Tutti i prodotti: Interlinea
Tessuti antichi del Museo d'Arte Religiosa "Padre Augusto Mozzetti" di Oleggio
a cura di Flavia Fiori
editore: Interlinea
pagine: 280
Il volume ci offre una visione sui paramenti sacri che provengono sia da Oleggio sia dalla Diocesi di Novara. Il padre Mozzetti, ingegnere autodidatta e costruttore di chiese in Brasile, come amante dell’arte ha cercato di salvare e valorizzare tutti i reperti in abbandono nelle varie fabbricerie e nelle chiese dei dintorni. Da queste ricerche è sorta una collezione serica di paramenti di alto artigianato tessile importante e ammirevole.L’osservatore di questo testo si troverà come conteso tra due grandi richiami che intessono queste pagine: le parole e le immagini. Due linguaggi intrecciati insieme che prendono per mano e fanno da guida a una scoperta di ciò che misteriosamente palpita sopra la trama di quei tessuti che ci parlano di fede, di messaggi, di suggestioni, di richiami di un tempo di secolare saggezza e libero da condizionamenti del tempo presente.
Poesia in forma chiusa.
I decennio. Cenacolo Studi "Michele Ginotta"
editore: Interlinea
pagine: 112
Titaniocromia (e altre cose)
di Pietro Pedeferri
editore: Interlinea
pagine: 176
Come si sa, solo due metalli sono di per sé colorati, l'oro e il rame; gli altri, una sessantina, hanno tonalità fra il grigio e il bianco. Ma a volte le loro superfici appaiono colorate, magari per l'interferenza della luce su patine o strati superficiali sottili. Pedeferri (1938-2008, ingegnere chimico e docente al Politecnico di Milano) in questo conturbante libro spiega come si colora il titanio. La strada maestra è quella di ossidarlo per via elettrochimica. Lo si ricopre di una pellicola di ossido e qui comincia la suspense... Per parte nostra postilliamo che tale stato d'animo dello scienziato richiama quello dello scrittore e del regista. Si crea tra fenomeno naturale e condizione dello spirito umano una sorta di comunanza; e all'uomo rimane un ricordo indelebile di ciò che è accaduto, anche perché resta accaduto per sempre: i colori che assume il titanio sottoposto a ossidazione elettrochimica e ai riflessi della luce congiungono l'attimo all'eternità in quanto resistono agli agenti atmosferici e sono fissati oltre il tempo, come l'opera d'arte" (dalla nota di Maria Corti).
Di fiori e di foglie
di Anna Maria D'Ambrosio
editore: Interlinea
pagine: 72
Non inganni l'agevole entrata in questo giardino di fiori e foglie: la poesia apparentemente calma e luminosa che descrive un paesaggio colorato è subito fortemente inquietante, una sorta di montaliano delirio d'immobilità. La poesia da cui il titolo è tratto enuncia in metalinguaggio una coscienza precisa dell'autrice, il succo di tutta la raccolta: fiori e foglie sostituiscono sguardi alternativi e fa parte dell'"Altrimenti cosa" anche l'enunciazione di ciò che non vuole, ciò che non è. A partire da questo si può cogliere il senso di una poesia colta e raffinata, ricchissima di echi intertestuali eppure simile solo a se stessa. Tutto è fermo e tutto s'interroga, l'io poetante invece di rifulgere se ne sta nascosto, parla con se stesso e talora sembra inscenare una favola mistica.
Questua e carità
I canonici di Sant'Antonio di Vienne nella Lombardia medievale
di Elisabetta Filippini
editore: Interlinea
pagine: 280
In piena età medievale la presenza diffusa dei fratres e deicanonici noti come antoniani o antoniti, divenne una costante. Dall’iniziale comunità laica che operava presso l’ospedale in località La Motte-St-Didier, non lontana da Vienne, nel Delfinato, si sviluppò un Ordine canonicale dall’importanza universalmente riconosciuta. Grande fu la fama di sant’Antonio abate e altrettanto intensa fu la devozione popolare per il santo eremita, in grado di operare prodigi e guarigioni e di liberare dalla terribile malattia comunemente denominata fuoco di Sant’Antonio. Rapida fu l’azione di irraggiamento sul suolo italiano degli antoniani, che dalla loro prima fondazione piemontese di Ranverso seppero creare una complessa rete di precettorie, particolarmente fiorenti fra XIII e XIV secolo. L’espansione e gli sviluppi delle case e degli ospedali sorti nell’antica Lombardia medievale rientrano nel campo di indagine privilegiato dall’autrice del volume, che sulla scorta di documentazione nuova e inedita si è mossa alla ricerca delle tracce lasciate dai canonici antoniani, fondatori di centri assistenziali, dove a lungo fu assicurata la cura agli infermi e l’assistenza ai pellegrini. Tale fondamentale attività fu garantita grazie agli introiti delle elemosine, raccolte con la pratica che li rese noti ,e nel contempo oggetto di dure critiche, quella della questua, condotta con sistematicità, su ampi territori e lungo le maggiori vie di comunicazione. Le complesse tappe di un percorso tra centro e periferia e dei suoi risvolti istituzionali, economici e artistici, sono indagati puntualmente, con l’intento di offrire un quadro generale in cui inserire casi esemplari, ora valorizzati, e sui quali è stata gettata nuova luce, come furono i complessi antoniani sorti ad esempio a Milano, piuttosto che nei territori di Pavia, Cremona, Brescia, o Bergamo. E In tali dinamiche complesse un ruolo di primo piano fu esercitato nel corso del Trecento dai Visconti, il cui sostegno si rivelò determinate per la diffusione capillare di un Ordine canonicale, che seppe inserirsi da protagonista all’interno della storia del sistema assistenziale medievale.
La letteratura concentrazionaria
Opere di autori italiani deportati sotto il nazifascismo
di Elena Rondena
editore: Interlinea
pagine: 292
È possibile scrivere sulla deportazione? Non è più auspicabile il silenzio? A tali interrogativi intende dare risposta questo libro, che viene a colmare un vuoto critico e storiografico teorizzando, nella prima parte, il canone della “letteratura concentrazionaria”, della cui ricchezza dà prova la rosa delle ventuno opere degli autori italiani, per lo più sconosciuti, proposte nella seconda parte. La suddivisione per generi (saggio, diario, lettere, racconto, autobiografia, romanzo, poesia), inoltre, propone gli strumenti per un’analisi che ne rivendica il valore eminentemente letterario. Si può pertanto avvalorare il giudizio che l’ex internato Andrea Bianco espresse sul settimanale “Deportazione” nel 1946: «È vero, come dicevano i nostri maestri, che quando un sentimento riesce a dar vita ad una poesia, ad un romanzo, ad una commedia, riesce in una parola a fare letteratura, essa ha radici profonde nell’animo umano e non può quindi essere una passione labile e caduca, ma è destinata a germogliare, a dare frutti sempre più belli».
Castello di Masino
Catalogo della Biblioteca dello Scalone - vol. I A-C
a cura di Lucetta Levi Momigliano, Laura Tos
editore: Interlinea
pagine: 384
Ecco il primo dei quattro volumi del Catalogo della Biblioteca dello Scalone del Castello di Masino. Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, con Decreto del 28 maggio 1988, aveva definito la raccolta libraria custodita nel Castello Valperga di Masino «di eccezionale interesse artistico, storico, culturale», e l’aveva sottoposta a tutte le disposizioni di tutela stabilite dalla legge. A partire dal 1988, fu possibile iniziare la pulitura, il riordinamento e la catalogazione informatizzata di circa 25 000 volumi. La raccolta libraria è frutto di un collezionismo di alto livello rappresentato, sin dall’inizio del XVII secolo, dai personaggi più importanti della famiglia Valperga, sempre aggiornati sulla cultura scientifica e letteraria del loro tempo e in contatto con l’intellettualità della corte sabauda e delle altre corti europee. Il Catalogo è uno strumento importante per la diffusione della conoscenza delle memorie di una tra le più prestigiose famiglie aristocratiche subalpine e per l’approfondimento delle ricerche sulla storia del Piemonte. La schedatura dei singoli volumi è stata condotta dalla bibliotecaria del Castello che ha prestato attenzione ai singoli esemplari individuando ex libris, firme di possesso, dediche, e ogni possibile notazione utile a ripercorrere il filo delle collezioni, il gusto e la cultura dei singoli committenti.
Vite distratte
Una casa di Roma racconta
di Paolo Pomati
editore: Interlinea
pagine: 256
Un mosaico di storie in un condominio della capitale.
Figli della luna
Vita e morte tra i pigmei della Nuova Guinea
di Maurizio Leigheb
editore: Interlinea
pagine: 224
Questa narrazione è anche un caso antropologico. Racconta in prima persona la vera storia di una straordinaria sopravvivenza umana
Le anime del paesaggio
Spazi, arte, letteratura
di Flavio Caroli, Philippe Daverio e Sebastiano Vassalli
editore: Interlinea
pagine: 112
Tre maestri della modernità aprono sguardi nuovi sul paesaggio per vivere nella società odierna gli spazi di cultura, natura, arte e letteratura.
All'opposto di ogni posto
Testo francese e tedesco a fronte
di Lambert Schlechter
editore: Interlinea
pagine: 144
Proponiamo qui la prima traduzione italiana di Lambert Schlechter, filosofo, poeta e scrittore lussemburghese, autore di primo piano della poesia francofona
Strade bianche
di Pierre Lepori
editore: Interlinea
pagine: 120
«L’inizio sicuro di un poeta nuovo» aveva definito Maurizio Cucchi il libro d’esordio dello svizzero Pierre Lepori, che riserva alla poesia la sua voce più lancinante.