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Storia

Capitale & capitali

Dialoghi su mafie e corruzione in Italia

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 152

Testi di Lirio Abbate, Raffaele Cantone, Enzo Ciconte, Carlo Lucarelli, Lionello Mancini, Toni Mira, Francesco Saverio Pavone, mons. Michele Pennisi, Umberto Postiglione, Michele Prestipino, Pierpaolo Romani, Giovanni Tizian.La costruzione di un’etica anticorruzione, la gestione dei beni confiscati ai clan, l’importanza del lavoro di procuratori e giornalisti nella lotta contro le nuove mafie e nella genesi di un “sentire comune” improntato alla legalità: le testimonianze di questo volume, da quella di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, a quella di Michele Prestipino, Procuratore aggiunto e coordinatore di tutte le indagini su Mafia Capitale, fino a quelle dei giornalisti Lirio Abbate e Giovanni Tizian dell’“Espresso” svelano le zone d’ombra e i retroscena meno noti di uno dei peggiori mali del nostro Paese, quella mafia che in modo sempre più mimetico vuole occupare gli spazi dove sono i capitali. Con un intervento di Carlo Lucarelli.

Ognuno faccia la sua parte

Conversazioni sulle mafie italiane

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 168

Protagonisti in prima linea nella lotta alle mafie italiane ci raccontano il loro lavoro e ci chiamano al nostro, nessuno escluso. Un efficace contrasto alla mafia, alla camorra e alla ’ndrangheta non può che passare per un corale, responsabile e persistente impegno a vivere secondo le regole, senza bisogno di paladini o di atti d’eroismo. Questo libro non è un saggio ma una raccolta di conversazioni dallo stile informale e dai toni anche ironici o toccanti per prendere conoscenza e coscienza del fenomeno mafioso in Italia grazie agli interventi, tra gli altri, di Franco Roberti, Raffaele Cantone, Giuseppe Pignatone, Alessandra Cerreti, Giuseppe Gennari e Alberto Nobili, che scrive: «Finché si sta in un Paese dove chi paga le tasse, chi chiede lo scontrino al ristorante, chi non chiede raccomandazioni viene considerato un cretino, finché la mentalità è questa, continuiamo a fare dei regali alla mafia. È dunque questa mentalità che dobbiamo scardinare, perché ulteriori regali alle mafie non ce li possiamo permettere». Con queste pagine ognuno può compiere nella propria vita, personale e professionale, scelte coerenti di quotidiana legalità: «Ognuno faccia la sua parte».

Rotte criminali

Viaggio tra le mafie italiane

a cura di Enzo Ciconte, Giovanna Torre

editore: Edizioni Santa Caterina

pagine: 176

Dalla cattura di Provenzano agli scandali di Expo, dalla colonizzazione della ’ndrangheta alla criminalità nelle terre ormai conosciute più per Gomorra che per la camorra, ecco un viaggio in alcune delle regioni italiane corrotte attraverso cinque conversazioni con chi è impegnato nella lotta alle mafie e al malaffare. Raffaele Cantone, Giancarlo Caselli, Michele Prestipino, Giuseppe Borrelli e altri magistrati dialogano con giornalisti e studiosi. Emerge il racconto dei fatti e di quanto non si trova nelle carte processuali: i sentimenti con cui li hanno vissuti. E ci indicano come invertire la rotta…

La Corona e il Feudo

Diritto, economia e istituzioni nel Regno angioino da una pergamena salentina del 1292

di Antonio Manco

editore: Interlinea

pagine: 128

Il regno angioino nel Mezzogiorno d’Italia rappresenta un’epoca di profondi cambiamenti, in cui la continuità e l’innovazione si intrecciano nel segno di una nuova dinastia. Questo volume esplora la complessità amministrativa e giuridica del Regno, soffermandosi su temi fondamentali come la legislazione feudale, la gestione delle successioni e il ruolo dei sovrani angioini nella costruzione di un nuovo equilibrio tra élite locali e nuove realtà feudali. Attraverso lo studio del caso degli Hugot, nobili provenzali infeudati nel Salento, l’autore ricostruisce un capitolo cruciale della storia del Mezzogiorno medievale, illuminando il delicato processo di integrazione tra le diverse componenti sociali e culturali del Regno. La pergamena del 1292 diventa il punto di partenza per un’indagine che tocca le radici del diritto medievale, il panorama delle istituzioni angioine e le sfide della storiografia moderna. Un’opera che non si limita a raccontare una storia locale, ma la intreccia con il grande mosaico della storia europea, offrendo al lettore un viaggio illuminante tra documenti, contesti e prospettive di ricerca. Premio ricerca “Silvio Biancardi” per la storia medievale 2024

Giovanni Curioni 1831-1887

Ingegnere, professore, politico

editore: Interlinea

pagine: 176

Giovanni Curioni (1831-1887) rappresenta certamente la personalità più illustre della storia di Invorio. Nonostante i modesti natali ebbe modo di dedicarsi intensamente agli studi che gli erano congeniali e laurearsi a Torino come ingegnere e architetto. Intraprese quindi una brillante carriera di insegnante universitario e di studioso, autore di numerose e fortunate pubblicazioni che gli valsero promozioni, ulteriori nomine e onorificenze. Mise le sue vaste competenze al servizio della collettività assumendo incarichi amministrativi e politici: fu eletto consigliere comunale a Invorio Inferiore, consigliere della Provincia di Novara e, dal 1880 alla sua morte, deputato al Parlamento del Regno d’Italia. Durante questi incarichi si dedicò principalmente ai temi a lui più vicini: strade, ferrovie e istruzione pubblica, diventando un protagonista dell’evoluzione del nostro Paese negli anni postunitari. Studioso, politico, ma anche benefattore: donò al suo Comune di origine, con lascito testamentario, tutte le sue sostanze accumulate in una vita di impegno e di lavoro.

La mia Ellade

Una guida alla Grecia antica

di Massimo Capuani

editore: Interlinea

pagine: 416

In Grecia ogni luogo è ricco di storia e di tradizioni. L’autore ci accompagna in un itinerario inusuale, con duecento illustrazioni, perché non c’è una pianura, un monte o un corso d’acqua che non evochi un evento del passato glorioso, una battaglia, una leggenda o un mito. Non solo monumenti ma anche l’anima di questi luoghi: l’anelito alla libertà e la sua appassionata difesa, la spontanea ospitalità e l’intimo rapporto con il mare, dando ragione alle parole di Kavafis: «Itaca ti ha dato il bel viaggio, / senza di lei mai ti saresti messo / in viaggio: che cos’altro ti aspetti?»Un’originale guida alla Grecia antica con 200 illustrazioni. Ponetemi sul promontorio marmoreo di Sounion, dove nulla, eccetto le onde e me, potrà udire il suono del nostro mutuo lamento. E là, come un cigno, lasciate che io canti e muoia (George Byron)  Mi fermai davanti al Partenone e il mio cuore sobbalzò come un vitello. Che trofeo era quello che si ergeva di fronte ai miei occhi, che collaborazione tra mente e cuore, che frutto supremo della lotta dell’uomo! Lo spazio era stato sconfitto, la distinzione tra piccolo e grande era svanita; nel magico, stretto parallelogramma disegnato dall’uomo entrava agevolmente e riposava l’infinito. Anche il tempo era stato sconfitto; l’attimo nobilissimo era diventato eternità (Nikos Kazantzakis) Ho amato la lingua greca perché quasi tutto quello che gli uomini hanno detto di meglio è stato detto in greco. In greco ho pensato, in greco ho vissuto (Marguerite Yourcenar)

Torino 1864

La prima strage senza colpevoli dell’Italia unita

di Enzo Ciconte

editore: Interlinea

pagine: 200

«Erano davvero tante le persone quel pomeriggio in piazza San Carlo»: dietro i fatti del settembre 1864, che segnarono il destino di Torino e dell’Italia unita, sta la terribile strage rimasta impunita e senza colpevoli. Uno storico ricostruisce, come in un giallo, l’intricata vicenda con i primi casi di depistaggi e affossamenti di commissioni d’inchiesta. Nasce uno strappo tra i reali sabaudi e la loro città, tra governo e cittadini, con un’amnistia che si rivela un vero e proprio colpo di spugna. Perché «parlamento e magistratura con il solenne avallo del sovrano non avevano avuto nessuna voglia di continuare a ricordare e a discutere i fatti del recente passato». E allora i morti? «i morti requiescant in pace. Perché disturbarli ancora?»

Quel che resta del caso Moro

di Stefania Limiti

editore: Interlinea

pagine: 160

Esterno notte di Marco Bellocchio, l’ultimo film uscito su Aldo Moro, riaccende la discussione sulla discrepanza tra un’opera di carattere biografico e la storia, ricostruita attraverso i verbali dei processi e le voci dei protagonisti. Stefania Limiti racconta il caso Moro ponendo l’accento su quanto ancora la verità dei fatti sia offuscata anche a distanza di così tanti anni. E si domanda quanto l’immagine di Aldo Moro restituita dai film corrisponda alla realtà e quante reticenze ancora persistano nel parlare di questa storia, ferita aperta per il nostro paese.

Novara medievale

Cinquant'anni di studi sulla storia tra Ticino e Sesia

di Giancarlo Andenna

editore: Interlinea

pagine: XIV+458

Giancarlo Andenna ci racconta la Novara del Medioevo attraverso cinquant’anni di attività di storico e accademico, per la prima volta raccolti in un unico, prezioso volume. Lo sguardo dell’autore si posa dapprima sul territorio in cui Novara si sviluppa in questi secoli, caratterizzato da due fiumi, Sesia e Ticino, dai laghi Orta e Maggiore, dai torrenti e dalla vasta pianura verde che pian piano sfocia nelle colline fino al Monte Rosa. Da qui lo sguardo scavalca le mura e indaga l’evoluzione della città da vari punti di vista: politico, con l’avvicendarsi delle varie dominazioni italiane ed europee dopo la perdita dell’indipendenza del Comune; militare, con le numerose guerre di cui Novara è stata testimone come luogo nevralgico del territorio piemontese; economico, con lo sviluppo delle industrie, in particolare quella calzaturiera; ma soprattutto estetico, con il racconto di come Novara abbia nel corso dei secoli assunto l’aspetto che oggi possiamo ammirare camminando per le sue vie. Infine lo sguardo dell’autore (già docente in Università Cattolica e oggi accademico dei Lincei) ci accompagna a conoscere il mondo religioso di quel tempo, caratterizzato dalle grandi figure dei vescovi − che per molti anni hanno guidato la vita politica e spirituale della città −, dalle chiese, dagli ospedali per i poveri e i pellegrini, dalle abbazie e dai monasteri posti fuori dalle mura. Un volume fondamentale per conoscere la storia di una città che in quei secoli «perse il suo provincialismo, e la sua classe dirigente poté confrontarsi alla pari con i massimi esponenti della vita politica europea».

Affaire Tortora

Un caso italiano di ingiustizia e odio

di Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

pagine: 80

«Chiedo: come mai l’Italia è caduta addosso a lei e non, che so, a Pippo Baudo? Si stringe nelle spalle. Dice: “Tutto comincia a Portobello. Portobello era una trasmissione popolare, di annunci economici... viventi. Arrivai a toccare il più alto indice di ascolto che la Rai avesse mai registrato: 28 milioni di spettatori. Ricevevamo, in media, duemila lettere al giorno. Nel 1979 ci fu un contenzioso con un certo Domenico Barbaro che in realtà era il futuro pentito della camorra e mio accusatore Pandico, per un pacchetto di centrini fatti dai detenuti nel carcere di Porto Azzurro”». Un’intervista a Enzo Tortora di Sebastiano Vassalli riemerge dagli archivi con i documenti del Libro bianco del processo, a 40 anni da una delle maggiori ingiustizie dell’Italia contemporanea.

Kennedy, Dallas 1963

L’assassinio del presidente nella stampa italiana

a cura di Giovanni A. Cerutti

editore: Interlinea

pagine: 184

La notizia dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy si abbatté inattesa sul mondo intero, provocando sconcerto e inquietudine. La figura del giovane presidente alla guida della potenza egemone sembrava prefigurare un mondo che si lasciava per sempre alle spalle povertà e violenza. Ma il 22 novembre 1963 a Dallas tutto parve spezzarsi. Per la prima volta sono raccolti gli articoli delle migliori firme del giornalismo italiano usciti nei giorni successivi la morte del presidente per restituire quello sconcerto e quell’inquietudine. Attraverso le riflessioni, tra gli altri, di Enzo Biagi, Luigi Salvatorelli, Furio Colombo, Alberto Ronchey, Paolo Monelli ed Eugenio Scalfari si delineano i caratteri di una società in piena trasformazione, che sull’onda del recente impetuoso sviluppo economico vedeva nel modello dell’America kennediana una prospettiva e un sicuro punto di riferimento. Testi di Enzo Biagi, Mauro Calamandrei, Furio Colombo, Giulio De Benedetti, Aldo Garosci, John F. Kennedy, Raniero La Valle, Giuseppe Lazzati, Paolo Monelli, Piero Ottone, Italo Pietra, Alberto Ronchey, Alfio Russo, Luigi Salvatorelli, Eugenio Scalfari, Ugo Stille, Bernardo Valli

Le ali del Piemonte

Tracce di storia dell’aeronautica militare e dell’industria del volo (1909-2023)

a cura di Gianni Mancuso

editore: Interlinea

pagine: 164

Questo volume, nato in occasione del 100° anniversario dell’Aeronautica Militare, documenta l’omonima mostra ospitata nel Broletto di Novara nel mese di ottobre 2023 ed è focalizzato sul territorio piemontese. Il percorso racconta al visitatore gli eventi, i personaggi, i record, l’attività industriale, i pionieri, così come la febbre per il volo e – fatto poco noto – il coinvolgimento delle donne nelle attività aviatorie. Attraverso il racconto di tante storie personali e di reparto si cerca quindi di raccontare, seppur a livello regionale, in modo frammentato e per sommi capi, una parte della Storia dell’Aeronautica Militare. «È impossibile concepire una storia dell’aviazione italiana senza il Piemonte, la regione nella quale il 13 gennaio 1909 fu costruito e volò il primo aereo italiano e nella quale si costruiscono oggi il caccia supersonico F-2000 Eurofighter e l’ancor più affascinante F-35A a bassa osservabilità» (Gregory Alegi) Con oltre 250 immagini d’epoca

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