novità di narrativa sull’argomento, spesso in grado di scalare le classifi che. Raccogliere e rileggere romanzi che parlano di libri è dare un segnale di fiducia, senza sacralizzare la carta di un vecchio volume né demonizzare lo schermo digitale di un nuovo ebook. L’importante è non essere come il protagonista di Mendel dei libri di Zweig che “al di là dei libri non sapeva nulla del mondo”».
Non è un caso che sia successo
Storie editoriali di best seller
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 150
Le pagine di questo volume raccontano le vicende dei best seller uniti da “successo” e “caso”: dal Candido all’Ulisse, dal Piccolo Principe a Pippi Calzelunghe, da Il fu Mattia Pascal a Il nome della rosa, da Madame Bovary a Twilight, da Harry Potter a Gomorra… quasi sessanta casi editoriali analizzati tra scoperte, rifiuti, riletture, traduzioni, polemiche e trasposizioni cinematografi che: questi libri, in vetta alle classifiche grazie a idee rivoluzionarie, copertine irriverenti, scelte editoriali geniali e soprattutto storie affascinanti, continuano a conquistare il pubblico.Perché un successo non è mai un caso, anche se in parte lo è.Scrive Roberto Cicala nella presentazione: «Ogni edizione è un prototipo a sé di cui in partenza non si conosce il destino: gli ingredienti e le dosi della ricetta cambiano sempre. Una volta è vincente l’immagine di copertina, come è stato detto per i due occhi che fi ssano il lettore dalla sovraccopertina del romanzo dell’esordiente Paolo Giordano (qui intervistato); altre volte è il titolo azzeccato a incuriosire e La solitudine dei numeri primi è esempio anche di quest’aspetto paratestuale affidato spesso all’editore. E pensare che un titolo può essere modificato dopo il successo del film tratto dall’opera: è quanto avvenuto per Arancia meccanica, così intitolata dopo il film di Kubrick, mentre in precedenza il romanzo di Burgess era Un’arancia a orologeria (traduzione di A Clockwork Orange)». Sfogliate questo viaggio tra passato e presente della letteratura mondiale.Con un’intervista a Paolo Giordano
Quo vadis libro?
Interviste sull’editoria italiana in tempo di crisi
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 128
Cinquanta interviste sull’editoria italiana in tempo di crisi creano la radiografi a proposta da Quo vadis libro?, presentato il 13 maggio 2009 nell’ateneo di Milano durante un incontro con il presidente della Zanichelli Federico Enriques. Esiste davvero una crisi del libro? Di quali dimensioni? Di chi è la colpa? Quali le soluzioni? Dalla letteratura per l’infanzia alla saggistica, dalla manualistica alla narrativa, editori grandi e piccoli rispondono a queste e altre domande. Ecco un’aggiornata ricognizione nel mondo dei libri per scoprire che «proprio nei momenti di crisi i lettori si fanno più sensibili alle necessità dell’informazione e alle proposte culturali. La crisi resta, ma i libri hanno in sé un potere che va sempre oltre», ci dice Elisabetta Sgarbi di Bompiani.Tra gli intervistati Rosellina Archinto, Alessandro Dalai, Ottavio Di Brizzi, Benedetta Centovalli, Oliviero Ponte di Pino, Giuseppe Giuffrè, Angelo Guerini, Matteo Ulrico Hoepli, Emilia Lodigiani, Cesare De Michelis, Mariagrazia Mazzitelli, Antonio Sellerio, Stefano Mauri, Aurelio Mottola, Federico Enriques. Quest’ultimo nell’intervista fi nale afferma che «è importante far capire che la crisi c’è davvero, non è una sorta di reality dell’economia inventato dai media», nutrendo la convinzione che «di fronte alla crisi spesso ci si comporti come quel signore che uscì di casa, in una giornata incerta, senza ombrello. Piovve, si rifugiò sotto un portone in attesa che spiovesse: ma era cominciato il diluvio universale».
Voci dell’editoria
Interviste sui mestieri del libro
a cura di Roberto Cicala
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 160
Come nasce un libro oggi? Dalla penna dell’autore alle bozze del redattore e alle macchine del tipografo, fi no agli scaffali di librerie e biblioteche o alle schermate su web, il percorso è lungo e articolato e molti sono i mestieri che intervengono nella sua realizzazione. Questo volume raccoglie quasi cinquanta interviste (da Laura Bosio a Riccardo Chiaberge, da Roberto Denti a Ernesto Ferrero, da Matteo Hoepli a Giulio Mozzi, da Ermanno Paccagnini a Bianca Pitzorno, da Elisabetta Sgarbi ad Andrea Vitali e Giovanna Zucconi, con un’intervista finale a Beppe Severgnini), tra il professionale e il personale, in cui protagonisti del settore ci raccontano l’editoria al giorno d’oggi. Una ricognizione tra la passione, l’entusiasmo e le fatiche che animano il mondo dei libri. Come scrive nella presentazione Roberto Cicala: «Molti lettori non si rendono conto che dietro un libro non sta soltanto l’autore indicato in copertina. Dentro le pagine c’è il lavoro di molti artigiani della parola, la materia prima del tutto immateriale che è alla base di quest’oggetto opaco che dopo molti secoli non ha smesso di affascinarci e incuriosirci a dispetto di schermi luminosi di tv o di computer». Per comprendere meglio i passaggi che trasformano il testo di un autore in un volume adatto a diversi lettori, Voci dell’editoria fa parlare i protagonisti della fi liera editoriale, i professionisti dei vari momenti di lavorazione di un’edizione, dentro e fuori la casa editrice, prima e dopo la stampa e la confezione.Con un’intervista finale a Beppe Severgnini
Avvertenze utili e necessarie agli amatori de’ buoni libri (1756)
di Gaetano Volpi
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 84
GAETANO VOLPI, presentazione di Edoardo Barbieri,Fino a dove può spingersi l’amore per i libri? Nel Settecento dell’enciclopedismo e degli studi eruditi Gaetano Volpi, abate padovano affetto da bibliofilia, ci trasmette la passione per i libri anche nei suoi aspetti più inusuali. In 144 lemmi, ritrascritti dall’originale, emergono piccoli segreti dell’editoria, consigli e curiosità da collezionisti per toccare con mano un amore cartaceo che resiste nel tempo. Tra i consigli stravaganti si può trovare anche quello sui cani: «conviene bandirli affatto dalle librerie, atteso il loro istinto d’alzar la gamba… principalmente dove le scansie sono quasi fino a terra, essendo a’ libri perniciosissima la loro orina», come scrive l’autore nel 1756. Nella presentazione Edoardo Barbieri annota che il Volpi è piacevole da leggere oggi grazie alla sua «ironia, alla capacità di sorridere delle proprie manie». Basti leggere la voce “Fanciulli” («Per questi convien chiudere le librerie e nascondere i buoni e scelti libri»), o quella “Gatti” («Questi infestano le librerie col natural loro vezzo di aguzzarsi l’ugne...»), o ancora “Venditori di formaggi e di salumi” («Debbono visitarsi spesso dagli amatori de’ libri, mentre del continuo ne comperano e di stampati e di manoscritti per involgere le loro merci»): dunque «una sapida operetta, accompagnata per la prima volta da un intelligente tentativo di commento». Ma come dimenticare l’ammonimento di Paul Valery: «I libri hanno gli stessi nemici dell’uomo: il fuoco, l’umidità, il tempo e il proprio contenuto»!
Libro, lasciami libero
Introduzione letteraria all’editoria
a cura di Gemma Ciarlo, Roberto Cicala
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 108
Un libro sui libri: un’antologia letteraria con centinaia di citazioni letterarie che è al tempo stesso un agile manuale sulle fasi di lavorazione editoriale. Ogni libro è un prototipo che nasce in laboratorio. Il cuore dell’editoria – prima della fase industriale e commerciale – è ancora oggi un lavoro intellettuale, condotto come se ci si trovasse in una bottega artigiana, manipolando parole e segni tra fogli di carta e schermi di computer. Questo libro è nato così: ogni sua parte (Il libro nella storia; Le parti del libro; Le fasi di produzione; Dopo l’uscita; I luoghi del libro; Prospettive…) è stata decisa, impostata e quasi interamente realizzata dagli studenti del Laboratorio di editoria. Hanno lavorato con passione e nelle pagine hanno involontariamente gettato un seme di speranza per un settore sofferente, come ci ricorda spesso Giuliano Vigini nei suoi rapporti sullo stato di salute del libro nel nostro Paese: più di 50 italiani su 100 non ne leggono neppure uno nell’arco di un anno, su oltre 50 000 titoli che escono tra novità e ristampe, di cui la maggioranza è venduta soltanto da un ristretto gruppo di grandi editori. Ma non serve scandalizzarsi: né di questo né dei libri allegati ai giornali a poco prezzo, anche se vale la pena discuterne le prospettive.
Il libro
Dal papiro a Gutenberg
di Bruno Blasselle
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 132
Bruno Blasselle ci guida attraverso le principali tappe storiche dell’editoria: dal papiro a Gutenberg, narrando le rivoluzioni tecniche e sociali che hanno accompagnato la storia del libro [riproduzione anastatica autorizzata per l’uso didattico dell’ed. Electa/Gallimard 1997]. Fin dall’etimologia: la parola libro deriva da liber e, come spiega l’autore, «il termine designava all’origine la pellicola posta tra il legno di un albero e la sua corteccia esterna che, insieme alla pietra, è stata il supporto delle prime forme di scrittura. [...] Bíblion, il termine greco che signifi ca “libro”, deriva da byblos, papiro. Ha dato origine alla parola “bibbia” e ricompare in molti vocaboli quali bibliofi lo, biblioteca e così via».Il saggio di Blasselle svela i passaggi fondamentali della storia del libro arricchendo il discorso con illustrazioni e curiosità. Ad esempio: chi è il primo a utilizzare un marchio tipografico? Peter Schöffer, noto in quanto socio di Gutenberg insieme a Johann Fust, con il quale – dopo aver intentato causa al discusso padre della stampa a caratteri mobili – stampa il Salterio di Magonza, la prima opera recante data e nome dello stampatore. Oppure sapevate che nel Cinquecento i libri viaggiavano in botti? Nella maggior parte dei casi infatti un volume viaggiava “in bianco”, ovvero in fogli non rilegati, per diminuirne il peso e poter realizzare in un secondo momento le rilegature secondo il gusto dei clienti.Estratto a uso didattico.
Letture per il corso di editoria
a cura di Roberto Cicala, Vittorio Di Giuro
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 146
Il volume è una raccolta a uso didattico di letture per il corso di Editoria libraria e multimediale dell’Università Cattolica, allestita dal professor Roberto Cicala con il consiglio di un bibliofi lo ed esperto editoriale di lungo corso, Vittorio Di Giuro, promotore delle edizioni Sylvestre Bonnard.L’obiettivo di questa dispensa è quello di favorire negli studenti la lettura di testi non sempre facilmente rintracciabili ma molto utili a segnare un itinerario che porta alla modernità dell’editoria, a partire dal celebre testo di Carlo Dionisotti su Aldo Manuzio. Tra i maestri delle ricerche sul campo non possono mancare le voci di Roger Chartier, nel segno del rapporto tra cultura scritta e società, Donald McKenzie, con il capitale contributo La fi ala infranta, Gérard Genette, che squaderna i segreti del libro attraverso il paratesto, e Robert Darnton, che ha svelato il «grande affare» dell’Encyclopédie. Non mancano affondi nell’editoria contemporanea come lo studio dell’editor Vittorini di Gian Carlo Ferretti e le testimonianze di editori protagonisti come Valentino Bompiani e Giangiacomo Feltrinelli.Letture raccolte da Roberto Cicala e Vittorio Di Giuro; testi di Valentino Bompiani, Roger Chartier, Robert Darnton, Carlo Dionisotti, Giangiacomo Feltrinelli, Gian Carlo Ferretti, Gérard Genette, Donald McKenzie
La cura del testo in redazione
Norme editoriali essenziali
a cura di Roberto Cicala, Valerio Rossi, Maria Villano
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 62
È la nuova edizione, con aggiornamenti sull’IA, di un sintetico prontuario di redazione a uso di chi vuole avere una base sui passaggi e sulla tecnica di preparazione di testi per un’edizione libraria o multimediale, a stampa o digitale, in particolare di area umanistica.In queste pagine viene proposto un normario che, fissato da Roberto Cicala per chi vuole avvicinarsi allo studio dell’editoria, unisce le esigenze principali di ambiti quali letteratura, storia e arte facendo convergere esperienze di editori autorevoli, da Einaudi e Garzanti a Interlinea, con l’apporto recente dello studio editoriale di EDUCatt in Università Cattolica. Ogni libro si basa sempre su una revisione dei testi che unisce un’attenta lettura editoriale all’imprescindibile uniformazione, per dare coerenza e correttezza, contenutistica e formale, all’opera che si intende pubblicare.Per non ripetere quanto afferma un personaggio di Natalia Ginzburg: «Non sono capace di correggere le bozze! Non è colpa mia!»
Petrarch and Apple Pie
American Students Meeting the Italian Renaissance
a cura di Federico Schneider, Martina Vodola
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 68
A series of imaginary, nonfi ctional dialogues created by the students of an undergraduate-level course on the literary masterpieces of the Italian Renaissance. Each dialogue features a student in dialogue with one Renaissance man or woman of choice. Selections range from great men of arms, such as Francesco Sforza all the way to great men and women of letters, such as Petrarch and Modesta Pozzi (aka Moderata Fonte). There are at least two ways to appreciate the many questions directed to the Italian Renaissance gathered in this playful book. The first is to enjoy them for what they are – an attempt to learn about the Renaissance. The second is to vet them, under the trusty guidance of an historical understanding of the Renaissance.