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Sul confine dei carteggi di carta. Lettere letterate 1931-1996
Autografo 68
rivista: Autografo
pagine: 248
Alla fine del Novecento la rivoluzione digitale ha profondamente cambiato il modo di comunicare, dando vita a una neo-epistolarità tecnologica che si riflette ormai anche in romanzi e racconti. Questo numero di “Autografo” intende dare testimonianza di quelle «lettere letterate» che si configurano ancora come «carteggi di carta» intonati a una modalità di confronto argomentata e riflessiva, linguisticamente e intellettualmente ricca. Ai carteggi inediti di poeti, scrittori, critici (Montale-Croce, Raimondi-Sereni, Erba-Sereni, Dionisotti-Venturi, Barolini-Bassani, Giuliani-Pleynet-Risset, Momigliano-Romano, Pomilio-Zanzotto, Calvino-Celati), si affiancano l’analisi stilistica di un campione esemplare come le lettere familiari di Manganelli e una rassegna di strumenti e studi in corso sul tema degli epistolari. Chiude il volume una ricca serie di recensioni su recenti edizioni di carteggi.
Marco Filo. Il pres
Storia di 20 anni di presidenza del Basket Club Novara
a cura di Flavio Bosetti
editore: Interlinea
pagine: 112
«Mi chiamo Marco, ma tutti mi hanno sempre chiamato per cognome, “Filo”, oppure “Pres”. Sono nato a Novara il 5 settembre 1968 e vivo da sempre in questa città. Amo lo sport a 360 gradi, ma il mio cuore e la mia passione sono sempre stati legati al basket» così si presenta Marco Filo, per vent’anni presidente del Basket Club Novara, che narra in queste pagine i suoi ricordi, le sue amicizie e le sue traversie legate a questo fantastico sport. Un libro che racconta un pezzo della storia sportiva di Novara e che ha un fine benefico, devolvendo i ricavi all’associazione Anffas Onlus di Novara. «Il mondo sportivo è tenuto in vita dalle grandi passioni e lui, nel mondo novarese, ne è stato un eccellente rappresentante» (Rosalba Fecchio, delegato Coni Novara, e Ivan de Grandis, assessore allo sport del Comune di Novara).
Raccontare la guerra
I libri per bambini e ragazzi che bisogna conoscere
di Walter Fochesato
editore: Interlinea
pagine: 312
«La presa di coscienza del “non senso” della guerra credo che passi attraverso l'esame delle guerre stesse e non in una debole e sovente noiosa perorazione attorno alla pace» scrive Walter Fochesato in questo saggio aggiornato che offre un'ampia ricostruzione di come il tema della guerra sia entrato nei libri per bambini e ragazzi. Da Cuore a Il piccolo alpino, passando per la Grande Guerra, le tragiche guerre del fascismo e l'Olocausto, fino a giungere ai conflitti dei nostri giorni, con l’apporto di autori come Robert Westall, Uri Orlev, Tomi Ungerer, Roberto Innocenti e Lia Levi. Dopo un tempo in cui la letteratura è stata viziata da pesanti condizionamenti pedagogico- moralistici, negli ultimi decenni si è cercato di raccontare la guerra e i suoi orrori attraverso gli occhi dei ragazzi stessi, affidandosi al primato della narrazione. Con un testo finale di Enrico Macchiavello dedicato al graphic novel.
1992. L’anno che cambiò l’Italia
Da mani pulite alle stragi di mafia
di Enzo Ciconte
editore: Interlinea
pagine: 160
Per capire dove nascono le stragi di Matteo Messina Denaro e l’omertà che l’ha tenuto nascosto bisogna andare al “1992, l’anno che cambiò l’Italia”. Infatti… trent’anni fa una serie di eventi cambiò l’Italia. Si va dalle stragi di mafia di Falcone e Borsellino all’esplosione di Mani pulite, con l’elezione di Scalfaro a presidente in un momento drammatico della Repubblica. Uno storico rivela gli intrecci inquietanti del 1992 con una serie di domande ancora attuali come questa: perché era necessario eliminare chi avrebbe potuto far luce su un rapporto dedicato a mafia e appalti contenente nomi di imprenditori del Nord? Il 1992 è un anno di fratture e di cesure che chiude un’epoca e ne apre un’altra, in cui «c’è tutto un ribollire di episodi che si concentrano in quell’anno» come scrive Enzo Ciconte, tra i massimi storici delle mafie, ricostruendo i retroscena di un momento in cui «la guerra fredda è terminata ma i morti non riposano in pace».
Elegia del verme solitario e altre poesie scapigliate
di Ernesto Ragazzoni
editore: Interlinea
pagine: 144
Una nuova antologia, con inediti, di un poeta scapigliato e improvvisatore (nato sul lago d’Orta nel 1870 e spentosi a Torino nel 1920 dopo una carriera come giornalista e inviato per “La Stampa” nella Parigi della Belle époque), dimenticato per molto tempo e riscoperto negli ultimi decenni. La sua Elegia del verme solitario fu un cavallo di battaglia di Vittorio Gassman. Questa silloge attesa da molti, a cura di Cesare Bermani, raccoglie testimonianze rare, mettendo in evidenza come Ragazzoni sia stato un anarchico anticolonialista e antimilitarista con la passione per Edgar Allan Poe, di cui sono pubblicate alcune traduzioni. «Ragazzoni non fu un uomo celebre qualunque. Straordinario dissipatore di se stesso e del suo talento, fu il poeta dei buchi nella sabbia e delle pagine “invisibilissime”, cioè non scritte» (Sebastiano Vassalli).
Il cattolicesimo liberale di Achille Marazza
rivista: Novarien.
pagine: 200
RELAZIONI INTRODUTTIVEDomande per l’oggi (Mario Enrico Delpini) Una figura limpida (Gianfranco Astori) La memoria culturale (Giovanni A. Cerutti)
RELAZIONIIL CATTOLICESIMO LIBERALE LOMBARDONovara, Milano e la Lombardia. Legami storici e influenze culturali tra Ottocento e Novecento (Giancarlo Andenna)Il cristianesimo impraticabile di Alessandro Manzoni. Riletture (Angelo Stella) Lineamenti del cattolicesimo liberale lombardo (Alfredo Canavero)
TESTI E DOCUMENTI SU ACHILLE MARAZZAAchille Marazza dal Partito popolare alla Democrazia cristiana (Giovanni A. Cerutti) La lezione civile di Achille Marazza Lo spazio della democrazia. La riflessione di Achille Marazza negli anni della crisi dello stato italianoUn’amicizia antica. Il carteggio tra Alcide De Gasperi e Achille Marazza nelle carte dell’Archivio MarazzaAchille Marazza. Album fotografico (a cura di Barbara Gattone)
COMUNICAZIONI EXTRA CONVEGNOAttorno a Melchiorre figlio di Giovanni D’Enrico. Documenti e firme (Guido Gentile)
Picasso e Guernica
Genesi di un capolavoro. Contro tutte le guerre
a cura di Michele Tavola
editore: Interlinea
pagine: 112
Una doppia ricorrenza porta Picasso al MAN.
Settant’anni fa – era il 1953 – la storica esposizione di Milano vide la monumentale tela di Guernica tornare dall’America per essere esposta nella sala bombardata delle Cariatidi di Palazzo Reale; un luogo ferito dalla guerra che, per la sua natura sventrata e offesa, convinse il maestro a richiamarla in Europa e a farne un manifesto d’accusa contro ogni conflitto e violenza subita. Fu l’unica volta che l’Italia poté celebrarne la presenza, prima che il capolavoro s’imbarcasse per un tour in giro per il mondo e riapprodasse poi definitivamente a Madrid, dove ancora oggi è custodita nelle sale algide del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía.
La seconda ricorrenza aderisce, invece, alla storia stessa del MAN che nel 2003, agli albori della sua vita, ospitò il ciclo completo della Suite Vollard, celeberrima serie di incisioni che Picasso realizzò negli anni trenta e stampata poi dal suo mercante Ambroise Vollard e che, fra soggetti classici, modelle, muse, grazie, baccanti e saltimbanchi, contempla – non a caso – figure di minotauri e cavalli, legati in sottotraccia ai coevi e struggenti motivi di Guernica.
Due ragioni importanti animano un progetto inedito che, questa volta, intreccia la genesi del dipinto alla presenza di Dora Maar, l’amante più famosa del temibile Pablo, la «mujer que llora», la «donna che piange», sedotta e tradita, e che dietro l’obiettivo registrò, per settimane ininterrotte di lavoro e passione, la creazione del gigante bianco e nero; tassello su tassello, urla su urla. Di questo serrato reportage, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía ha concesso al MAN di esporre alcuni scatti che restituiscono la nascita dell’opera e il corpo a corpo del maestro con la sua pittura spigolosa.
Oltre alle incisioni scelte dal curatore Michele Tavola per cucire nessi filologici fra Guernica e i suoi antecedenti grafici, i progetti e le idee larvali, spicca in questo catalogo la prima bibliografia specifica e completa, dedicata unicamente al capolavoro e agli studi critici che negli anni lo hanno analizzato. Le pagine che seguono sono altresì ricche di contenuti. Gioxe De Micheli, figlio del grande storico dell’arte Mario De Micheli, ricorda l’impegno del padre che seguì in prima persona l’allestimento del 1953 a Milano. Victoria Combalía, curatrice e storica dell’arte, è stata per vent’anni indagatrice del “caso Dora”, l’unica persona che ne abbia raccolto direttamente i segreti e le memorie. E ancora, Jean-Louis Andral, direttore del Musée Picasso di Antibes, accosta la vicenda di Guernica a quella di un altro dipinto epocale: La Guerre et la Paix.
Ma la mostra al MAN si è rivelata anche l’occasione preziosa per coinvolgere il territorio in un omaggio a Picasso che ha assunto dimensioni monumentali. Le tessitrici dello Studio Pratha hanno realizzato un progetto tessile che, in scala 1:1, affonda nei dettagli di Guernica affidando ai colori naturali della lana e alla tenace operosità dei telai gesti e attitudini potenti delle teste dipinte e restituite in arazzo. Un omaggio femminile, tradizionale, caparbio e insieme toccante, sigla un’alleanza di spirito e militanza fra le mani delle donne sarde e quelle di un capolavoro che abbassa commosso le palpebre alle vittime di tutte le guerre.
Chiara Gatti
Direttore MAN
Lo scrittoio del verista
di Francesco Branciforti
editore: Interlinea
pagine: 140
Nel 1987, come indirizzo e viatico dell’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga, Francesco Branciforti offriva un approfondimento dettagliato della produzione narrativa dello scrittore attraverso l’analisi filologica e lo studio diretto dei manoscritti autografi custoditi nel Fondo Verga della Biblioteca Regionale Universitaria di Catania. Prendendo in esame il rapporto con gli editori, l’obiettivo era quello di seguire gli sviluppi del percorso creativo dagli esordi fino alla maturità intellettuale. Oggi che l’Edizione Nazionale sta per concludersi si ripropone in veste editoriale rinnovata quel lavoro, tuttora fondamentale per la filologia verghiana, in quanto rende esemplarmente conto del percorso di elaborazione e revisione delle opere dello scrittore siciliano, dai racconti meno noti ai romanzi che, ancora oggi, vengono considerati capolavori della letteratura italiana, passando per le novelle e le pubblicazioni periodiche fino ad arrivare alle opere teatrali: si delinea, in tal modo, il profilo privato – di curatore e di catalogatore minuzioso – di uno dei più grandi scrittori dell’Ottocento, nonché padre del verismo italiano.
Dada e il mistero dei Topi di Teatro
di Marco Scardigli
editore: Interlinea
pagine: 272
«Il binocolo serve molto per vedere che cosa succede fra il pubblico e poco per quello che avviene sul palcoscenico» ed è proprio tra le quinte di un teatro che proseguono le avventure in giallo di Marco Scardigli, che con Évelyne è stato finalista al Bancarella. Siamo ancora nella Belle Époque di provincia quando si apre la stagione lirica, con il pubblico elegante ed entusiasta che assiste alla Carmen di Bizet. Dietro alla facciata di divertimento e moda, però, qualcuno ne approfitta per fare fotografie osé a ragazze di buona famiglia. Il commissario Marchini, aiutato dall’immancabile Tina, dovrà fare i salti mortali per evitare uno scandalo che rovini la vita alle giovani. E in questa avventura troverà un’alleata nella deliziosa e intelligentissima Dada, una ragazza molto moderna per i tempi e decisamente anticonvenzionale, con «una testa assolutamente fuori dal comune».
Umanesimo per l’era digitale
Antropologia, etica, spiritualità
di Giannino Piana
editore: Interlinea
pagine: 120
Uno dei più autorevoli teologi morali italiani spiega i radicali mutamenti indotti dagli sviluppi della scienza e della tecnica che hanno trasformato e trasformano l’esistenza umana in tutte le sue espressioni, incidendo sulle coscienze e rendendo problematica la stessa identità personale. La rapidità di tali mutamenti, tra globalizzazione ed era digitale, provoca uno stato di disagio esistenziale che esige, per essere adeguatamente affrontato, un approccio equilibrato che evidenzi potenzialità e limiti, senza incorrere in sterili tentazioni di superficiale ottimismo o di pregiudiziale rifiuto. Una guida per migliorare con consapevolezza la qualità della vita anche interiore.
Dell'infinito amore
di Gian Luca Favetto
editore: Interlinea
pagine: 80
«Fuori di noi, amata, non esistono amori» scrive Gian Luca Favetto in questo reportage tra le parole dell’amore erotico e sentimentale, come stato d’animo e azione fisica che si innescano l’una con l’altra e diventano un unico canto, un unico discorso sulla vita. Così nel libro «di tutto l’infinito amore / che ha corso i corpi i brividi gli umori / qui resta l’eco».
Le cento più belle poesie d’amore italiane
Da Dante a De André
a cura di Guido Davico Bonino
editore: Interlinea
pagine: 184
«e tu che con gli occhi di un altro colore / mi dici le stesse parole d’amore» canta De André in Amore che vieni amore che vai, inserita da Guido Davico Bonino in questa raccolta d’autore sul sentimento più intenso dell’uomo. dalla donna stilnovista di Dante che «tanto gentile e tanto onesta pare» al «pianger d’amore» di foscoliana memoria, le cento più belle poesie d’amore qui raccolte dalla tradizione italiana cullano «le dolcezze amorose» e danno voce anche al momento dell’addio, come confessa Alda Merini dopo che «tu mi hai tutta predata vorticoso / come un vento selvaggio». Ma resta sempre l’illusione che «amore che fuggi da me tornerai». con illustrazioni d’arte a colori.