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Tutti i prodotti: Interlinea

Le molte vite di Umberto Eco

Atti del convegno nazionale San Salvatore Monferrato 12-13 ottobre 2023

a cura di Giovanna Ioli

editore: Interlinea

pagine: 120

«Leggere ci permette di sperimentare l’immortalità delle idee e delle storie, offrendoci un rifugio dal finito e permettendoci di vivere letteralmente mille vite»: Umberto Eco è un autore che si è espresso in un ventaglio di libri che hanno stupito il mondo, con uno stile che sapeva combinare l’alta erudizione con un affascinante miscuglio di filosofia, analisi del linguaggio, semiotica e senso dell’umorismo. A raccontare e interpretare la sua opera è un coro di voci amiche che si riuniscono per ricordare l’uomo e lo scrittore, convinte che avesse ragione quando scrisse che i libri allungano la vita. Lui ne ha vissute moltissime, «una piccola anticipazione di immortalità». Testi di Franco Castelli, Roberto Cicala, Paolo Desogus, Gian Luigi Ferraris, Elio Gioanola, Roberto Grenna, Silvia Martinotti, Cristina Nesi, Fabio Prevignano, Maria Rita Rossa, Stefania Sini, Alberto Sinigaglia, Brunello Vescovi, Barbara Viscardi

Presepi italiani artistici e popolari

a cura di Luciano Zeppegno

editore: Interlinea

pagine: 96

In questo panorama del presepio italiano, dalle origini a oggi, si è data la precedenza alle opere di carattere popolare; agli autentici presepi, quindi, quelli a figure generalmente mobili, che si allestiscono nell’occasione delle feste natalizie; e anche a quelli ormai stabili, per consuetudine o per documentazione, raccolti in chiese o musei. Ma si sono volute presentare anche varie opere d’arte che riuniscono in sé tutte le tipiche caratteristiche del presepio italiano: sculture, bassorilievi, terrecotte, stucchi: tutte opere che, salvo il ben maggiore pregio artistico, si possono paragonare per molti caratteri ai presepi popolari e che spesso ne hanno, anzi, influenzato e condizionato lo sviluppo e le forme.Con fotografie a colori

Tecnologie di Natale

Storie di innovazione e tradizione

di Massimiano Bucchi

editore: Interlinea

pagine: 88

Cinque storie di tecnologia a Natale tra robot, macchine dei suoni e nuovi modi di comunicare. Giorni di festa segnati da intuizioni e novità che hanno lasciato un segno profondo e cambiato le nostre abitudini: dalla macchina da scrivere, ammirata e odiata da Mark Twain, al fonografo di Edison, che tra le numerose possibili funzioni poteva avere, secondo l’inventore, anche quella di «libro fonografico» e «vi dirà l’ora del giorno, vi chiamerà a pranzo, manderà a casa il vostro innamorato alle 10». Un libro ricco di curiosità e spunti, nonché invenzioni bizzarre ma ufficialmente depositate, come il rilevatore di Babbo Natale o il metro per misurare se i bambini sono buoni o cattivi.

Tra est e ovest

di Volker Braun

editore: Interlinea

pagine: 132

Tra i poeti alle origini della riunificazione della Germania Est e Ovest c’è senz’altro Volker Braun. Il dubbio, la riflessione critica e la volontà e necessità di intervenire sul reale attraverso la scrittura sono il punto focale della sua produzione letteraria: «Si tratta di creare un mondo non come lo vuole il potere, nemmeno come lo vogliamo noi, bensì un mondo che accolga tanti mondi quanti sono necessari perché ogni uomo e ogni donna possano vivere il loro concetto di dignità». I versi di Braun sono «protési in avanti», secondo la critica, e mirano, ancora oggi, al raggiungimento di questo obiettivo.Con testo originale a fronte.

Di parlarti non ho coraggio

Poesie inedite per Roberto Volponi

di Alda Merini

editore: Interlinea

pagine: 64

«Io di parlarti non ho coraggio, / né nominarti come solo amore»: un inedito sorprendente che la poetessa dei Navigli ha composto su una macchina per scrivere dai tasti e nastro rovinati per ricordare l’amico Roberto Volponi, il figlio dello scrittore Paolo morto giovane in un incidente aereo. Sono testi che parlano di amore e morte, amicizia e dolore, con le illuminazioni di Alda Merini tanto amate dai suoi lettori. Come ricorda Ambrogio Borsani, amico di entrambi, frequentati al bar milanese Chimera con Tondelli, Busi, Consolo, Raboni e molti altri, è la testimonianza di una stagione unica da cui sono nate queste poesie che meritano di trovare «un posto nella vasta e variegata geografia poetica della Merini: la storia di un’amicizia insolita vissuta in un luogo rifugio di poeti e sognatori». Scrive lei: «Eri sì puro come una medaglia, / ed io medaglia che mi sono sfatta / brillo appena di luce sul tuo cuore».

La costanza del risultato, l’ardimento dell’interpretazione.

Padre Giovanni Pozzi nel centenario della nascita, atti del convegno internazionale di studi (Lugano, 26-27 maggio 2023)

a cura di Pietro Montorfani, Uberto Motta, Stefano Prandi, Aurelio Sargenti

editore: Interlinea

pagine: 240

Giovanni Pozzi è stato uno dei maggiori italianisti del secondo Novecento, impegnato sul doppio fronte della critica letteraria e della filologia. Autore di numerosi studi – da La rosa in mano al professore (1974) ad Alternatim (1996) – e di importanti edizioni critiche e commentate (l’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, le Castigationes Plinianae di Ermolao Barbaro e l’Adone di Giovanni Battista Marino), ha contribuito fortemente al rinnovamento di vari ambiti di ricerca: dallo studio delle forme retorico-stilistiche della tradizione a quello della topica letteraria; dalla storia della mistica e della religiosità popolare ai problemi legati al rapporto tra parola e immagine, a cui sono dedicati i volumi La parola dipinta (1981), Poesia per gioco (1984) e Sull’orlo del visibile parlare (1993). Nato a Locarno nel 1923 e ordinato sacerdote nell’Ordine dei Frati Cappuccini nel 1947, all’Università di Friburgo ebbe come maestri Gianfranco Contini e Giuseppe Billanovich (e extra muros Carlo Dionisotti). Si addottorò nel 1952 e, dopo la libera docenza conseguita nella stessa università, ne divenne professore ordinario di Letteratura italiana per quasi un trentennio (1960-88). Dalle aule universitarie trasferì infine il suo magistero in quelle del Convento dei Cappuccini di Lugano, dove visse in continua operosità fino alla morte, avvenuta il 20 luglio 2002. Il volume raccoglie i contributi del convegno internazionale (Lugano, 26-27 maggio 2023) organizzato da Associazione Biblioteca Salita dei Frati, Istituto di Studi italiani dell’Università della Svizzera italiana (USI) e Dipartimento di italiano dell’Università di Friburgo, nel centenario della nascita.

L'ultimo orizzonte

Questioni etiche di fine vita

di Giannino Piana

editore: Interlinea

pagine: 144

Una guida-manifesto per capire e valutare le questioni scottanti di eutanasia attiva e passiva, suicidio assistito, accanimento terapeutico (distanasia), cure palliative, testamento biologico, consenso informato, alleanza terapeutica medico-paziente: un universo che ormai non esclude nessuno.Sollecitato dalla cronaca che riprende i casi di dj Fabo, Eluana Englaro e Piergiorgio Welby tra eutanasia e suicidio assistito, questo libro intende offrire una riflessione sulle questioni connesse al fine vita, che sono sempre state oggetto in tutte le culture di particolare considerazione. Il percorso proposto, mettendo a fuoco i temi più scottanti e proponendo soluzioni etiche adeguate e praticabili,vuole delineare un nuovo progetto umanistico, che non rifiuti le opportunità offerte dallo sviluppo scientifico-tecnologico, ma si apra nello stesso tempo a un orizzonte di valori più ampio, che garantiscano una vera promozione umana, personale e collettiva, capace di integrare in sé anche un elemento drammatico come quello della morte.  

10 oggetti per 100 anni

L’Università degli Studi di Milano raccontata da dieci oggetti-simbolo

a cura di Angela Bassoli

editore: Interlinea

pagine: 168

Dieci oggetti “narranti” per cento anni di storia passata e futura di una delle più antiche e prestigiose istituzioni culturali lombarde: l’Università degli Studi di Milano. Reperti archeologici e naturalistici, strumenti di misurazione, campioni di laboratorio e modelli dal II secolo d.C. fino ai giorni nostri. A volte preziosi, a volte curiosi, spesso unici e irripetibili, questi esemplari raccontano in modo inaspettato non solo la storia dell’ateneo ma anche quella di una città, di un territorio e di una società in continuo mutamento. Realizzato dai docenti dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con la Direzione Innovazione e Valorizzazione delle Conoscenze.Presentazione di Thomas Kador.

Trasparenza

Poesia e musica

di Maria Borio

editore: Interlinea

La «trasparenza» del titolo è la sintesi tra ciò che è puro e ciò che è impuro nel mondo. è una sintesi creata dal mondo digitale in cui viviamo, liquido e trasparente: un grande vetro attraverso cui traspaiono, mescolati, il puro e l’impuro, l’uomo con la sua natura da una parte e la tecnologia senza ruoli dall’altra. E se nella dimensione digitale tutto è interscambiabile, resta la scrittura a trovare le differenze tra noi e il mondo. Edizione con link alle canzoni di Elio Cagnizi tratte dalle poesie. Con note di Alessandro Carrera, Benedetta Saglietti e Stefano Bechini e link ai brani musicali di Elio Cagnizi tratti dalle poesie.

Paròla, amisa mia

di Giovanni Tesio

editore: Interlinea

pagine: 160

«Solidi come patate, come pietre, senza coscienza, parola e verso durano, se gli dai spazio» ha scritto Sylvia Plath. Allo stesso modo in questo libro la «paròla» è, fin dal titolo, «amica»: per Giovanni Tesio l'importante è che la parola - la sua fragilità, la sua insufficienza - resti attaccato il più possibile alla cosa, la morda, la scavi, la riveli. Sulle orme di poeti come Franco Loi l'autore declina luoghi, sguardi e tempo dentro sonetti in piemontese, che è come «stringere e inchiodare / suoni che fanno una musica di nocciole / battendo tutte insieme su un foglio di carta».

In quota e altre ascese

di Paola Loreto

editore: Interlinea

pagine: 144

Un piccolo classico di poesie “sulla” montagna in edizione ampliata. L’esperienza integrale dell’ascendere trova espressione nella scrittura di una poetessa che sale in vetta meditando sul movimento di elevazione che è al tempo stesso fisico e spirituale. «Siamo in montagna, come suggerisce il titolo, tra le nevi, le vallate, le rocce, i giorni “ebbri di luce”. Paola cammina, si arrampica, parla con i fiori e con le piante, con gli aceri prediletti e con gli anemoni, in un colloquio ininterrotto ai confini del panteismo» (Milo De Angelis). Come ha scritto Enrico Camanni, «si fa presto a dire montagna, e a scrivere di vette cieli e nevi incantate, ma per passare dalla retorica alla poesia serve verità, ed è un mestiere difficile. La salita verso la cima è fatta di luci e ombre, felicità e ansia, incanto e delusione. Proprio come la vita vera, e i suoi misteri».Con un testo di Milo de Angelis

Pasolini e i giovani

di Roberto Carnero

editore: Interlinea

pagine: 136

I giovani sono una presenza centrale nell’opera di Pier Paolo Pasolini (1922-1975) – come personaggi, come oggetto di analisi sociale, come interlocutori – e la tensione pedagogica, tipica del lavoro pasoliniano, si indirizza molto spesso verso di loro. Del resto ai suoi occhi i giovani incarnavano in maniera emblematica le trasformazioni in atto nella società italiana e ne offrivano un’immagine per così dire tridimensionale: con i loro gesti, i loro comportamenti, i loro corpi, prima ancora che con le parole. Questo saggio di Roberto Carnero indaga tale tematica nell’opera dell’ultimo Pasolini, di cui evidenzia tutta l’attualità e la capacità di parlare, oggi, alle nuove generazioni, senza evitare di interrogarsi sullo “scandalo” provocato dalla sua vita e dalla sua morte.

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