Interlinea
Archivio Giuridico del Piemonte Orientale 1
rivista: Archivio Giuridico del Piemonte Orientale
pagine: 184
La pubblicazione annuale dell’Archivio Giuridico del Piemonte Orientale è un progetto che il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa realizza nello spirito che da sempre caratterizza lo studio delle discipline giuridiche presso il nostro ateneo. La pubblicazione è composta da quattro sezioni. La prima con contributi di dottrina di docenti dell’ateneo o di studiosi comunque coinvolti con le attività di ricerca e di didattica dei dipartimenti. La seconda, di analisi della giurisprudenza, propone la pubblicazione di massime e note a sentenza a commento di decisioni dei tribunali ordinari del territorio (Alessandria, Asti, Biella, Novara, Verbania, Vercelli) o di decisioni di giurisdizioni superiori comunque riferibili a vicende localizzate nel nostro territorio; così come la pubblicazione di massime e note a commento di decisioni amministrative, contabili e tributarie selezionate secondo lo stesso criterio. La terza sezione offre una rassegna dei convegni scientifici e degli incontri seminariali organizzati nel nostro ateneo o con la collaborazione di docenti dell’ateneo. La quarta sezione, intitolata Notizie dalle professioni, apre lo sguardo sugli sviluppi e sulle innovazioni che toccano più direttamente la vita professionale di avvocati, notai, consulenti del lavoro (Massimo Cavino).
Sommario
L’Archivio Giuridico del Piemonte Orientale: una prospettiva accidentale (Massimo Cavino)
Dottrina
Alessandra Szego, Lo stalking, ovvero gli “atti persecutori” di cui all’art. 612 bis c.p. Un’analisi criminologica
Marta Favaretto, Alessandra Zanaria, Adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili: un’indagine sulle imprese del territorio
Roberto Pettinelli, Bike2Work: mobilità sostenibile, green transition, lavoro
Marzia Fabiani, Lorenzo Franzè, L’assegno divorzile: evoluzione giurisprudenziale e nuove sfide sociali
Giurisprudenza. Note a sentenza e massime
Note a sentenza
Andrea Ballancin, Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo e valenza giuridica del Manuale di Frascati
Enrico Venosta, Nota alla sentenza n. 399, Tar Piemonte, sez. II., 22 aprile 2024
Fernanda Schininà, Nota alla sentenza n. 937, Tar Piemonte, sez. II., 2 settembre 2024
Marta Buffoni, Nota alla sentenza n. 641, Tribunale di Novara, 5 ottobre 2023
Massime
Cronaca degli eventi
Bianca Gardella Tedeschi, Due convegni internazionali di diritto comparato
Altri eventi
Notizie dalle professioni
Giulia Ruggerone, 150 anni degli Ordini degli avvocati
Zixu 6
rivista: Zixu. Studi sulla cultura celtica di Golasecca
pagine: 344
Apro il sesto volume della collana “Ziχu” con un sentito ringraziamento al Conservatore onorario del nostro museo, che oltre un decennio fa ha avuto l’intuizione di dare vita a questa pubblicazione coinvolgendo un ampio numero di studiosi, italiani e stranieri. è stato possibile in questi anni avviare un percorso di studi e di ricerche di grande valore scientifico, che continua ad arricchire la nostra conoscenza sulla cultura protostorica di Golasecca che ha caratterizzato il nostro territorio per diversi secoli. La scelta stessa del titolo della collana, la parola Ziχu, incisa su un bicchiere esposto nel nostro museo, tra le più antiche attestazioni dell’uso di segni scrittori conosciuta nell’area prealpina occidentale, ritengo racchiuda un profondo significato: riflette l’idea che il dialogo tra epoche diverse non si sia mai interrotto e ci permette, non solo di ricostruire il passato, ma anche di comprendere meglio il presente e di orientarci verso il futuro. è questa anche un’occasione per ricordare le attività di tutela archeologica condotte dalla compianta dott.ssa Maria Adelaide Binaghi a Sesto Calende e uno dei suoi ultimi importanti interventi, quello nella necropoli monumentale di via Bellaria, che in questo volume viene presentato per la prima volta. E oggi il nostro passato è vivo e vicino a noi. La presentazione di questo volume avviene quasi in contemporanea con la riapertura degli scavi archeologici, intrapresi lo scorso anno dall’Università Statale di Milano in località San Vincenzo. Le significative novità già emerse sono la dimostrazione, ancora una volta, di quanto il nostro patrimonio archeologico sia ricco e quanto possa ancora raccontarci. Ogni frammento portato alla luce, ogni pagina scritta e ogni teoria elaborata non sono solo semplici considerazioni sul nostro passato, ma rappresentano piccoli ma significativi passi nella comprensione della nostra identità e del nostro cammino nel tempo: le pagine che seguono rappresentano un’ulteriore tappa di questo viaggio nella nostra storia (Loredana D’Agaro, Assessore alla Cultura di Sesto Calende).
Quaderni borromaici 12
Saggi, studi, proposte
rivista: Quaderni Borromaici
pagine: 264
Ecco il Borromeo! Le belle e cordiali parole, che abbiamo testé ascoltate, Ci dànno l’ardire a proferire un titolo, che Ci sale dal cuore, e non ha altre pretese oltre quelle dell’affezione; vorremmo infatti quasi dire il «Nostro» Borromeo; e Ci sembra di poterlo così qualificare per i tanti ricordi, che del Collegio conserviamo; per la posizione tipica ch’esso occupa relativamente agli studi e alla vita universitaria, ragione questa che nel Borromeo vediamo espressa in forme istituzionali, culturali, artistiche, storiche, spirituali, rifulgenti di ideale e di reale splendore, e che a Noi, a cui fu provvidenziale ventura vivere negli anni lontani del Nostro primo ministero sacerdotale fra Studenti universitari d’ammirabile indole spirituale, è stata allora e ancora sempre presente, tema, sogno e stimolo, Noi crediamo, di non mediocri pensieri.
Paolo VI
Sommario
Giorgio Mariani, Un ricordo di Angelo Stella
Alberto Lolli, Vivere in puncto
Saggi
Renzo Dionigi, Filippo M. Ferro, L’Accademia degli Accuratinell’Almo Collegio Borromeo
Andrea Gamberini, Tra inganni e sogni: un’allegoria dell’inverno di Faustino Bocchi
Matteo Grassano, Italiano e dialetto a Nizza nei primi scritti di Pier Luigi Caire
Cristina Teresa Penna, Per un nuovo studio sulle Rimedi Torquato Tasso: premesse, piano di lavoro e primi rilievi
Bianca Boi, Dietetica tardoantica dalla corte di Teodorico a Costantinopoli: Antimo ed Aezio Amideno
Lorenzo Rocca, Il Medioevo nei testi di Fabrizio De André
Isabella Pellegrini, Savinio e Luciano, «fratelli spirituali
Niccolò Galizioli, Lessico matematico nell’epistola di Eratostene a Tolomeo III
Alberto Pio Tatulli, Lorenzo Giovine, Modellizzazione di popolazioni animali
Scaffale borromaico
Giuseppe Chiavaroli, Pavia in posa: il racconto dello sviluppo fotografico della città dai pionieri a Guglielmo Chiolini
Mario Pisani, Cesare Beccaria e la nostra università
Michele Salvati, Lectio Magistralis
Annachiara Clementelli, Claudia Roberta Combei, Prospettive linguistiche e giuridiche sulla legge 482 del 1999
Mario Pisani, Il Pater noster e le tentazioni
Bancarella borromaica
Giulia Frigerio, A Cognitive Analysis of the Main Apolline Divinatory Practices. Decoding Divination (Daniele Xhani)
Noster delectat error. L’errore tra filologia e letteratura, a cura di Elisa Migliore, Matilde Oliva, Claudio Vergara (Federico Ragazzi)
Flavio Santi, L’altro cielo di Lombardia. Per una storia alternativa del Rinascimento e del Barocco lombardo (Elisa Avella)
Guido Bosticco, La cancel culture nel discorso geopolitico contemporaneo (Lucrezia Manganelli)
Flavio Santi, L’autunno del sultano (Claudio Bellinzona)
Rivisitazioni
di Mario Moroni
editore: Interlinea
pagine: 104
In Rivisitazioni l'autore rielabora, attraverso una sperimentazione linguistica, lessicale, e fonico-ritmica, tre opere della letteratura classica, le Georgiche di Virgilio, il Prometeo incatenato di Eschilo e Le Metamorfosi di Ovidio, individuando in esse temi, personaggi e valori che le ricollegano al tempo presente, proiettandole in una dimensione di contemporaneità: se Prometeo «non rinuncia / a dubitare di un improbabile centro, di una saggezza centrale», noi «siamo poi tutti così pronti a vedere, vedere per capire, capire per mettere in atto / il dubbio»?
Elegie padane
di Piero Bini
editore: Interlinea
La trilogia Elegie padane di Piero Bini è un’opera letteraria che intreccia memoria e narrazione, restituendo con tocco lirico e ironico la vita quotidiana, i paesaggi e i drammi sommessi della pianura padana del Novecento. Attraverso un linguaggio denso di evocazioni sensoriali e un tono che alterna la malinconia alla leggerezza, l’autore costruisce un affresco umano e storico che attinge sia alla memoria personale sia al patrimonio collettivo di una comunità rurale e postbellica.
Cofanetto di 3 volumi.
La chiamavano Cinquemila
Una brutta storia di provincia a cavallo del ’68
di Anna Lavatelli
editore: Interlinea
pagine: 132
Mentre il ’68 infiamma i giovani d’Europa, in un paese della pianura lombarda regna calma piatta. Ma non tutto è come sembra. Lo scoprirà la protagonista, quando la morte per annegamento di una prostituta diventa per lei una opportunità per farsi strada nel giornale con cui ha cominciato a collaborare. Ma il direttore non vuole chiasso sul tema e quando le indagini si chiudono fin troppo rapidamente, la ragazza prosegue per proprio conto, spinta da un sentimento di pietà per una donna che molti in paese chiamavano semplicemente «Cinquemila» (quanto faceva pagare i suoi clienti) e della quale a nessuno importa come e perché sia morta. C’è dell’altro: vuole dimostrare a se stessa di poter andare fino in fondo proprio quando agli altri non interessa più. Da una grande scrittrice premio Andersen un romanzo di formazione young adult tra passioni giovanili e tensioni sociali che si tinge di giallo.
Nel nome del male
Da Lady Macbeth a Stanley Kubrick
di Franco Buffoni
editore: Interlinea
pagine: 176
«Il genere umano non odia mai tanto chi fa il male, né il male stesso, quanto chi lo nomina» ha scritto Leopardi. Questo libro, che arriva fino all’attentato del Bataclan e alla tragedia delle guerre attuali, si apre con il gioco perverso tra Macbeth e Lady Macbeth: chi osa di più nel proporre la realizzazione di un male sempre maggiore; e chi crollerà per primo. Dal rapporto, fino allo sfacelo, tra Rimbaud e Verlaine, agli estremi malvagi di Ivan Karamazov: «ma Dostoevskij sarebbe stato troppo geometricamente teorico per questo libro: così siamo riusciti, non senza fatica, a tenerlo lontano, senza cedere alla tentazione di metterlo al centro della riflessione, facendoci da lui dettare la linea».
Sempione ’45
Il salvataggio della galleria
di Guido Petter
editore: Interlinea
pagine: 144
Un’avvincente avventura che racconta una storia vera della Resistenza: un libro per ragazzi che interessa anche gli adulti. L’autore racconta il salvataggio, avvenuto in val d’Ossola nell’aprile del 1945, della galleria del Sempione che collega Italia e Svizzera, che i tedeschi si preparavano a far saltare per impedirne l’uso agli alleati. Un gruppo di giovani partigiani, non potendo far esplodere le sessanta tonnellate di tritolo depositate nella stazione di Varzo (perché l’esplosione distruggerebbe l’intero paese), durante la notte riescono a salvare la galleria con un piano audace e sorprendente. L’autore, Guido Petter, studioso e scrittore per ragazzi, ha partecipato alla Resistenza in Ossola e sul lago Maggiore ed è stato docente di psicologia dell’adolescenza all’Università di Padova. Tra i suoi libri per ragazzi, Una banda senza nome e Nel rifugio segreto (Giunti), La barca dei desideri e L’inverno della grande neve (Mursia).
Quaderni montaliani 5
Ossi di seppia 1925-2025
rivista: Quaderni montaliani
pagine: 168
Dedicato al centenario di Ossi di seppia, il numero si apre con l’edizione completa, curata da Gianfranca Lavezzi, delle lettere di Montale a Enzo Ferrieri, direttore del “Convegno”, una delle rare riviste su cui apparvero in anteprima anticipazioni di testi poi raccolti in volume nel 1925. L’ampio saggio di Stefano Carrai ricostruisce, attraverso puntuali riscontri epistolari, la genesi della prima edizione, offre un quadro comparativo della situazione poetica del tempo in cui il libro vide la luce e ci presenta i molteplici riscontri di lettura nei primi anni successivi all’uscita. L’indagine di Nicholas Adams su Caffè a Rapallo ed Epigramma prospetta un’interpretazione “politica”, sotto il velo di alcune immagini cruciali, intonata al clima drammatico del primo tempo fascista. Andrea Aveto analizza il noto disegno-mappa delle Cinque Terre tracciato da Montale per Bonsanti, avanzando una proposta di datazione. Infine, i ricordi di Silvio Ramat sulla propria consuetudine di poeta e critico con Montale ci offrono interessanti notizie inedite. In appendice i nuovi aggiornamenti bibliografici curati da Paolo Senna.
Hanno collaborato a questo numero: Nicholas Adams, Andrea Aveto, Stefano Carrai, Gianfranca Lavezzi, Silvio Ramat, Paolo Senna.
Milano 25 aprile 1945
Con Mussolini in arcivescovado
di Achille Marazza
editore: Interlinea
pagine: 120
Nel pomeriggio del 25 aprile 1945 all’arcivescovado di Milano si svolsero le trattative tra il Comitato di liberazione nazionale, rappresentato da Achille Marazza e Riccardo Lombardi, e Mussolini. Dopo qualche ora il capo del fascismo decise di non proseguire il confronto, lasciando Milano, mentre il Comitato di liberazione diffondeva l’ordine dell’insurrezione nazionale. A partire dagli appunti del suo diario, Marazza ricordò quelle ore drammatiche che portarono alla liberazione in pagine qui pubblicate con un testo inedito di Leo Valiani e una lettera di Sandro Pertini.
25 poesie per il 25 aprile
I testi più belli
a cura di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 68
Non solo diari e romanzi: servono anche poesie per esprimere l’immediatezza e la profondità di sentimenti per la fine della guerra e la liberazione. Cominciare con Saba e chiudere con Erri De Luca, come fa il curatore Giovanni Tesio in questa antologia che mancava, non è semplicemente una questione cronologica ma anche una significativa scelta poetica. E come premessa valga la «primavera hitleriana» descritta da Montale, senza tralasciare la testimonianza di Pasolini che confessa: «giunsi alla resistenza / senza saperne nulla se non lo stile: / fu stile tutta luce… / la speranza ebbe nuova luce». Letture per illuminare la storia e trovare nuova speranza per l’oggi.
I gatti non hanno sette vite
di Anna Lavatelli
editore: Interlinea
pagine: 48
In un momento di rabbia, Diego ha tirato un sasso nel fosso vicino a casa sua. Il sasso ha colpito e ucciso un gatto. Agitatissimo, il ragazzo cerca di fare i conti con quanto è accaduto. Ma il giorno dopo scopre che la padrona del gatto è Bianca, la sua più cara amica. Come dirglielo? Diego sa cosa dovrebbe fare ma esita, cercando una scappatoia al problema, e peggiorando sempre di più la sua situazione. Fino al momento in cui non sarà più possibile tacere la verità.