Il 2021 sarà l’anno di Emanuele Luzzati
sulle orme dei re magi
Il 2021 muove i primi passi nei primi giorni dell’anno dando la mano a un artista nato un secolo fa, che ha attraversato il Novecento tenendo compagnia, con i suoi colori e con la sua fantasia, a grandi e bambini.
È Emanuele Luzzati, Lele per tutti, che ci aiuta in questo nuovo anno portandoci sulle orme dei re magi e immaginando che, oltre a oro, incesso e mirra nelle loro ampolle e nei loro contenitori preziosi come doni per il nuovo nato, uno dei tre re dell’Oriente porti a noi un vaccino, il dono più atteso in questo anno che vuole scacciare il Covid.
Intendo dire che sono un messaggio e una storia che valgono per tutti e tutti possiamo farla propria. Anche grazie alle immagini di Luzzati, in una mostra virtuale commentata, tratte dalle tavole originali disegnate per Interlinea a comporre l’opera La stella dei re magi. Una storia illustrata con i testi della tradizione pubblicata nella collana “Nativitas”.
Ricordo gli incontri con l’artista e scenografo nella sua casa, ricca di carte, ceramiche e colori, alla spianata Castelletto a Genova, arrivando con l’ascensore che mostrava una vista larghissima sulla città. Appena salito, dopo un saluto agli amici della redazione di “Andersen”, con Gualtiero e Barbara Schiaffino, con pochi passi ero a casa sua. Là abbiamo progettato le nuove edizioni della Tarantella di Pulcinella, cui teneva moltissimo, di Alì Babà e i 40 ladroni, delle Filastrane con Anna Lavatelli («ma saprò disegnare bene le rane?» aveva detto la prima volta…). Altri progetti sono rimasti sulla carta o nei ricordi ma La stella dei re magi si realizzò nel 2003. A Lele piaceva tanto la piccola collana di Natale di Interlinea: apprezzava la carta, la scelta dei testi, il formato che stava in tasca, il colore grigio che gli ricordava la prima “Bur” del suo dopoguerra.
Ma non sentiva tanto la natività in sé, anche per le sue radici ebraiche. E anche per il suo interesse verso l’Oriente prediligeva, accanto ai pastori, i re magi.Lele Luzzati ha girato il mondo ma Genova è il punto di partenza e di arrivo della sua esistenza (3 giugno 1921-26 gennaio 2007): noto soprattutto come scenografo e illustratore, è stato maestro in ogni campo dell'arte applicata e candidato al premio Oscar per due film di animazione La gazza ladra nel 1964 e Pulcinella nel 1973.
All’inizio del libro La stella dei re magi scriverà una nota, in cui confessa: «Ho rappresentato molte volte i re magi, anche su ceramica o nel grande presepe di Torino o semplicemente in biglietti d’auguri, affascinato dalla loro storia pur non essendo di religione cristiana. E forse proprio per questo mi hanno attirato, trovandomi più libero da altri stimoli all’interno dell’evento della natività. Ora, dopo un’intera vita di simpatia verso di loro, mi è sembrato bello dedicargli le tavole di questo libro, che ne ricostruisce l’avventura, ispirandomi ai diversi testi, spesso poco conosciuti e curiosi».
E lui è stato curioso tutta la vita portando una lezione di arte e fantasia nella letteratura per l’infanzia ma anche nell’editoria in generale oltre che in teatro e nel film d’animazione.
È significativo, in questo anno dantesco che si apre, che Luzzati scelse come citazione per aprire il libro sui re magi due versi di Dante, dal XV canto dell’Inferno: «Se tu segui tua stella, / non puoi fallire a glorïoso porto». Che sia così anche per tutti noi.
Roberto Cicala
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