Biblioteca di Autografo
Collana di inediti e rari fondata da Maria Corti (formato 13×21)
A partire dalla rivista “Autografo”, il Centro manoscritti dell’Università di Pavia ha avviato un’attività editoriale riguardante la pubblicazione di testi inediti, edizioni critiche e commentate, strumenti di consultazione, indici, inventari e regesti di fondi. La collana “Biblioteca di Autografo” nasce presso Interlinea nel 1998 e raccoglie inediti e rari conservati nell’archivio pavese, con studi e approfondimenti su autori di primo piano della letteratura italiana e straniera. Voluta da Maria Corti, la collezione è stata inaugurata da due testi dedicati a Roberto Rebora e Guido Morselli. Il formato dei volumi, in brossura, è 13x21 cm.I testi che seguono rappresentano i maggiori successi della collana. Eugenio Montale, Poesia travestita, con testi di Maria Corti, Mahmoud Sãlem Elsheikl, Antonietta Terzoli, (1999): «Un gioco letterario. Un esperimento sulla poesia, condotto vent’anni fa ma svelato solo ora, da due alchimisti speciali: Eugenio Montale e Maria Corti […]. Nell’alambicco di questa geniale operazione culturale c’è una miscela esplosiva per filologi e studiosi, critici e poeti» (“La Provincia Pavese”); Jurij Lotman, Non-Memorie, a cura di Silvia Burini e Alessandro Niero, presentazione di Maria Corti, (2001) su cui la critica si è espressa in questi termini: «È una lettura molto interessante anche per chi del Lotman studioso sa poco per l’illuminante autenticità e l’ironica vivezza di queste memorabili “non-memorie”» (“Corriere della Sera”) e Maria Corti, Un ponte tra latino e italiano, presentazione di Angelo Stella, (2002) di cui si è detto: «Questo studio propone un percorso storico e critico agli albori della lingua moderna: approfondisce il passaggio tra il latino e l’italiano volgare, una “lingua letteraria dal forte, secolare divario rispetto alle parlate e ai dialetti della penisola”» (Alice.it).
Altri titoli interessanti sono Roberto Rebora, Della voce umana e poesie inedite, a cura di Nicoletta Trotta, presentazione di Renata Lollo, (1998); Guido Morselli: i percorsi sommersi: immagini, manoscritti, documenti, a cura di Elena Borsa e Sara D’Arienzo, presentazione di Angelo Stella, (1999); Clelia Martignoni, Elisabetta Cammarata, Cinzia Lucchelli, La scrittura infinita di Alberto Arbasino: studi su "Fratelli d'Italia”, (1999); Annalisa Cima, Hai ripiegato l’ultima pagina. Pensieri per Vanni Scheiwiller, (2000); Maria Antonieta Grignani, La costanza della ragione. Soggetto, oggetto e testualità nella poesia italiana del Novecento, con autografi inediti (2002); Mariarosa Bricchi, Manganelli e la menzogna. Notizia su Hilarotragoedia, con testi inediti, (2002); Amelia Rosselli, Una scrittura plurale. Saggi e interventi critici, a cura di Francesca Caputo, (2004).
Giulio Cesare nella traduzione di Eugenio Montale
di William Shakespeare
editore: Interlinea
pagine: 212
Nata nel 1953 su richiesta di Paolo Grassi e di Giorgio Strehler per il Piccolo Teatro di Milano, la traduzione del Giulio Cesare di Shakespeare firmata da Montale è rimasta finora inedita. Questo incontro del poeta col teatro shakespeariano esalta la maestria espressiva del futuro premio Nobel nel rendere la concentrazione, la tensione e il dinamismo del potente dramma storico senza che mai vada perduto il timbro peculiare del traduttore. Ricco di personaggi vivi, tormentati, a tratti colpiti da una luce di grandezza, questo Giulio Cesare permette di assaporare insieme la sapienza teatrale di Shakespeare e l’inconfondibile stile di Montale.
Gli strumenti di Ulisse
Esplorazioni di Maria Corti
a cura di Mauro Bignamini, Gianfranca Lavezzi
editore: Interlinea
pagine: 216
Atti del convegno di studi di Pavia (15-16 giugno 2022)Una ricognizione intorno ai mondi, testuali e teorici, esplorati da Maria Corti (1915-2002), per restituirne «il dubbio critico» che «diventava per lei un invito alla soluzione inventiva» (Angelo Stella). Le angolazioni sono plurime: la comunicazione letteraria e il Novecento; l’impegno culturale nei giornali, nelle riviste e nell’editoria; Dante; i rebus filologici; la circolarità virtuosa tra ricerca e insegnamento; le interferenze tra stile saggistico e scritture affabulative: perché, proprio come Ulisse, «tutti gli uomini, scrittori e no, subiscono incantamenti che possono portarli al naufragio o farli approdare al nuovo; è un rischio che va corso nell’inquietante viaggio del vivere».
L’ippopotamo
di Luciano Erba
editore: Interlinea
pagine: 208
Nel centenario di Luciano Erba (1922-2010), poeta appartato eppure tra i più importanti del Novecento, è proposta un’edizione commentata dell’opera più celebre, L’ippopotamo (premio Librex-Guggenheim-Montale), perché «forse la galleria che si apre / l’ippopotamo nel folto della giungla / per arrivare al fiume, ai curvi pascoli» rappresenta l’emblema della ricerca umana, tra natura, attese e sogni. In questi testi Erba predilige una poesia di piccole cose quotidiane per parlare dei grandi interrogativi dell’esistenza e della vita civile, nel dubbio (metafisico e aperto alla speranza) che «forse questo e qualsiasi tracciato… / altro non sono / che eventi privi d’ombra e di riflesso / soltanto un segno che segna se stesso».
Voci e sottovoci per Maria Corti
a cura di Gianfranca Lavezzi, Angelo Stella
editore: Interlinea
pagine: 68
Una raccolta di omaggi poetici alla celebre filologa Maria Corti a vent'anni dal suo congedo
Le carte di Eugenio Montale negli archivi italiani
a cura di Gianfranca Lavezzi, Eugenio Montale
editore: Interlinea
pagine: 356
Un grande poeta, Eugenio Montale, svelato nei piccoli fogli autografi delle sue carte private che mezzo secolo fa ha donato a Maria Corti
Maestria e apprendistato
Per i cinquant’anni dei Piccoli maestri di Luigi Meneghello
a cura di Francesca Caputo
editore: Interlinea
pagine: 272
Nel 1964, anno della riedizione del Sentiero dei nidi di ragno di Calvino, Luigi Meneghello pubblica I piccoli maestri, rappresentazione antieroica e antiretorica della Resistenza in Veneto, «resoconto veritiero» della sua esperienza, «storia di un apprendistato etico, intellettuale, sentimentale condotto al di fuori e al riparo da ogni facilitazione conformistica» (G. Raboni). Il volume raccoglie gli atti di tre giornate di studio tenutesi a Milano e a Malo nel 2014 per i cinquant’anni del libro che con quello calviniano e Una questione privata (1963) di Fenoglio costituisce una terna irrinunciabile delle narrazioni resistenziali. Meneghello ha detto di sé: «Io volevo soprattutto imparare, nella vita, invece mi sono trovato a insegnare». E a scrivere, aggiungiamo noi lettori, con gratitudine.
Campionario
a cura di Barbara Rodà
di Carlo Dossi
editore: Interlinea
pagine: 208
Gli allarmisti, i seccatori, i fannulloni, i lettori: ecco una singolare raccolta di quattordici bozzetti dal titolo "Campionario", uscita a Milano nel 1885.
Tra le parole della «virtù senza nome»
La ricerca di Luigi Meneghello
a cura di Giuseppe Barbieri, Francesca Caputo
editore: Interlinea
pagine: 288
A cinquant’anni dalla pubblicazione del suo primo libro (Libera nos a malo) Luigi Meneghello si rivela figura capace di parlare a noi oggi
Viaggio per l'Italia all'insegna dell'«Unità»
di Alfonso Gatto
editore: Interlinea
pagine: 128
A conclusione dei 150 anni dell’Unità d’Italia sono qui raccolti gli articoli, inediti in volume, che il poeta Alfonso Gatto scrisse in occasione di un viaggio svolto nel 1949
Un ponte tra latino e italiano
di Maria Corti
editore: Interlinea
pagine: 64
Un percorso storico e critico agli albori della lingua italiana moderna: questo studio - l'ultimo scritto da Maria Corti prima della sua scomparsa
Manganelli e la menzogna
Notizie su Hilarotragoedia con testi inediti
di Mariarosa Bricchi
editore: Interlinea
pagine: 112
"Sontuoso spettacolo fatto di sintassi elaborata, di nomi, verbi e soprattutto aggettivi inaspettati, arte di far sorgere dal pretesto più insignificante una fontana di zampilli verbali, un vortice di analogie...
La costanza della ragione
Soggetto, oggetto e testualità nella poesia italiana del Novecento
di Maria Antonietta Grignani
editore: Interlinea
pagine: 192
Il libro studia tre momenti del Novecento attraverso alcuni autori rappresentativi.