Poiché è sempre un viaggio che si intraprende per cercare, un viaggio per conoscere, un viaggio per comprendere, un viaggio per ammirare, è proprio “un itinerario d’arte” che ci accompagna a scoprire “insolite natività” in opere disseminate in tutta la Lombardia a partire dalla basilica di Sant’Ambrogio.
Chiara Gatti, l’autrice di questo “itinerario d’arte”, ci accompagna in questo viaggio narrato quasi come una fiaba, intenso di una partecipazione esperta ma anche estremamente umana, dietro alla quale si percepisce quasi sempre il suo sorriso di ammirazione e di stupore per le opere e soprattutto per i talentuosi artisti spesso sconosciuti, ed il suo sguardo attento e competente e al tempo stesso delicato.
E poiché sarà difficile spostarsi liberamente in questo Natale che sta per venire seguendo questa mappa tracciata da Chiara Gatti, non ci resta che rimandare il viaggio a momenti migliori affidandoci invece a questo prezioso librino di sessantaquattro pagine, ricordando con la poetessa americana Emily Dickinson che “non c’è vascello che come un libro/possa portarci in terre lontane…”, per avventurarci alla scoperta di questi “presepi” d’arte in un percorso lombardo “costellato di invenzioni e particolari sfuggenti”.
C'è qualcosa di misterioso, un personaggio strano, un dettaglio bizzarro, un aneddoto di cui molti ignorano l'esistenza. C'è qualcosa di inaspettato in alcune natività che sfuggono alle regole del classico presepe. In questo libro piccolo ma originale sono trenta i capolavori dell'arte di tutti i secoli che, frutto dell'estro geniale di maestri lombardi, nascondono all'ombra della capanna di Betlemme enigmi e segreti tutti da raccontare. Dal significato della prima immagine di Cristo in fasce, al dramma della levatrice scettica che si bruciò la mano testando la verginità della madonna. Dal sonno dei Re Magi ritratti in lettini colorati come quelli dei bambini, alla tenuta da viaggio di san Giuseppe che si scopre aver lasciato sola Maria nel momento del parto per correre alla ricerca di un'ostetrica. E, ancora, dalle sfilate cortesi nelle adorazioni del Quattrocento, fino alle notti buie, rischiarate da luci improvvise, nel secolo cupo della controriforma. In un viaggio popolato di voci fuori del coro, la storia della natività non avrebbe potuto essere più sorprendente.
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Monica Moioli
5 dic 2020
online, il 03.12.2020 alle ore 18.30, online