Tutti i prodotti: Interlinea
La battaglia di Novara del 23 marzo 1849
di Paolo Cirri
editore: Interlinea
pagine: 100
Se vi siete appassionati alle vicende della battaglia di Novara giocando a “La marcia di Radetzky”, questo volume vi farà scoprire luoghi e personaggi dello scontro tra piemontesi e austriaci del 23 marzo 1849. Una data che ha segnato un punto di svolta per il processo risorgimentale. In questo nuovo corso, che portò fino all’Unità d’Italia nel 1861, diventarono fondamentali strategie e pragmatismo. La necessità di reagire alla sconfitta portò il Regno Sabaudo a rendersi protagonista della lotta per l’indipendenza italiana.A Novara, nonostante l’evolvere delle attività umane e l’espansione urbana, gli scenari della battaglia si sono in parte conservati. Questo volume vi accompagna tra cascine, ville, campagne e luoghi cittadini toccati o sconvolti dagli eventi di quel giorno, permettendovi di comprendere le dinamiche dello scontro e cosa ha provato chi lo ha vissuto in prima linea.La prima parte dell’opera illustra il quadro storico che portò allo scoppio della battaglia e le fasi di quella giornata campale, descrivendo gli eserciti che si fronteggiarono e le figure al comando politico e militare. La narrazione è corredata da cartine e illustrazioni storiche concesse da archivi e collezionisti novaresi.Segue un approfondimento sui siti storici legati al 23 marzo 1849, dai più periferici (primo fra tutti il sacrario piramidale dedicato ai caduti della battaglia), fino a palazzo Bellini, nel cuore della città, dove re Carlo Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele, segnando appunto l’inizio di una nuova fase risorgimentale.
Il «guazzabuglio del cuore umano»
In ricordo di padre Francesco Mattesini
a cura di Enrico Elli, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo
editore: Interlinea
pagine: 160
Un maestro di letteratura e spiritualità è stato padre Francesco Mattesini (1928-2020), francescano e docente di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea e di Filologia dantesca in Università Cattolica, allievo di Giuseppe Billanovich e redattore di “Vita e Pensiero”. Il volume ripercorre i temi a lui più cari: un’occasione importante per tracciare un profilo dell’uomo e dello studioso e per tentare un primo bilancio del lascito culturale e scientifico di storico e critico della letteratura dispiegato «da san Francesco ai contemporanei», come segnala il sottotitolo di una sua raccolta.
Gli strumenti di Ulisse
Esplorazioni di Maria Corti
a cura di Mauro Bignamini, Gianfranca Lavezzi
editore: Interlinea
pagine: 216
Atti del convegno di studi di Pavia (15-16 giugno 2022)Una ricognizione intorno ai mondi, testuali e teorici, esplorati da Maria Corti (1915-2002), per restituirne «il dubbio critico» che «diventava per lei un invito alla soluzione inventiva» (Angelo Stella). Le angolazioni sono plurime: la comunicazione letteraria e il Novecento; l’impegno culturale nei giornali, nelle riviste e nell’editoria; Dante; i rebus filologici; la circolarità virtuosa tra ricerca e insegnamento; le interferenze tra stile saggistico e scritture affabulative: perché, proprio come Ulisse, «tutti gli uomini, scrittori e no, subiscono incantamenti che possono portarli al naufragio o farli approdare al nuovo; è un rischio che va corso nell’inquietante viaggio del vivere».
Armeno, Coiromonte, Sovazza
Storia di una comunità e del suo territorio
editore: Interlinea
pagine: 304
Esplorazioni del territorio, memorie personali, documenti d’archivio, libri, giornali: tutte le fonti disponibili sono state indagate per fornire un quadro il più ragionato e completo possibile delle vicende storiche di Armeno e della sua comunità. Gli aspetti esaminati comprendono il territorio, l’economia, la società, l’amministrazione, la religiosità e l’arte. Dai flussi migratori ai monumenti civili e religiosi, dall’età moderna ai giorni nostri passando per Napoleone e il ventennio fascista, lo sguardo d’insieme che emerge è in grado di restituire un’identità profonda ai cittadini di Armeno, Coiromonte e Sovazza e una chiave di lettura articolata ai molti ospiti di un territorio ricco non solo di fascino naturalistico, ma anche di storia. Testi di Maria Grazia Cereda, Laura Chironi, Valerio Cirio, Michelangelo Di Cerbo, Renzo Fiammetti, Francesca Garagnani, Alberto Gemelli, Renato Negro, Angela Palmaro, Francesca Pirovano, Alberto Temporelli, Angelo Vecchi
Zixu 5
Studi sulla cultura celtica di Golasecca
rivista: Zixu. Studi sulla cultura celtica di Golasecca
pagine: 208
«La comunità di Sesto Calende ha una particolare responsabilità, non da oggi, ma da lungo tempo, nei confronti di una sua caratteristica distintiva che, fra poche e diverse, la rende più ricca di altre: la fortuna di avere custodito per secoli nel suo sottosuolo le prove tangibili dell’insediamento di una civiltà antica, complessa e avanzata. A questa condizione fortunata ha invero risposto un adeguato e non scontato impegno di tanti benemeriti che negli anni hanno creato, mantenuto e ampliato il nostro Civico Museo Archeologico. Un processo di nascita e crescita non facile che ha trovato un terreno fertile nel sostegno attivo di studiosi e istituzioni. Questo terreno va comunque continuamente coltivato da parte di tutti gli attori interessati e la prova è che il Museo non è oggi solo un luogo di conservazione di reperti (sarebbe comunque già molto) ma anche di attività culturali e di azione attiva di tutela e valorizzazione del patrimonio, produttiva di nuove scoperte; la prova, dicevo, è nelle numerose iniziative che nascono dalla presenza del Museo stesso e dalle personalità che lo animano e curano con passione e competenza.
Una di queste iniziative, di grande interesse per l’oggi e per le generazioni future, è certamente questa collana di studi sulla cultura celtica di Golasecca che è di inusuale ricchezza e valore per le possibilità che sono mediamente nella disponibilità di una comunità come la nostra. Questo grande valore dell’iniziativa e del suo mantenimento in questi anni difficili – soprattutto per discipline che non beneficiano della ribalta mediatica se non in casi eclatanti e presto dimenticati, ma che costituiscono la “struttura profonda” e il significato vero dell’identità culturale italiana ed europea – deve essere riconosciuto e sostenuto nel migliore dei modi e da tutti noi». (Edoardo Favaron, assessore alla Cultura Città di Sesto Calende)
Prospettive su una "meta mobile". "Il quinto evangelio" di Mario Pomilio
Autografo 69
rivista: Autografo
pagine: 164
Mario Pomilio ha scritto che all’origine del Quinto evangelio sta l’idea di un libro che «soggiace alle Scritture già note e di continuo ne modifica e ne amplifica il senso, trasformandone la verità in una specie di meta mobile». A tale spirito di ricerca, ermeneutica ed esistenziale, ci si è voluti richiamare dedicando il numero di “Autografo” a questo romanzo che si conferma tra i risultati maggiori del secondo Novecento. Meta mobile, dunque: qui indagata, anche con l’apporto di nuovi documenti d’archivio, da una pluralità di punti di vista che ne mettono in risalto la ricchezza e la complessità. Romanzo-mondo, attraversamento enciclopedico degli apocrifi neotestamentari, costruito su una raffinatissima apocrifia, opera metanarrativa e autoriflessiva, specchio allegorico di una congiuntura storico-politica e culturale di grandi fermenti e contraddizioni, ibrido multigenere subito in parte riscritto dall’autore per la scena teatrale.
Lo stupore
La gioia dello sguardo
di Silvano Petrosino
editore: Interlinea
pagine: 136
Con una nuova riflessione su stupore e consumo al tempo di ChatGPT torna un illuminante e fortunato saggio di Silvano Petrosino che, a 25 anni dalla prima edizione, offre un contributo originale alla comprensione dell’esperienza del vedere e interpreta lo stupore come una forma di risposta a ciò che ci raggiunge e ci cambia nella quotidianità grazie allo «splendore del suo apparire». Un libro fondamentale che ci insegna a «guardare». E ci fa capire che l’uomo è sorpreso da uno stupore che non è un prodotto da consumare e neppure l’esito di una pratica tecnologica. Ecco perché, più il dominio consumistico e tecnologico si estende e impone, più emergono sintomi e necessità di scoprire che «c’è dell’altro».
Diario fotografico di un alpino sul Don
Vita quotidiana durante la campagna di Russia (1942-1943)
di Pasquale Grignaschi
editore: Interlinea
pagine: 160
Gli scatti e le più drammatiche pagine dello straordinario diario fotografico di un alpino sul Don, con un testo di Mario Rigoni Stern. La storia di un ufficiale del IV battaglione Genio della Divisione alpina Cuneense e della sua Zeiss Ikon con dieci rullini e un taccuino: una documentazione fotografica unica nel suo genere sulla disastrosa spedizione dell’ARMIR, dalle tradotte dell’estate 1942 alla catastrofe dell’inverno e alla ritirata conclusasi 80 anni fa nell’estate del 1943. Scrive Rigoni Stern: «Erano tutti sui vent’anni – come diceva una canzone che cantavamo – “E le loro vite / non tornano più”». Servono libri come questo per non dimenticare.
E tutto profuma di gennaio
di Massimo Bettetini
editore: Interlinea
pagine: 68
Una fiaba di pietra; così Massimo Bettetini aveva definito Milano. Una città dove la denotazione, il suo traffico e i suoi tram, dialoga con la connotazione nascosta, le metropolitane respirate nel vivere quotidiano. Torna la metafora in questa nuova prova composta da poesie brevi, alcune brevissime, a dare luce agli angoli dell’anima. Le parole intercettano un disegno al netto di ogni sbavatura e regalano immagini che rimandano a un plus di metafisico. La raccolta sviluppa quell’unità protesa a un significato Altro, arricchita da un’ossatura spirituale sempre presente, quasi trattenuta, perché a indicare la rotta resti solo poesia.
Abbozzi di romanzi: La duchessa di Leyra, L’onorevole Scipioni, L’uomo di lusso
di Giovanni Verga
editore: Interlinea
pagine: LXXXVIII + 104
Per Verga il completamento del ciclo dei Vinti fu un impegno quasi ventennale alla ricerca di nuovi strumenti narrativi in grado di rappresentare la dissociazione interiore e il vuoto morale dei ceti dominanti della società borghese. Gli Abbozzi di romanzi raccolgono tutti i documenti superstiti di quel progetto incompiuto che divenne un caso letterario tra fine Ottocento e primi del Novecento e che condusse il vecchio Verga a chiudersi infine in un accigliato silenzio.
Viaggio nel mondo della luce
La fenomenologia della luce, la sua conoscenza, i campi di applicazione in dermatologia
di Giorgio Delrosso
editore: Interlinea
pagine: 148
Viaggio nel mondo della luce si presenta come una trattazione sulla fenomenologia della luce e sui suoi vari campi di applicazione, particolarmente in Dermatologia. Vuole essere, da parte dello scrivente, un contributo alla conoscenza della luce attraverso un approccio il più possibile immediato, con specifiche puntualizzazioni grazie anche agli approfondimenti, che possono essere liberamente consultati dal lettore. Il desiderio di chi scrive è quello di avvicinare ai vari aspetti che accompagnano il mondo della luce, non solo dal punto di vista fisico, chimico, biologico, ma anche attraverso una breve analisi storica e soprattutto delle possibilità che la luce prevede in ambito terapeutico. Tutto questo deriva dalle esperienze personali effettuate, non disgiunte anche dal campo della medicina alternativa, ovvero la Fototerapia associata all’Auricoloterapia e alla Fototerapia associata alla Musicoterapia.
Il papato di Vittore III
Politica ed ecclesiologia
di Enrico Veneziani
editore: Interlinea
pagine: 112
L’appellativo di «papa di transizione» sembrerebbe a prima vista appropriato per descrivere il breve pontificato di Vittore III. Si potrebbe quasi dire che l’attenzione che Vittore III ha ricevuto sia stata direttamente proporzionale alla brevità del suo pontificato. Ma chi fu Vittore III? È possibile parlare di età vittoriana? Quale fu la sua importanza per lo sviluppo e la costruzione del papato del pieno medioevo? Queste sono alcune delle domande che ci guidano in questo libro, nato proprio attorno all’idea di esaminare alcuni aspetti del pontificato vittoriano che ebbero ripercussioni sui successivi sviluppi delle riforme. La scelta di Vittore quale pontefice imprimerà un imprevedibile e imprevisto indirizzo alle riforme, proseguito anche dai suoi successori, che ovviamente lo adatteranno alle loro sensibilità e al contesto in cui si troveranno a operare.