Iryna Shuvalova è una figura centrale della scena poetica ucraina. La sua lirica è in grado di coniugare l’attenzione per ciò che di eterno il mondo può offrire allo sguardo poetico con il radicamento nell’oggi, con le sue sfide, le sue difficoltà e la sua sofferenza. Canzoni alla fine segna indubbiamente una svolta nella sua poetica, legata all’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, un evento che ha sconvolto l’esistenza di decine di milioni di persone, dopo il quale nulla potrà essere come prima: «una poesia riflessiva, che non ha fretta di correre via dall’ineluttabilità del presente, in cui i versi spesso si allungano perché si possa provare a comprendere l’incomprensibile di quello che sta accadendo sotto gli occhi di tutti, anche se c’è chi sceglie di girarsi dall’altra parte» (dalla presentazione di Alessandro Achilli e Yaryna Grusha).
Con testo originale ucraino a fronte.
Biografia dell'autore
Iryna Shuvalova
Iryna Shuvalova è poetessa, studiosa e traduttrice. Nata a Kyiv, vive tra l’Europa e l’Estremo Oriente. È autrice di cinque raccolte di poesia in ucraino, per cui ha ricevuto diversi premi letterari, e di un’edizione bilingue, Pray to the Empty Wells (2019). La sua penultima raccolta (Kamin’sadlis, Pietragiardinoforesta) è stata nominata libro di poesia dell’anno in Ucraina nel 2020. La sua ultima raccolta (Kinečni pisni, 2024), da cui sono tratte queste liriche, è stata definita «un futuro classico». La sua poesia è stata tradotta in più di trenta lingue.









