Tutto su: Poesia
Spore
di Angelo Gaccione
editore: Interlinea
pagine: 88
«Esatti come proverbi» ha definito questi componimenti Alessandro Zaccuri, costruiti con effetti di straniamento che sconfinano non di rado nella rivelazione. A sua volta lella costa ne sottolinea la sonorità e lo sguardo sempre consapevole. Spore si rivela una lettura «umanissima e sapienziale, capace di toccare la parte più sensibile e profonda del lettore».
L'opera poetica
Con inediti
di Giovanni Orelli
editore: Interlinea
pagine: 720
In un solo libro l’intera opera di un autore di cui non si può fare a meno perché come pochi altri ha saputo raccontare in poesia la sua Svizzera tra valli e città, l’amore familiare tra eros e thànatos e la passione per i libri. Giovanni Orelli (1928-2016) è stato «scrittore versatile e uomo intero», ma anche «poeta-profeta», come lo descrive Pietro Gibellini nell’introduzione. Partendo dalla narrativa e dalla critica militante è arrivato alla poesia con una parola che sempre salva perché «guizza dal cervello al cuore».
Stupro di guerra
di Mariastella Eisenberg
editore: Interlinea
pagine: 72
Lo stupro di guerra è arma antica che continua ad essere usata sotto ogni cielo e con continuità, vittime le donne, e non solo; soprattutto non una sola volta, perché il frutto della violenza le costringe a negarsi come madri diventando matrigne della propria carne. Questo è, forse, l’aspetto più atroce della violenza subita, rivederla continuamente nell’innocenza dei figli partoriti, incolpevoli e colpevoli di esistere. Ecco il tema del libro di Mariastella Eisenberg, declinato nell’antichità attraverso Andromaca, già sposa di Ettore e madre di Astianatte, e poi come schiava di Pirro madre di Molosso; fino ai giorni nostri attraverso Amina, vittima di Boko Haram e madre anch’ella di una bambina senza nome.
Macbeth
di William Shakespeare
editore: Interlinea
pagine: 288
La grande tragedia di Shakespeare, il Macbeth, riletta da Roberto Piumini con immagini di Salvator Dalì.
L’ordine invertito delle cose
di Luca Dell'Omo
editore: Interlinea
pagine: 136
«Questo secondo libro di Luca Dell’Omo, pur nell’ordine senza logica apparente che immediatamente vi si coglie, non è una raccolta di poesie, ma un libro di poesia in cui l’insieme – nella sua fitta rete di richiami e corrispondenze – conta di più della singola parte o della singola lirica. […] Luca Dell’Omo compie in uno “specchio frantumato” del reale un “viaggio allucinato” nella propria geografia mentale (sia spaziale sia temporale), tra buchi, vuoti, spazi minimi e spazi illimitati. Il grande tema del viaggio, seppur molto metaforizzato («vado avanti nonostante», «cammino lungo questo muro» ecc.), è emblematico per la sua “ricerca di senso”, è un viaggio che dal particolare si fa universale, divenendo specchio per il lettore ed essendo perciò rappresentativo per quello di ogni individuo nel suo cammino esistenziale» (dall’Introduzione di Franco Musarra).
La cospirazione dei tarli
L’universo di don Chisciotte
di Andrea De Alberti
editore: Interlinea
pagine: 80
Una biografia poetica di Cervantes.
Mandato a memoria
di Stefano Pini
editore: Interlinea
pagine: 96
Una mappa poetica di Milano tra modernità e memoria.
Nìvole da prim. Nuvole di primavera
di Remigio Bertolino
editore: Interlinea
pagine: 144
«Il suo è un mondo di silenzi, di solitudini, di nudità. Persone e voci che parlano dicendo la loro vita, aggrappandosi ai loro sentieri, descrivendo le loro abitudini, esprimendo le loro afflizioni, ma anche annunciando le loro redenzioni» scrive Giovanni Tesio a proposito di queste Nìvole da prim (Nuvole di primavera), libro di Remigio Bertolino che segna la sua piena maturità letteraria perché «con coerenza estrema e consapevolezza discreta è il poeta che più di ogni altro riesce oggi ad allineare la poesia in piemontese ai risultati della più provveduta (e pur nei suoi limiti, più nota) poesia in lingua».
Suite Etnapolis
di Antonio Lanza
editore: Interlinea
pagine: 128
Quando la poesia nasce da un centro commerciale.
Omonimia
di Jacopo Ramonda
editore: Interlinea
pagine: 144
L'identità perduta nell'omologazione della società di oggi nei versi di Jacopo Ramonda.
Sibilla Aleramo
Una donna nel Novecento
di Giovanna Ioli
editore: Interlinea
pagine: 168
«Ho fatto della mia vita il capolavoro che avevo sognato di creare con la poesia». Così scrive in uno dei suoi Diari Sibilla Aleramo, che espresse quel “sogno d’amore” in una pluralità di generi letterari destinati a segnare l’inizio di un nuovo modello di emancipazione femminile. Per la sua modernità, per la diffusione che ebbe anche all’estero, per i rapporti con i maggiori autori del suo tempo, per l’impegno civile nel rivendicare pari opportunità per le donne, ebbe una stagione di grande intensità rispetto a quella che oggi si deve registrare. «È tempo di fare giustizia alla scrittrice», scriveva Maria Corti, e non fu la sola voce che si alzò per testimoniarlo. L’orchestrale pluralità dei saggi compresi in questo volume ha proprio questo intento: mettere in chiaro le rotte principali dell’opera di Sibilla Aleramo, lo stile, la lucidità e il coraggio che esprime attraverso i «viottoli della scrittura», per riaffermare con autorevolezza la sua importanza nel quadro storiografico della storia letteraria del Novecento.
L'impazienza
di Renato Pennisi
editore: Interlinea
pagine: 88
«Abbaglia il bianco della pagina» dove «le storie i libri si consumano»