Un brano del libro
C’era una volta...
«Un bambino!»
No, c’era una volta un vecchio pescatore che si chiamava Pi...
«Pinocchio!»
No, si chiamava Pilucchio e aveva un naso...
«Lungo lunghissimo!»
No, aveva un naso grosso grossissimo che, quando diceva le bugie...
«Cresceva cresceva!»
No! Basta, adesso: quella è un altra storia!
Allora: il naso non cresceva, bensì si accendeva come una lampadina ed emanava un piacevole calore, un teporino, un calduccio che non vi dico!
Pilucchio così, quando d’inverno faceva freddo e c’era la neve sulle montagne lontane e anche sulla pianura circostante, quando la nebbia ingorgava il bosco di un vapore denso e lattiginoso e gli animaletti se ne stavano rintanati sotto le foglie imputridite o nelle caverne intricate dalle radici, Pilucchio, dunque, se ne andava sul fiume a pescare tranquillo, perché il suo naso lo teneva caldo caldo.
Si rincantucciava nella barchetta, armato di canna da pesca, e sussurrava bugie per i pesci: «Venite, tesorini... voglio raccontarvi una storia che m’è capitata l’altro giorno: vedete questo vermetto? è magico, non finisce mai: più lo si mangia più ce n’è».