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Interlinea: Studi

Saggi, atti e testi per lo studio e per l’università (formato 17×24)


La traduzione del testo poetico

Tra XX e XXI secolo

a cura di Franco Buffoni

editore: Interlinea

pagine: 440

I maggiori autori e studiosi della traduzione letteraria sono raccolti in un libro di riferimento a cura di Franco Buffoni, tra i massimi esperti del settore a livello europeo. Da Bonnefoy e Sanesi a Bacigalupo, Magrelli e Gardini, sono messi in luce i diversi aspetti del tradurre, nell’idea che occorra comprendere e monitorare «il concetto di costante mutamento e trasformazione che è delle lingue e della traduzione, come metafora del nostro esistere».  

La Corona e il Feudo

Diritto, economia e istituzioni nel Regno angioino da una pergamena salentina del 1292

di Antonio Manco

editore: Interlinea

pagine: 128

Il regno angioino nel Mezzogiorno d’Italia rappresenta un’epoca di profondi cambiamenti, in cui la continuità e l’innovazione si intrecciano nel segno di una nuova dinastia. Questo volume esplora la complessità amministrativa e giuridica del Regno, soffermandosi su temi fondamentali come la legislazione feudale, la gestione delle successioni e il ruolo dei sovrani angioini nella costruzione di un nuovo equilibrio tra élite locali e nuove realtà feudali. Attraverso lo studio del caso degli Hugot, nobili provenzali infeudati nel Salento, l’autore ricostruisce un capitolo cruciale della storia del Mezzogiorno medievale, illuminando il delicato processo di integrazione tra le diverse componenti sociali e culturali del Regno. La pergamena del 1292 diventa il punto di partenza per un’indagine che tocca le radici del diritto medievale, il panorama delle istituzioni angioine e le sfide della storiografia moderna. Un’opera che non si limita a raccontare una storia locale, ma la intreccia con il grande mosaico della storia europea, offrendo al lettore un viaggio illuminante tra documenti, contesti e prospettive di ricerca. Premio ricerca “Silvio Biancardi” per la storia medievale 2024

La sabbia sfugge ai numeri

Riflessioni sulla parola e sulla conoscenza

di Andrea Ferri

editore: Interlinea

pagine: 112

«Ho ascoltato autori, scienziati e intellettuali d’ogni tempo su temi promiscui, come la scienza e il pensiero religioso, l’origine della vita e del cosmo, i limiti della conoscenza umana, il linguaggio e i nomi del nostro mondo… Mi basterebbe contribuire ad accendere una luce su espressioni dello spirito umano meno conosciute, in grado di destare, magari, in un raffronto con i molti riferimenti che si troveranno invece famigliari, anche solo un po’ della sorpresa, della fascinazione e della meraviglia che ho avvertito io nell’incontrarle. L’invito è a lasciarsi trasportare dai molteplici risvolti del sapere umano, in uno sforzo di superamento, anche solo amatoriale, delle nozioni a cui ci costringono i doveri professionali e gli interessi a cui siamo stati educati. Con la consapevolezza che nel viaggio inesauribile dentro la conoscenza, e nelle parole per esprimerla, non si trovano risposte definitive (se non sino a quando qualcuno ce ne propone di nuove), ma solo strumenti su misura per onorare e migliorare l’esistenza che ci è dato condividere» (dalla premessa dell’autore).

Le molte vite di Umberto Eco

Atti del convegno nazionale San Salvatore Monferrato 12-13 ottobre 2023

a cura di Giovanna Ioli

editore: Interlinea

pagine: 120

«Leggere ci permette di sperimentare l’immortalità delle idee e delle storie, offrendoci un rifugio dal finito e permettendoci di vivere letteralmente mille vite»: Umberto Eco è un autore che si è espresso in un ventaglio di libri che hanno stupito il mondo, con uno stile che sapeva combinare l’alta erudizione con un affascinante miscuglio di filosofia, analisi del linguaggio, semiotica e senso dell’umorismo. A raccontare e interpretare la sua opera è un coro di voci amiche che si riuniscono per ricordare l’uomo e lo scrittore, convinte che avesse ragione quando scrisse che i libri allungano la vita. Lui ne ha vissute moltissime, «una piccola anticipazione di immortalità». Testi di Franco Castelli, Roberto Cicala, Paolo Desogus, Gian Luigi Ferraris, Elio Gioanola, Roberto Grenna, Silvia Martinotti, Cristina Nesi, Fabio Prevignano, Maria Rita Rossa, Stefania Sini, Alberto Sinigaglia, Brunello Vescovi, Barbara Viscardi

La costanza del risultato, l’ardimento dell’interpretazione.

Padre Giovanni Pozzi nel centenario della nascita, atti del convegno internazionale di studi (Lugano, 26-27 maggio 2023)

a cura di Pietro Montorfani, Uberto Motta, Stefano Prandi, Aurelio Sargenti

editore: Interlinea

pagine: 240

Giovanni Pozzi è stato uno dei maggiori italianisti del secondo Novecento, impegnato sul doppio fronte della critica letteraria e della filologia. Autore di numerosi studi – da La rosa in mano al professore (1974) ad Alternatim (1996) – e di importanti edizioni critiche e commentate (l’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, le Castigationes Plinianae di Ermolao Barbaro e l’Adone di Giovanni Battista Marino), ha contribuito fortemente al rinnovamento di vari ambiti di ricerca: dallo studio delle forme retorico-stilistiche della tradizione a quello della topica letteraria; dalla storia della mistica e della religiosità popolare ai problemi legati al rapporto tra parola e immagine, a cui sono dedicati i volumi La parola dipinta (1981), Poesia per gioco (1984) e Sull’orlo del visibile parlare (1993). Nato a Locarno nel 1923 e ordinato sacerdote nell’Ordine dei Frati Cappuccini nel 1947, all’Università di Friburgo ebbe come maestri Gianfranco Contini e Giuseppe Billanovich (e extra muros Carlo Dionisotti). Si addottorò nel 1952 e, dopo la libera docenza conseguita nella stessa università, ne divenne professore ordinario di Letteratura italiana per quasi un trentennio (1960-88). Dalle aule universitarie trasferì infine il suo magistero in quelle del Convento dei Cappuccini di Lugano, dove visse in continua operosità fino alla morte, avvenuta il 20 luglio 2002. Il volume raccoglie i contributi del convegno internazionale (Lugano, 26-27 maggio 2023) organizzato da Associazione Biblioteca Salita dei Frati, Istituto di Studi italiani dell’Università della Svizzera italiana (USI) e Dipartimento di italiano dell’Università di Friburgo, nel centenario della nascita.

«Da te lontano»

Incursioni critiche nell'immaginario transnazionale di Giuliana Morandini

di Natalie Dupré

editore: Interlinea

pagine: 248

Scrittrice, studiosa e critica teatrale, Giuliana Morandini è stata tra le voci europee più significative del Novecento italiano. A cinque anni dalla sua scomparsa, questo volume collettaneo propone un affascinante viaggio nel suo immaginario transnazionale attraverso una selezione di studi accademici, recensioni e saggi, editi e inediti realizzati per l’occasione. I saggi inclusi sono scritti da autori provenienti da diversi contesti culturali, contribuendo a un approccio che riflette la stessa dimensione transnazionale e multilingue dell’opera dell’autrice. Arricchito dai ricordi di Massimo Cacciari e Renato Barilli, questo omaggio approfondito e ricco di prospettive abbraccia l’intero spettro dell’eredità letteraria e intellettuale dell’autrice, dalle testimonianze dal manicomio femminile alla narrativa che indaga le ragioni dell’identità. Attraverso questa panoramica critica, il volume intende onorare la memoria di Giuliana Morandini, offrendo al lettore un’ulteriore occasione di confronto per esplorare gli intrecci di lingua e cultura presenti nella sua opera.Con due ricordi di Massimo Cacciari e Renato Barilli.

Da Novara all’Italia

Carlo Negroni (1819-1896) nel bicentenario della nascita

a cura di Davide Bruno De Franco, Elisabetta Fiocchi Malaspina, Claudio Rosso

editore: Interlinea

Politico, giornalista, avvocato, dantista, professore universitario, intellettuale poliedrico: in questo libro, nato da un convegno nel bicentenario della nascita a Novara, viene presentata la figura di Carlo Negroni nelle sue numerose sfaccettature. Il volume a più voci ricostruisce la storia del personaggio piemontese: dalla fondazione della Banca Popolare di Novara agli studi su Dante Alighieri, dalla sua dedizione ai meno fortunati all’insegnamento giuridico a Torino, senza tralasciare la sua notevole capacità negli affari. Quest’opera propone uno spaccato della vita in una città di provincia di fine Ottocento e permette di conoscere a fondo un protagonista che ha contribuito a plasmare Novara come oggi la conosciamo, ad esempio attraverso la fondazione dell’Opera Pia Negroni, ancora attiva, e il lascito di molti suoi averi, compresi il suo palazzo e i suoi manoscritti, alla biblioteca civica che oggi porta il suo nome. 

«De arme e de amore e cose diletose»

Saggi sulla letteratura cavalleresca

di Cristina Montagnani

editore: Interlinea

pagine: 168

Questo volume nasce dal desiderio di rendere omaggio a una studiosa che, con grande understatement, ha segnato la via degli studi di italianistica grazie a doti critiche non comuni. Cristina Montagnani si è occupata principalmente di due grandi generi poetici, lirica e tradizione cavalleresca: e qui infatti sono riuniti alcuni suoi saggi sulla poesia cavalleresca, principalmente su Boiardo, del quale ha curato, insieme ad Antonia Tissoni Benvenuti, l’edizione critica dell’Inamoramento de Orlando e delle egloghe volgari. Si delinea un articolato percorso fuori e dentro il poema del conte di Scandiano, che culmina infine con una incursione in altri territori cavallereschi, ovvero quelli fiorentini del Morgante, che intersecano un testo di cui Montagnani è stata curatrice: La Spagna ferrarese. Questo gruppo di contributi tratteggia così un affresco accattivante e variopinto del mondo dei paladini in cui storia, generi letterari, intertestualità e personaggi divengono preziose chiavi di lettura dei poemi in ottave e in particolar modo dell’Inamoramento de Orlando. SOMMARIO DELL’OPERATabula gratulatoriaPresentazione I. Fra mito e magia: le «ambages» dei cavalieri boiardeschiII. «Queste historie di fabulosi sogni son dipincte»: Boiardo, Ariosto e la genealogia degli Este III. L’incantesimo del sequel: fra Boiardo e AriostoIV. «Ogni cavalier ch’è sanza amore…»: presenze epiche nell’Inamoramento de Orlando V. Lontano da sé: i cavalieri in PaganiaVI. «Le brave ragazze vanno in Paradiso, le cattive ragazze vanno dove vogliono»: donne e viaggi nella letteratura cavallerescaVII. Orlando fra i pastoriVIII. La magia del potere: Boiardo e le politiche estensiIX. Da Feragu a Rodamonte: il paradigma del nemicoX. Gli ultimi cinque cantari del Morgante e la tradizione italiana delle vicende di Spagna

Novara medievale

Cinquant'anni di studi sulla storia tra Ticino e Sesia

di Giancarlo Andenna

editore: Interlinea

pagine: XIV+458

Giancarlo Andenna ci racconta la Novara del Medioevo attraverso cinquant’anni di attività di storico e accademico, per la prima volta raccolti in un unico, prezioso volume. Lo sguardo dell’autore si posa dapprima sul territorio in cui Novara si sviluppa in questi secoli, caratterizzato da due fiumi, Sesia e Ticino, dai laghi Orta e Maggiore, dai torrenti e dalla vasta pianura verde che pian piano sfocia nelle colline fino al Monte Rosa. Da qui lo sguardo scavalca le mura e indaga l’evoluzione della città da vari punti di vista: politico, con l’avvicendarsi delle varie dominazioni italiane ed europee dopo la perdita dell’indipendenza del Comune; militare, con le numerose guerre di cui Novara è stata testimone come luogo nevralgico del territorio piemontese; economico, con lo sviluppo delle industrie, in particolare quella calzaturiera; ma soprattutto estetico, con il racconto di come Novara abbia nel corso dei secoli assunto l’aspetto che oggi possiamo ammirare camminando per le sue vie. Infine lo sguardo dell’autore (già docente in Università Cattolica e oggi accademico dei Lincei) ci accompagna a conoscere il mondo religioso di quel tempo, caratterizzato dalle grandi figure dei vescovi − che per molti anni hanno guidato la vita politica e spirituale della città −, dalle chiese, dagli ospedali per i poveri e i pellegrini, dalle abbazie e dai monasteri posti fuori dalle mura. Un volume fondamentale per conoscere la storia di una città che in quei secoli «perse il suo provincialismo, e la sua classe dirigente poté confrontarsi alla pari con i massimi esponenti della vita politica europea».

I bisogni formativi speciali nell’AFAM

Un’occasione di innovazione didattica per l’Alta formazione musicale

a cura di Piera Bagnus

editore: Interlinea

pagine: 212

Il volume propone un approccio inedito e complesso al tema dell’inclusione negli istituti di Alta formazione artistica e musicale. Lungi dal considerarla assolta mediante la semplice applicazione di metodi o strategie di insegnamento, gli autori argomentano l’inclusività come risorsa di un sistema complesso che, se da un lato prende forma mediante l’allestimento di nuovi settings didattici, dall’altro è chiamata a divenire habitus condiviso da tutti i soggetti che operano nello spazio europeo dell’istruzione superiore e possono oggi avvalersi di nuove figure, a cominciare dal tutor accademico esperto in didattica musicale inclusiva. Volume composto con impaginazione e caratteri editorialmente accessibili.Testi di Piera Bagnus,Maria Cinque, Raffaele Molinari, Maria Teresa Muttoni, Antonia Chiara Scardicchio.

Il papato di Vittore III

Politica ed ecclesiologia

di Enrico Veneziani

editore: Interlinea

pagine: 112

L’appellativo di «papa di transizione» sembrerebbe a prima vista appropriato per descrivere il breve pontificato di Vittore III. Si potrebbe quasi dire che l’attenzione che Vittore III ha ricevuto sia stata direttamente proporzionale alla brevità del suo pontificato. Ma chi fu Vittore III? È possibile parlare di età vittoriana? Quale fu la sua importanza per lo sviluppo e la costruzione del papato del pieno medioevo? Queste sono alcune delle domande che ci guidano in questo libro, nato proprio attorno all’idea di esaminare alcuni aspetti del pontificato vittoriano che ebbero ripercussioni sui successivi sviluppi delle riforme. La scelta di Vittore quale pontefice imprimerà un imprevedibile e imprevisto indirizzo alle riforme, proseguito anche dai suoi successori, che ovviamente lo adatteranno alle loro sensibilità e al contesto in cui si troveranno a operare.

Curiosando tra i libri degli Este

Le biblioteche di corte a Ferrara da Nicolò II (1361-1388) a Ercole I (1471-1505)

di Antonia Tissoni Benvenuti

editore: Interlinea

pagine: 640

Una ricerca tra le biblioteche degli Este

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