La scuola dei Babbi Natale

titolo | La scuola dei Babbi Natale |
autore | Guido Sgardoli |
illustratore | Cinzia Ghigliano |
Argomenti |
Letteratura per l'infanzia Narrativa italiana per bambini e ragazzi Letteratura per l'infanzia Età di lettura 8-11 anni |
Collana | Le rane piccole, 26 |
marchio | Le rane |
Editore | Interlinea |
Formato |
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Pagine | 32 |
Pubblicazione | 2013 |
ISBN | 9788866991052 |
Premio "Storia di Natale" 2013
Biografia dell'autore
Guido Sgardoli

Guido Sgardoli vive e lavora a Treviso. Dopo l’esordio con Salani nel 2004, molti suoi titoli di narrativa per ragazzi hanno avuto traduzioni all’estero. Aderisce a Writers With Children, movimento a favore del riconoscimento del diritto di cittadinanza per le bambine e i bambini stranieri nati in Italia, e a ICWA, la prima Associazione Scrittori Italiani per l’Infanzia. White Ravens 2007 con il libro Il grande libro degli Sgnuk (Giunti) e premio Andersen 2009, è stato selezionato dalla International Board on Books for Young People Italia (IBBY) come miglior scrittore nella Honour List 2012, con il romanzo The Frozen Boy (Edizioni San Paolo).
Per “Le rane” di Interlinea ha pubblicato La scuola dei Babbi Natale, con le illustrazioni di Cinzia Ghigliano.
Il suo sito è www.guidosgardoli.it.
Un brano del libro
A quel punto si udì una voce. Proveniva da un angolo buio della sala.
«Ci dica un po’, signor Franco» disse la voce. «Perché vorrebbe frequentare la scuola per Babbi Natale?»
«Perché mi annoio» rispose il signor Franco. Cercò di individuare la forma che si celava in quell’ombra ma non ci riuscì.
«Si annoia?»
«Sì. Vede, prima lavoravo alle Poste ed ero occupato tutto il giorno con le lettere, i pacchi, c’era un gran da fare e si può dire che l’ufficio andasse avanti per merito mio…»
«Ha detto lettere?» lo interruppe la direttrice segretaria.
«Sì…»
«Ha detto anche pacchi?»
«Pacchi, pacchi! Perché, che c’è che non va nei pacchi?»
«Oh, niente» disse la donna. «Noi amiamo i pacchi. Soprattutto i pacchi dono». Poi guardò in direzione della misteriosa figura nell’ombra. «Lo ammettiamo?» chiese.
«Ammesso» rispose la voce.
La direttrice segretaria timbrò un foglio di carta e lo consegnò al signor Franco. Sul foglio c’era scritto: «Ammesso».
«Le lezioni iniziano il prossimo lunedì, alle otto di mattina» disse. «Puntualità!»
Il signor Franco mostrò orgoglioso il proprio orologio da taschino: «Sarò puntuale!» rispose.
Non sapeva esattamente perché, ma quel giorno uscì dalla villa fischiettando. Si sentiva felice come non gli capitava da tempo.