Francesca Rigotti è nata a Milano, vive tra la Germania e l’Italia e insegna nell’università della Svizzera italiana di Lugano, dopo essere stata docente a Gèttingen, a Princeton e a Zurigo. La sua ricerca è caratterizzata dalla decifrazione e dall’interpretazione delle procedure metaforiche e simboliche sedimentate nel pensiero filosofico, nel ragionamento politico e nell’esperienza della vita quotidiana. Le sue pubblicazioni, tradotte in dodici lingue, seguono quindi prevalentemente i due binari citati: da una parte,
L’umana perfezione, Bibliopolis, Napoli, 1980;
Metafore della politica (il Mulino, Bologna 1988),
Il potere e le sue metafore (Feltrinelli, Milano 1992),
La verità retorica. Etica, conoscenza, persuasione (Feltrinelli, Milano 1995),
L’onore degli onesti (Feltrinelli, Milano 1998),
Onestà (Cortina, Milano, 2014); dall’altra:
La filosofia in cucina (il Mulino, Bologna 1999),
Il filo del pensiero (il Mulino, Bologna 2002),
Nuova filosofia delle piccole cose (Interlinea, prima edizione Novara 2004),
Il pensiero pendolare (il Mulino, Bologna 2006),
Il pensiero delle cose (Apogeo, Milano 2007),
Gola. La passione dell’ingordigia (il Mulino, Bologna 2008),
Le piccole cose di Natale (Interlinea, Novara 2008),
Partorire con il corpo e con la mente (Bollati Boringhieri, Torino 2010),
Asini e filosofi (con Giuseppe Pulina, Interlinea, Novara 2010);
Senza figli (con Duccio Demetrio, Cortina, Milano 2012). Con Interlinea ha pubblicato anche il
Manifesto del cibo liscio.