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Pia la maga dai capelli rossi

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Pia la maga dai capelli rossi
Titolo Pia la maga dai capelli rossi
Autore
Illustratore
Argomenti Letteratura per l'infanzia Età di lettura 3-6 anni
Letteratura per l'infanzia Albi illustrati per bambini e ragazzi
Collana Le rane grandi, 12
Marchio Le rane
Editore Interlinea
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 48
Pubblicazione 2012
ISBN 9788866990734
 
14,00 7,00
 
risparmi: € 7,00
Spedito in 2-3 giorni

Disponibile anche nel formato

Età consigliata

Dai 5 anni.
C’erano una volta… due gemelli che i genitori volevano per forza uguali e che trovano aiuto in una nonna un po' matta e in una maga un po' pasticciona… Una divertente storia dell’autore di Pelucco in un grande albo per letture ad alta voce grazie alle illustrazioni evocative di Alessandra Cimatoribus.
 

Biografia dell'autore

Gianni Cordone

Gianni Cordone è stato un innovatore didattico e un autore di molti libri per la scuola sia manualistici che di lettura. Scomparso nel 1994, a lui è intitolato un premio di narrativa per la scuola dell’obbligo nella sua città natale, Vigevano. Di Gianni Cordone Interlinea ha pubblicato Cagnolino DalcodinoStoria di Pelucco e Pia la maga dai capelli rossi.                    

Un brano del libro

Cordone, Pia la maga dai capelli rossi, libro illustrato per bambini, Le rane InterlineaCarlo e Carla sono due bambini gemelli, hanno sette anni.
Qualche volta litigano, qualche volta vanno d’accordo.
Spesso dicono: «I nostri genitori sono molto noiosi».
Perché dicono così?
Perché la mamma vuole sempre vestirli uguale: colori uguali, stoffa uguale.
E meno male che uno è maschio e l’altra è femmina, così certe volte uno porta i calzoni e l’altra la gonna. Ma il pigiama è uguale, il cappotto è uguale, le magliette sono uguali.
«Carlo, mangia la bistecca».
«Non mi piace».
«Ma a Carla piace».
«Io voglio mangiare le uova».
«Ma a tua sorella non piacciono».
«Insomma, io sono io, e mia sorella è mia sorella».
«Ma siete gemelli, siete uguali».
Stamattina Carlo è andato al gabinetto.
«E tu, Carla, non vai al gabinetto?»
«Non ne ho voglia».
«Ma tuo fratello è andato».
«E io non ci vado, non ci vado, non ci vado».
«Ma siete gemelli, siete uguali».
«Uffaaaaaaa!»

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