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La risicoltura e la grande guerra

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La risicoltura e la grande guerra
Titolo La risicoltura e la grande guerra
Autori ,
Argomento Storia Saggistica storica
Collana Studi storici, 72
Marchio Interlinea
Editore Interlinea
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 104
Pubblicazione 2015
ISBN 9788868570712
 
20,00 10,00
 
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Informazioni importanti

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La definirono l’inutile strage. La Prima Guerra Mondiale fece sedici milioni di morti, nove sui campi di battaglia e sette tra i civili. Anche la risicoltura versò un pesantissimo tributo di sangue, ma sopravvisse: nel 1914 si estendeva su 146.100 ettari e restarono 138.400 nel 1918. Anni durissimi, nel corso dei quali i risicoltori italiani dimostrarono un’eccezionale reattività: adottarono tecniche colturali innovative, svilupparono alleanze ed esplorarono nuovi sbocchi commerciali, si scontrarono con la politica e pagarono i prezzi che andavano pagati, pur di restare fedeli alla propria storia e alla propria vocazione agricola. La Grande Guerra vista delle nostre risaie.
 

Biografia degli autori

Giuseppe Sarasso

Giuseppe Sarasso proviene da una famiglia di risicoltori del Vercellese. Dopo la laurea in Scienze agrarie e l’abilitazione alla professione di agronomo, ha scelto di esercitare l’attività di imprenditore risicolo, dalla quale è ormai pensionato. Nel campo della meccanizzazione agricola ha prestato consulenze in Europa, America e Asia, e ha al suo attivo numerose pubblicazioni divulgative. Sta attualmente sperimentando l’adattamento di alcune tecnologie di “agricoltura di precisione” alla risicoltura. È fortemente convinto che la conoscenza del passato sia utilissima ad assumere decisioni per il futuro.

Paolo Viana

Paolo Viana è un giornalista di Novara che vive a Milano, dove lavora per il quotidiano “Avvenire” come inviato. Non ha compiuto studi agrari e la laurea in Scienze politiche non aiuta certo a distinguere un giavone dall’altro, ma grazie all’Ente Risi, che gli ha affidato la direzione di “Il Risicoltore” per un quindicennio, ha potuto conoscere la risicoltura e comprendere quale patrimonio sia custodito nelle terre d’acqua che da bambino percorreva con il padre, per andare a pesca nei canali. Oggi racconta la risicoltura italiana con il giornale online www.risoitaliano.eu.

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