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Il sangue non sporca i giusti

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Il sangue non sporca i giusti
titolo Il sangue non sporca i giusti
sottotitolo Mafia e legalità: un mosaico
autore
Argomento Storia Saggistica storica
Collana Passio, 38
marchio Interlinea
Editore Interlinea
Formato
libro Libro
Pagine 112
Pubblicazione 2008
ISBN 9788882126285
 
12,00 6,00
 
risparmi: € 6,00
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Informazioni importanti

Note dei procuratori antimafia Piero Grasso e Lucio Di Pietro, e con un'intervista a monsignor Antonio Riboldi.

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Ecco un mosaico di "tasselli di legalità" posati da coloro che hanno avuto il coraggio di affrontare la mafia, l'omertà e la cultura dell'illegalità. Dai giudici Falcone e Borsellino a Roberto Saviano, autore di Gomorra, da Peppino Impastato al vescovo di Acerra Antonio Riboldi, dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa al giovane Mattia Bergamini. Perché la mafia non è solo un problema del sud ed è necessario, secondo le parole del procuratore antimafia Piero Grasso, che ogni lettore acquisisca "conoscenze sul fenomeno mafioso, per poi operare concretamente nella realtà, informando la propria vita a un'etica che gli consenta di fare la propria parte nella lotta a un sistema criminale che non è imbattibile". Un libro appassionato rivolto anche ai giovani per essere autentici cittadini antimafia, cioè cittadini liberi.
 

Biografia dell'autore

Massimo Savastano

Massimo Savastano
Massimo Savastano (1974) dopo la maturità classica ha conseguito il baccalaureato in Teologia (1999). Dal 1999 al 2004 si è occupato di disagio scolastico degli studenti come docente consulente del Centro informazioni e consulenza (Cic) dell’istituto d’istruzione superiore Mossotti di Novara. È presidente dell’associazione Noi oltre Eboli, impegnata a rilanciare la corrente meridionalista e a promuovere vacanze di solidarietà e interscambio con adolescenti del Mezzogiorno. Ha curato la ripubblicazione della lettera pastorale Per amore del mio popolo non tacerò! (Paoline, Milano 2003) del presidente onorario dell’associazione, il vescovo Antonio Riboldi. Attualmente insegna presso l’Iistituto d’istruzione superiore Ferrini Franzosini di Verbania e ha avviato studi in giurisprudenza all’Università Carlo Bo di Urbino. Con Interlinea ha pubblicato tre titoli sul tema della lotta alla mafia: Il sangue non sporca i giusti (2008); La mafia ha paura di te (2010) e Mafia. Punto e a capo (2013)

Un brano dal libro

Cento passi ci sono da casa nostra alla casa del boss mafioso Tano Badalamenti… Cento passi. Vivi nella stessa strada, prendi il caffè nello stesso bar… alla fine ti sembrano come te! Noi ci dobbiamo ribellare prima che sia troppo tardi, prima di abituarci alle loro facce, prima di non accorgerci più di niente!

Queste parole di Peppino Impastato, ribellatosi al padre mafioso e alla cultura del silenzio del suo paese, ci introducono opportunamente alla drammatica questione italiana dell’associazione di tipo mafioso. Parole che Peppino ha urlato in faccia a suo fratello e, di rimbalzo, ai cittadini di Cinisi, per svegliarli dal sonno dell’omertà che li intorpidiva e li induceva a far finta di non vedere e di non sentire. Un sonno che li costringeva a non parlare, incatenandoli ai margini dell’impero della mafia, da molti, da troppi accettato come un mondo normale. In quegli stessi anni, nel 1972, un grido simile veniva lanciato alle coscienze degli italiani da Leonardo Sciascia, introducendo il suo romanzo Il giorno della civetta.

Notizie che parlano di: Il sangue non sporca i giusti

Un mosaico di “tasselli di legalità” posati da coloro che hanno avuto il coraggio di affrontare la mafia, l’omertà e la cultura dell’illegalità. Nel libro di Massimo Savastano anche gli interventi dei procuratori antimafia Piero Grasso e Lucio Di Pietro.

Anche noi siamo responsabili di quelle malefatte, perché avremmo potuto risplendere come il solo uomo giusto agli occhi di quei malfattori. Se fossimo stati luce, avremmo illuminato il loro cammino

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