Un grande poeta, Mario Luzi, ripropone la tradizione dei magi e dei pastori attraverso due testi intensi, accostati a una delle più originali rappresentazioni artistiche sull'adorazione, quella di Brueghel il Vecchio che non mostra la ricchezza di pochi ma riesce a ridare umanità vera e corale all'evento, come canta il poeta: "ma sanno / ed ignorano all'unisono...", perché "ne avevano / pace, pace e tormento".
Biografia degli autori
Pieter Bruegel
Pieter Brueghel il Vecchio (Breda, c. 1526 – Bruxelles 1569) fu il capostipite di una grande famiglia di artisti. Fortemente influenzato dal mondo fantastico di Bosch, ne traspose gli elementi mistici e favolosi nel grottesco realismo e nell’accesa sensualità delle sue opere: scene di vita contadina, scene infernali e storie bibliche, brulicanti di piccoli personaggi tratti dal folclore fiammingo, aperte sullo sfondo di paesaggi animati da un soffio di cosmica vitalità.
Mario Luzi

Mario Luzi è stato uno dei più autorevoli poeti contemporanei italiani. Nato a Firenze il 20 ottobre 1914 e spentosi nella stessa città il 28 febbraio 2005, la sua prima raccolta lirica risale al 1935 (La barca) con testi esemplari dell’ermetismo italiano. Da Al fuoco della controversia (premio Viareggio) a La passione, uno dei temi dominanti della sua poesia è l’angosciosa contrapposizione tra tempo ed eternità, tra individuo e cosmo. Luzi è anche autore di interventi saggistici e di traduzioni, da Racine a Shakespeare (come in Parlate, pubblicato da Interlinea, dove compaiono parti dell’Amleto). nel catalogo di Interlinea è possibile trovare anche L’adorazione dei Magi e dei pastori (con Pieter Bruegel) e Toscana mater.