Piazzetta Natale

Titolo | Piazzetta Natale |
Autore | Emanuela Bussolati |
Argomenti |
Letteratura per l'infanzia Narrativa italiana per bambini e ragazzi Letteratura per l'infanzia Età di lettura 8-11 anni |
Collana | Le rane piccole, 27 |
Marchio | Le rane |
Editore | Interlinea |
Formato |
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Pagine | 32 |
Pubblicazione | 2014 |
ISBN | 9788866990611 |
Premio "Storia di Natale" 2014
Biografia dell'autore
Emanuela Bussolati

Un brano del libro
Tanto tempo fa e forse ancora adesso, in una città, c’era una piazzetta bruttina, sporchina, grigina, noiosina.
Intorno, c’erano un po’ di case e poi l’edicola dei giornali di Tom, il negozietto di nastri e bottoni di Sara, la pasticceria di Lorenzo, il negozio di abbigliamento per bambini di Marta e il negozio di ferramenta di Gigi.
Se pensi che i negozi avessero belle vetrine e molti clienti, ti sbagli: in quel quartiere tutti stavano rinchiusi in casa o correvano al lavoro e non avevano tempo di comperare nulla.
Le vetrine d’altra parte erano così bruttine, sporchine, grigine, noiosine, che non invogliavano nessuno.
Sara sistemava le scatole dei nastri in ordine di colore, poi in ordine di larghezza, poi in ordine di lunghezza... e si lamentava: «Oggi non piove, non nevica, non c’è il temporale, eppure nessuno viene a comprare. Uffa!»
Marta appendeva vestiti e giacchette, sciarpine e berrette e si lamentava: «Possibile che in questo quartiere non ci sia neppure un bambino che cresce? Servirà pure una maglietta, una bretella, dei pantaloncini. Uffa, non comprano niente i miei vicini!»
Gigi spostava rumorosamente martelli e scale: «Ieri non ho venduto neppure un chiodo! Ci scommetto che lo fanno per dispetto e magari li comperano in Perù. Ma io la prossima volta glieli faccio pagare di più. Uffa!»
Lorenzo il pasticcere sbuffava esponendo l’unica torta che aveva fatto e Tom il giornalaio si infossava nella sua edicola, seminascosto dietro i giornali, sibilando maldicenze su tutti i vicini.
La piazzetta sembrava sopportare male tutto ciò: il pino al centro dell’aiuola era storto e spelacchiato e l’unica panchina sempre libera: nessuno andava a sedersi lì per qualche chiacchiera!