Giovanni Tesio
Titoli dell'autore
La notte
di Renato Pennisi
editore: Interlinea
pagine: 88
La raccolta di un poeta che, come scrive Giovanni Tesio, «si muove con circospezione e discrezione, quasi in punta di sé»
La chiéve de l'úrte
di Francesco Granatiero
editore: Interlinea
pagine: 128
La chiéve de l’úrte è un’immagine in cui si condensa tutto il valore più altamente evocativo della poesia di Francesco Granatiero: la capacità di disserrare – attraverso l’arte poetica – la porta di un recinto che è anche un mondo “altro”.
Di Orta un Po
Scrittori torinesi in riva al lago
a cura di Laura Pariani, Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 134
Testi di Alessandro Defilippi, Gian Luca Favetto, Fabio Geda, Davide Longo, Alessandra Montrucchio, Margherita Oggero
Immagini di Carlo Dionisotti
a cura di Carlo Carena, Roberto Cicala, Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 96
Un ritratto del grande italianista
Memorie
(1847-1915)
di Antonio Bobbio
editore: Interlinea
pagine: 304
A cura di Cesare Manganelli, prefazione di Norberto Bobbio e con una nota di Giovanni Tesio. Le Memorie di Antonio Bobbio (1847-1921), maestro elementare
Tra melma e sangue
Lettere e poesie di guerra
di Clemente Rebora
editore: Interlinea
pagine: 240
Uno dei maggiori poeti del Novecento testimonia la crisi drammatica della prima guerra mondiale
Dopo il fiore
di Virginia Galante Garrone
editore: Interlinea
pagine: 192
«E vero frutto verrà dopo ’l fiore» Una storia sull'amore per la scuola
Passéte
di Francesco Granatiero
editore: Interlinea
pagine: 136
La passéte del titolo di questa raccolta di Francesco Granatiero, in un dialetto del gargano, è la "traccia", l'"orma" seguita dal cane da caccia (che poi non è altri che il poeta).
Natale sotto la Mole
Scrittori torinesi raccontano
a cura di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 160
Una città si specchia nelle luci, e nelle ombre, del Natale attraverso le storie private e collettive dei suoi scrittori. Un bambino che scrive una lettera, dal retrogusto amarognolo, a Gesù Bambino, un misterioso furto di un bue nel presepio, un'agenzia di parenti in affitto, un bambino che ha qualcosa da insegnare a un generale. Dieci autori torinesi che, con i loro racconti, come scrive il curatore Giovanni Tesio, "rovesciano un cliché, frugano dietro il prevedibile, cercano di spremere un senso che viene dalla constatazione di un tempo alieno, estraneo, a volte amaro, crudo, nudo, drammatico e persino tragico" che è quello del Natale.
Il passo della salita
di Beppe Mariano
editore: Interlinea
pagine: 112
Testi di un poeta appartato, che ha vissuto il carcere, ama la natura e subisce la storia.
La 'ddòre de la neve
di Giuseppe Rosato
editore: Interlinea
pagine: 80
Poesia della vecchiezza che avanza, della vita che si consuma, dell'attesa che s'addensa, della pretesa che s'assottiglia. Quello di Giuseppe Rosato è un mondo duplice che sta a cavallo tra due territori: il territorio umoristico e acqueo della sua vena flaianesca e pescarese - umore e amore dei legami "regionali", infallibilmente europei - e il territorio subacqueo del suo fondale più lancianese e saturnino.
Signaj
di Bianca Dorato
editore: Interlinea
pagine: 96
Poesie in dialetto torinese, dalla singolare e affascinante musicalità. Poesie di timbro segreto e doloroso, di aspra e gioiosa solitudine interiore