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Tutto su: Storia

Novara medievale

Cinquant'anni di studi sulla storia tra Ticino e Sesia

di Giancarlo Andenna

editore: Interlinea

pagine: 458

Giancarlo Andenna ci racconta la Novara del Medioevo attraverso cinquant’anni di attività di storico e accademico, per la prima volta raccolti in un unico, prezioso volume. Lo sguardo dell’autore si posa dapprima sul territorio in cui Novara si sviluppa in questi secoli, caratterizzato da due fiumi, Sesia e Ticino, dai laghi Orta e Maggiore, dai torrenti e dalla vasta pianura verde che pian piano sfocia nelle colline fino al Monte Rosa. Da qui lo sguardo scavalca le mura e indaga l’evoluzione della città da vari punti di vista: politico, con l’avvicendarsi delle varie dominazioni italiane ed europee dopo la perdita dell’indipendenza del Comune; militare, con le numerose guerre di cui Novara è stata testimone come luogo nevralgico del territorio piemontese; economico, con lo sviluppo delle industrie, in particolare quella calzaturiera; ma soprattutto estetico, con il racconto di come Novara abbia nel corso dei secoli assunto l’aspetto che oggi possiamo ammirare camminando per le sue vie. Infine lo sguardo dell’autore (già docente in Università Cattolica e oggi accademico dei Lincei) ci accompagna a conoscere il mondo religioso di quel tempo, caratterizzato dalle grandi figure dei vescovi − che per molti anni hanno guidato la vita politica e spirituale della città −, dalle chiese, dagli ospedali per i poveri e i pellegrini, dalle abbazie e dai monasteri posti fuori dalle mura. Un volume fondamentale per conoscere la storia di una città che in quei secoli «perse il suo provincialismo, e la sua classe dirigente poté confrontarsi alla pari con i massimi esponenti della vita politica europea».

Diario fotografico di un alpino sul Don

Vita quotidiana durante la campagna di Russia (1942-1943)

di Pasquale Grignaschi

editore: Interlinea

pagine: 160

Gli scatti e le più drammatiche pagine dello straordinario diario fotografico di un alpino sul Don, con un testo di Mario Rigoni Stern. La storia di un ufficiale del IV battaglione Genio della Divisione alpina Cuneense e della sua Zeiss Ikon con dieci rullini e un taccuino: una documentazione fotografica unica nel suo genere sulla disastrosa spedizione dell’ARMIR, dalle tradotte dell’estate 1942 alla catastrofe dell’inverno e alla ritirata conclusasi 80 anni fa nell’estate del 1943. Scrive Rigoni Stern: «Erano tutti sui vent’anni – come diceva una canzone che cantavamo – “E le loro vite / non tornano più”». Servono libri come questo per non dimenticare.

Il papato di Vittore III

Politica ed ecclesiologia

di Enrico Veneziani

editore: Interlinea

pagine: 112

L’appellativo di «papa di transizione» sembrerebbe a prima vista appropriato per descrivere il breve pontificato di Vittore III. Si potrebbe quasi dire che l’attenzione che Vittore III ha ricevuto sia stata direttamente proporzionale alla brevità del suo pontificato. Ma chi fu Vittore III? È possibile parlare di età vittoriana? Quale fu la sua importanza per lo sviluppo e la costruzione del papato del pieno medioevo? Queste sono alcune delle domande che ci guidano in questo libro, nato proprio attorno all’idea di esaminare alcuni aspetti del pontificato vittoriano che ebbero ripercussioni sui successivi sviluppi delle riforme. La scelta di Vittore quale pontefice imprimerà un imprevedibile e imprevisto indirizzo alle riforme, proseguito anche dai suoi successori, che ovviamente lo adatteranno alle loro sensibilità e al contesto in cui si troveranno a operare.

I Cistercensi nel Mezzogiorno medievale (secoli XII-XV)

di Mario Loffredo

editore: Interlinea

pagine: 288

Nel volume si prende in esame l’insediamento dei monaci cistercensi nel Mezzogiorno e il successivo sviluppo delle abbazie appartenenti all’Ordine tra il XII e il XV secolo. Per comprendere appieno il processo di “inserimento” nel territorio meridionale, si analizza il peculiare paesaggio religioso italomeridionale, popolato da eremiti, pellegrini e penitenti, si evidenziano i rapporti con le gerarchie laiche e religiose, dai sovrani del Regno di Sicilia al capitolo generale di Cîteaux e si esaminano le attività economiche in cui si impegnarono i monaci bianchi. In particolare, si pone l’accento sui contributi fiscali a cui furono sottoposte le comunità del Mezzogiorno. Ne emerge un quadro vivace e dinamico che va a definire un ulteriore tassello, fino a oggi troppo sottostimato, della storia del monachesimo e dell’Italia meridionale.

Vercelli littoria

L’architettura nel Ventennio fascista

a cura di Francesca Albani, Matteo Gambaro

editore: Interlinea

pagine: 152

Quando una città cambia volto e identità grazie all’architettura: è il caso di Vercelli, nel cuore della Pianura Padana tra Torino e Milano. Il volume, completamente illustrato da documenti d’archivio e immagini inedite d’epoca, è la prima approfondita esplorazione delle opere architettoniche realizzate durante il Ventennio a Vercelli. Disegni, progetti, fotografie e cartoline raccontano una nuova stagione della provincia italiana e le visite di Mussolini, con un particolare approfondimento al piano di riqualificazione urbana che avrà ricadute non solo urbanistiche ma anche economiche e sociali sulla città piemontese. Un grande volume strenna illustrato.Una coedizione con Editoriale Nuova.SCARICA IL FOLDER

1992. L’anno che cambiò l’Italia

Da mani pulite alle stragi di mafia

di Enzo Ciconte

editore: Interlinea

pagine: 160

Per capire dove nascono le stragi di Matteo Messina Denaro e l’omertà che l’ha tenuto nascosto bisogna andare al “1992, l’anno che cambiò l’Italia”. Infatti… trent’anni fa una serie di eventi cambiò l’Italia. Si va dalle stragi di mafia di Falcone e Borsellino all’esplosione di Mani pulite, con l’elezione di Scalfaro a presidente in un momento drammatico della Repubblica. Uno storico rivela gli intrecci inquietanti del 1992 con una serie di domande ancora attuali come questa: perché era necessario eliminare chi avrebbe potuto far luce su un rapporto dedicato a mafia e appalti contenente nomi di imprenditori del Nord? Il 1992 è un anno di fratture e di cesure che chiude un’epoca e ne apre un’altra, in cui «c’è tutto un ribollire di episodi che si concentrano in quell’anno» come scrive Enzo Ciconte, tra i massimi storici delle mafie, ricostruendo i retroscena di un momento in cui «la guerra fredda è terminata ma i morti non riposano in pace».

Fara dall’età romana all’alto Medioevo

Una strada l’insediamento le necropoli

a cura di Giuseppina Spagnolo Garzoli

editore: Interlinea

pagine: 244

La monografia Fara dall’età romana all’alto Medievo ha restituito un repertorio consistente e organico di dati, esteso lungo un ampio arco cronologico (I secolo a.C. – VII secolo d.C.), che rispecchia il fortunato connubio delle attività di tutela e di ricerca da parte della Soprintendenza in occasione di lavori per le infrastrutture stradali della tangenziale di Fara, nella pianura a occidente delle colline novaresi, che tanti frutti hanno dato per tracciare le linee generali di uno studio sulle caratteristiche insediative delle campagne a conclusione del lungo processo di romanizzazione in questi territori.  

Lui solo non si tolse il cappello

Vita e impegno politico di Ettore Tibaldi, protagonista della Repubblica dell’Ossola

di Andrea Pozzetta

editore: Interlinea

pagine: 320

La vita politica di un eroe civile dell'Ossola

Romanzo e storia. Prospettive contemporanee

Nuova Corrente 167

rivista: Nuova Corrente

pagine: 160

Una panoramica sul rapporto tra romanzo e storia

Il dottor Hieronymus Münzer

Un viaggiatore nell’Europa del XV secolo

di Silvio Biancardi

editore: Interlinea

pagine: 128

Sabato 2 agosto 1494 un medico di Norimberga, il dottor Hieronymus Münzer, lasciava la sua città per un lungo viaggio attraverso tutta l’Europa occidentale, apparentemente con lo scopo di «vedere molte genti, conoscere gli usi di molti popoli, e tramandare tutto questo alla memoria». Ma questa straordinaria spedizione, che il dottore documenterà attentamente attraverso una sorta di diario di viaggio, l’Itinerarium sive peregrinatio excellentissimi viri, non era mossa solo da motivi di alta cultura. Hieronymus infatti godeva del sostegno di Massimiliano di Asburgo, Rex romanorum, che gli attribuiva un ruolo al contempo di ambasciatore non ufficiale e di informatore segreto. Attraverso il racconto preciso e puntuale delle vicende di cui il dottor Münzer si rese protagonista, Silvio Biancardi ci racconta quali meccanismi muovessero le azioni dei sovrani dell’epoca, tra relazioni famigliari e interessi economici, e fino a che punto gli intellettuali potessero avere un ruolo nelle piccole e grandi vicende dell’Europa, negli anni che segnarono il tramonto del Medioevo e l’alba dell’Età moderna.

Azionisti e scrittura tra memoria e narrazione

Autografo 65

rivista: Autografo

pagine: 224

Pubblicazione rivista "Autografo" n. 65 frutto della collaborazione tra il Centro Manoscritti di Pavia e l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Torino

Donne libere

Amanti, patriote, eroine e pensatrici nel secolo dei lumi

di Massimo Novelli

editore: Interlinea

pagine: 320

Massimo Novelli, "Donne libere. Amanti, patriote, eroine e pensatrici nel secolo dei lumi", con una nota di Albina Malerba è una rassegna per scoprire finalmente la storia rimasta nascosta delle donne nel Settecento.

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