Poepica è un viaggio tra lirica ed epica, dove versi e prose si alternano in venti brevi capitoli punteggiati da aforismi affilati. Sergio Pozzi intreccia ironia, riflessione e immagini potenti in una scrittura densa, volutamente ermetica, che invita il lettore a diventare parte attiva del testo. Come afferma l’autore: «ritengo che chi scrive non dovrebbe mai dire tutto, al fine di consentire un apporto personale al lettore, possibile parte attiva di un libro».
Quando ha esordito come scrittore con la trilogia costituita da Due odi e un amore (2019), Tre stagioni e un contagio (2020) e Quattro fedi e una vera (2021), per neutralizzare un’imbarazzante omonimia Sergio Pozzi (classe 1953) ha fatto seguire al suo nome l’epiteto “marinaio del vento”, che ha letto a Valparaíso nella casa di Neruda (il quale ha però “rubato” l’espressione a García Lorca). Sempre tornando alla dimora di Ternate e al buen retiro della natìa Mornago (entrambi in provincia di Varese), Pozzi gira infatti per il mondo per fare l’accompagnatore turistico, o forse meglio fa l’accompagnatore turistico per girare per il mondo, e nei suoi libri riversa, sotto il velo di una disincantata ironia, la sua esperienza di esso e la sua visione dell’esistenza.