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Interlinea

Monachesimo femminile cistercense

Configurazioni e reti sociali in area padana nel Duecento

di Guido Cariboni

editore: Interlinea

pagine: 160

La storiografia ha a lungo dibattuto circa l’atteggiamento dell’ordine cistercense nei confronti dell’elemento femminile. Si è spesso dipinto il quadro di un monachesimo restio a occuparsi della “pericolosa” missione di inquadramento e cura spirituale e materiale delle donne religiose, per meglio preservare la purezza della sua vocazione contemplativa. Questo volume, al contrario, mostra come nel Duecento, in area padana, le comunità femminili non soltanto furono accettate, ma anzi prosperarono, spesso proprio grazie alla promozione e all’appoggio dei monaci. La ricchezza delle fonti, perlopiù inedite, permette di tratteggiare una realtà monastica estremamente varia e articolata che si inserì nella rete di Cîteaux, non accettandone passivamente la configurazione ma adattandola alle variabili circostanze, spesso drammatiche, del suo tempo.

Isole minori

Note sul visivo dal 1990 ad oggi

editore: Interlinea

pagine: 208

Il MAN dedica da anni un’attenzione costante e strutturata alla fotografia, intesa come linguaggio chiave della contemporaneità e strumento privilegiato per osservare, raccontare e interrogare il mondo. Il museo ha sviluppato nel tempo progetti che alternano la valorizzazione di figure storiche a un’apertura verso le ricerche più attuali. Con Isole minori. Note sul visivo dal 1990 ad oggi, a cura di Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola, il museo prosegue il proprio impegno nella ricerca fotografica, offrendo uno sguardo sulle pratiche che hanno interrogato il concetto di insularità da diverse prospettive estetiche, geografiche e politiche. La mostra attraversa decenni di trasformazioni, mettendo a fuoco il modo in cui l’obiettivo degli artisti ha ridefinito l’immaginario dell’insularità mediterranea – e della Sardegna in particolare – attraverso le opere di Mimmo Jodice, Massimo Vitali, Ralph Gibson, Vanessa Winship e George Georgiou, Paola De Pietri e molti altri. Ancora una volta, il MAN conferma la propria vocazione come luogo di studio, produzione e valorizzazione dei linguaggi visivi contemporanei: un museo che, a partire dal proprio territorio, si affaccia al mondo.   Tonino Rocca Presidente MAN  

Isole e Idoli

a cura di Chiara Gatti, Stefano Giuliani

editore: Interlinea

pagine: 208

Negli ultimi quattro anni, il MAN ha presentato al pubblico un programma pensato per alternare, ogni estate, mostre dedicate all’arte moderna con mostre dedicate invece ai linguaggi del contemporaneo tesi all’analisi di tematiche di grande attualità. Dopo il progetto Diorama. Generation Earth realizzato nel 2024, ora tocca nuovamente al Novecento delle avanguardie, esattamente come accaduto l’anno precedente con la scultura di Henri Matisse. Isole e idoli non presenta, tuttavia, la figura di un unico maestro protagonista, ma allarga il suo raggio di indagine a tutta una generazione di autori che, all’alba del Novecento, subirono fortemente il fascino delle culture extraeuropee, rivelando debiti e dialoghi fra l’arte moderna e i suoi modelli arcaici. Ponendosi criticamente come una riflessione sui concetti di alterità, primitivismo e le loro ricadute in un campo di dibattito esteso ben oltre la storia dell’arte, la mostra affonda nelle ragioni antropologiche connaturate alla presenza di figure totemiche nei circoscritti perimetri di un’isola e spiega come maestri del calibro di Gauguin, Pechstein, Miró, Arp o lo stesso Matisse, nel corso dei loro viaggi fra il Mediterraneo e i mari del Sud, abbiano riletto tale convivenza proiettando le loro stesse icone statuarie nella dimensione del sacro. Il retaggio delle tradizioni extra occidentali che fu assorbito dalle loro mani e dalla loro anima è documentato in un percorso evocativo e ricco – come accaduto in passato per la mostra di Picasso o per quella di Pininfarina e di Patrick Tuttofuoco – di accostamenti fra reperti in prestito dai maggiori musei archeologici della Sardegna (e oggi eccezionalmente dal Louvre di Parigi) e i dipinti, le sculture o le fotografie dei giganti del secolo scorso, approdati al MAN grazie ad accordi internazionali con la Fundació Pilar i Joan Miró di Maiorca o la Fondation Giacometti di Parigi. Si rinnova, altresì, il gemellaggio con il Museo Archeologico Nazionale G. Asproni di Nuoro, partner culturale del nostro museo da oltre tre anni e che conta, in questa occasione, la curatela della mostra affidata al suo ex direttore Stefano Giuliani. Nel panorama dei grandi nomi è stato ritagliato, infine, un posto significativo per due opere del sardo Giuseppe Biasi uscite dalle collezioni della Fondazione di Sardegna e che soggiornò in Africa nel corso degli anni venti; le sue figure di donne berbere si uniscono per la prima volta alla modernità cosmopolita dei colleghi europei.   Tonino Rocca Presidente MAN

Poepica

di Sergio Pozzi

editore: Interlinea

pagine: 96

Poepica è un viaggio tra lirica ed epica, dove versi e prose si alternano in venti brevi capitoli punteggiati da aforismi affilati. Sergio Pozzi intreccia ironia, riflessione e immagini potenti in una scrittura densa, volutamente ermetica, che invita il lettore a diventare parte attiva del testo. Come afferma l’autore: «ritengo che chi scrive non dovrebbe mai dire tutto, al fine di consentire un apporto personale al lettore, possibile parte attiva di un libro».

Ën viagi vers le isole Svalbard

In viaggio verso le isole Svalbard

di Giancarla Pinaffo

editore: Interlinea

pagine: 72

In Ën viagi vers le isole Svalbard, l’autrice ci guida in un percorso lirico che esplora il paesaggio dell’anima attraverso la concretezza del mondo naturale. Ogni poesia racconta il mondo attraverso la lingua della natura: frutti, fiori, ortaggi diventano metafore di identità, radici e resistenza. Le isole Svalbard, lontane e gelide, sono il punto di fuga di una geografia interiore che custodisce, resiste e immagina, in cui la parola poetica diventa seme da preservare.

Dalle finestre di questa casa

Vassalli a Pisnengo negli anni della Chimera

a cura di Sergio Negri, Ezio Piantanida

editore: Interlinea

pagine: 108

Sebastiano Vassalli (1941-2015) ha avuto un legame profondo con il territorio novarese e in parte anche con la piccola frazione di Pisnengo, nel nostro Comune di Casalvolone, dove ha vissuto dal 1982 al 1993.Abbiamo desiderato molto avere una testimonianza sulla sua presenza nella canonica della chiesa di Santa Maria Assunta affittata nella nostra frazione.L’idea di confezionare questa pubblicazione è giunta occasionalmente da Claudio Balzaretti, che aveva recuperato alcune lettere che lo stesso Vassalli aveva definito «pisnenghesi», archiviate all’Università di Siena. Abbiamo poi incaricato Sergio Negri di recuperare parte del materiale e di scrivere una sintesi della vita e delle opere di Sebastiano Vassalli. Infine abbiamo coinvolto Paola Todeschino, vedova Vassalli, che ci ha suggerito di rivolgerci a Roberto Cicala, editore di Interlinea di Novara, che ha avuto lunghi rapporti con lo scrittore.Quelli di Pisnengo sono anni importanti, perché si riferiscono al periodo in cui Vassalli scrive i primi romanzi che gli danno un fama non soltanto nazionale. Soprattutto compone il suo capolavoro, La chimera, vincitore del premio Strega nel 1990 e tradotto in moltissime lingue, ambientato nel Seicento in questa pianura da lui amata.Nel decennale della prematura scomparsa la nostra piccola comunità desidera rendergli omaggio con queste pagine, con l’intento che parole e immagini raccolte restino un segno duraturo di un rapporto fecondo. Un segno inedito di questo legame lo ha riferito la moglie dello scrittore durante gli incontri di preparazione per la presente pubblicazione: in una sua lettera qui riprodotta scriveva infatti che quando sarebbe morto avrebbe voluto che sulla sua lapide fosse scritto «Sebastiano Vassalli, pisnenghese».Per noi la sua presenza resta un momento da ricordare negli annali di storia locale, anche grazie alla letteratura che lascia indelebile sulla carta le storie di chi ci ha preceduto tra rogge e risaie: è un capitolo che ci rende orgogliosi e che ci aiuta a rafforzare il senso di appartenenza e le radici in un territorio fedele alla tradizione, ora come allora ospitale e proiettato verso il futuro. Ezio PiantanidaSindaco di Casalvolone, provincia di Novara

Le scritture imprevedibili di Alfredo Giuliani

Autografo 73

rivista: Autografo

pagine: 192

«M’è sempre successo di spostarmi, in tutti questi anni, da una forma di poesia a un’altra» – ha detto una volta Giuliani – «probabilmente non per seguire una poetica, ma per carattere, per impulso di carattere. Non riuscirei mai a scrivere un intero libro di sonetti o un poema epico. Le variazioni della stessa forma, dello stesso tema, mi stancano e anzi in certi casi mi annoiano veramente a morte». Questo fascicolo di “Autografo” è un tentativo a più voci di mappatura delle attività molteplici dell’autore, nel suo zigzagare tra letteratura, teatro, radiofonia, collaborazioni con artisti visivi, traduzione, critica e saggistica. Con saggi e contributi di Luigi Ballerini, Emiliano Ceresi, Andrea Cristiani, Federico Francucci, Sara Gregori, Caterina Miracle Bragantini, Giovanna Lo Monaco, Samuele Maffei, Giacomo Micheletti, Federico Milone, Noemi Nagy, Ugo Perolino, Chiara Portesine, Luca Stefanelli.

Dux

Casanova in Boemia

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 128

L’autore della Chimera racconta gli ultimi atti di Giacomo Casanova nel castello boemo di Dux. Qui l’anziano diplomatico e grande amatore esoterista alterna la scrittura delle sue memorie ai litigi con gli altri ospiti, che parlano tedesco e che lui non capisce. Vassalli propone una storia originale e ironica di passione e di odi di un italiano esemplare vissuto trecento anni fa: «Casanova non vuole cambiare un mondo che ha amato fino alla spasimo, e che gli sembra bellissimo così com’è, con tutti i suoi pregiudizi e con tutte le sue ingiustizie… non vuole eliminare l’idea di peccato, vuole che esistano i peccati per commetterli». Ma il vecchio Casanova sarà salvato dalla letteratura. Nuova edizione a tiratura limitata. Con inediti e un saggio di Roberto Cicala.

Firenze e Geraci, luoghi di-versi

366 sonetti

di Mario Messineo

editore: Interlinea

pagine: 400

Firenze e Geraci, luoghi di-versi è un diario in versi, un atlante affettivo in 366 sonetti che raccontano due geografie dell’anima: la Firenze d’adozione e la Geraci dell’infanzia, luoghi complementari dove l’identità si rifrange e si compone. Con lingua limpida e musicale, Mario Messineo intreccia memorie familiari, paesaggi interiori con riflessioni sul tempo e sul senso di appartenenza.

Quaderni borromaici 12

Saggi, studi, proposte

rivista: Quaderni Borromaici

pagine: 264

Ecco il Borromeo! Le belle e cordiali parole, che abbiamo testé ascoltate, Ci dànno l’ardire a proferire un titolo, che Ci sale dal cuore, e non ha altre pretese oltre quelle dell’affezione; vorremmo infatti quasi dire il «Nostro» Borromeo; e Ci sembra di poterlo così qualificare per i tanti ricordi, che del Collegio conserviamo; per la posizione tipica ch’esso occupa relativamente agli studi e alla vita universitaria, ragione questa che nel Borromeo vediamo espressa in forme istituzionali, culturali, artistiche, storiche, spirituali, rifulgenti di ideale e di reale splendore, e che a Noi, a cui fu provvidenziale ventura vivere negli anni lontani del Nostro primo ministero sacerdotale fra Studenti universitari d’ammirabile indole spirituale, è stata allora e ancora sempre presente, tema, sogno e stimolo, Noi crediamo, di non mediocri pensieri. Paolo VI Sommario Giorgio Mariani, Un ricordo di Angelo Stella Alberto Lolli, Vivere in puncto   Saggi Renzo Dionigi, Filippo M. Ferro, L’Accademia degli Accuratinell’Almo Collegio Borromeo Andrea Gamberini, Tra inganni e sogni: un’allegoria dell’inverno di Faustino Bocchi Matteo Grassano, Italiano e dialetto a Nizza nei primi scritti di Pier Luigi Caire Cristina Teresa Penna, Per un nuovo studio sulle Rimedi Torquato Tasso: premesse, piano di lavoro e primi rilievi Bianca Boi, Dietetica tardoantica dalla corte di Teodorico a Costantinopoli: Antimo ed Aezio Amideno Lorenzo Rocca, Il Medioevo nei testi di Fabrizio De André Isabella Pellegrini, Savinio e Luciano, «fratelli spirituali Niccolò Galizioli, Lessico matematico nell’epistola di Eratostene a Tolomeo III Alberto Pio Tatulli, Lorenzo Giovine, Modellizzazione di popolazioni animali   Scaffale borromaico Giuseppe Chiavaroli, Pavia in posa: il racconto dello sviluppo fotografico della città dai pionieri a Guglielmo Chiolini Mario Pisani, Cesare Beccaria e la nostra università Michele Salvati, Lectio Magistralis Annachiara Clementelli, Claudia Roberta Combei, Prospettive linguistiche e giuridiche sulla legge 482 del 1999 Mario Pisani, Il Pater noster e le tentazioni   Bancarella borromaica Giulia Frigerio, A Cognitive Analysis of the Main Apolline Divinatory Practices. Decoding Divination (Daniele Xhani) Noster delectat error. L’errore tra filologia e letteratura, a cura di Elisa Migliore, Matilde Oliva, Claudio Vergara (Federico Ragazzi) Flavio Santi, L’altro cielo di Lombardia. Per una storia alternativa del Rinascimento e del Barocco lombardo (Elisa Avella) Guido Bosticco, La cancel culture nel discorso geopolitico contemporaneo (Lucrezia Manganelli) Flavio Santi, L’autunno del sultano (Claudio Bellinzona)

Zixu 6

rivista: Zixu. Studi sulla cultura celtica di Golasecca

pagine: 344

Apro il sesto volume della collana “Ziχu” con un sentito ringraziamento al Conservatore onorario del nostro museo, che oltre un decennio fa ha avuto l’intuizione di dare vita a questa pubblicazione coinvolgendo un ampio numero di studiosi, italiani e stranieri. è stato possibile in questi anni avviare un percorso di studi e di ricerche di grande valore scientifico, che continua ad arricchire la nostra conoscenza sulla cultura protostorica di Golasecca che ha caratterizzato il nostro territorio per diversi secoli. La scelta stessa del titolo della collana, la parola Ziχu, incisa su un bicchiere esposto nel nostro museo, tra le più antiche attestazioni dell’uso di segni scrittori conosciuta nell’area prealpina occidentale, ritengo racchiuda un profondo significato: riflette l’idea che il dialogo tra epoche diverse non si sia mai interrotto e ci permette, non solo di ricostruire il passato, ma anche di comprendere meglio il presente e di orientarci verso il futuro. è questa anche un’occasione per ricordare le attività di tutela archeologica condotte dalla compianta dott.ssa Maria Adelaide Binaghi a Sesto Calende e uno dei suoi ultimi importanti interventi, quello nella necropoli monumentale di via Bellaria, che in questo volume viene presentato per la prima volta. E oggi il nostro passato è vivo e vicino a noi. La presentazione di questo volume avviene quasi in contemporanea con la riapertura degli scavi archeologici, intrapresi lo scorso anno dall’Università Statale di Milano in località San Vincenzo. Le significative novità già emerse sono la dimostrazione, ancora una volta, di quanto il nostro patrimonio archeologico sia ricco e quanto possa ancora raccontarci. Ogni frammento portato alla luce, ogni pagina scritta e ogni teoria elaborata non sono solo semplici considerazioni sul nostro passato, ma rappresentano piccoli ma significativi passi nella comprensione della nostra identità e del nostro cammino nel tempo: le pagine che seguono rappresentano un’ulteriore tappa di questo viaggio nella nostra storia (Loredana D’Agaro, Assessore alla Cultura di Sesto Calende).

Archivio Giuridico del Piemonte Orientale 1

rivista: Archivio Giuridico del Piemonte Orientale

pagine: 184

La pubblicazione annuale dell’Archivio Giuridico del Piemonte Orientale è un progetto che il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa realizza nello spirito che da sempre caratterizza lo studio delle discipline giuridiche presso il nostro ateneo. La pubblicazione è composta da quattro sezioni. La prima con contributi di dottrina di docenti dell’ateneo o di studiosi comunque coinvolti con le attività di ricerca e di didattica dei dipartimenti. La seconda, di analisi della giurisprudenza, propone la pubblicazione di massime e note a sentenza a commento di decisioni dei tribunali ordinari del territorio (Alessandria, Asti, Biella, Novara, Verbania, Vercelli) o di decisioni di giurisdizioni superiori comunque riferibili a vicende localizzate nel nostro territorio; così come la pubblicazione di massime e note a commento di decisioni amministrative, contabili e tributarie selezionate secondo lo stesso criterio. La terza sezione offre una rassegna dei convegni scientifici e degli incontri seminariali organizzati nel nostro ateneo o con la collaborazione di docenti dell’ateneo. La quarta sezione, intitolata Notizie dalle professioni, apre lo sguardo sugli sviluppi e sulle innovazioni che toccano più direttamente la vita professionale di avvocati, notai, consulenti del lavoro (Massimo Cavino). Sommario  L’Archivio Giuridico del Piemonte Orientale: una prospettiva accidentale (Massimo Cavino)  Dottrina Alessandra Szego, Lo stalking, ovvero gli “atti persecutori” di cui all’art. 612 bis c.p. Un’analisi criminologica Marta Favaretto, Alessandra Zanaria, Adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili: un’indagine sulle imprese del territorio Roberto Pettinelli, Bike2Work: mobilità sostenibile, green transition, lavoro Marzia Fabiani, Lorenzo Franzè, L’assegno divorzile: evoluzione giurisprudenziale e nuove sfide sociali   Giurisprudenza. Note a sentenza e massime Note a sentenza Andrea Ballancin, Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo e valenza giuridica del Manuale di Frascati Enrico Venosta, Nota alla sentenza n. 399, Tar Piemonte, sez. II., 22 aprile 2024 Fernanda Schininà, Nota alla sentenza n. 937, Tar Piemonte, sez. II., 2 settembre 2024 Marta Buffoni, Nota alla sentenza n. 641, Tribunale di Novara, 5 ottobre 2023 Massime   Cronaca degli eventi Bianca Gardella Tedeschi, Due convegni internazionali di diritto comparato Altri eventi   Notizie dalle professioni Giulia Ruggerone, 150 anni degli Ordini degli avvocati

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