Luciano Erba (Milano, 1922-2010), una delle voci più alte della poesia italiana del Novecento, è stato, oltre che pregevole traduttore, un fine francesista e comparatista, studioso in particolare del primo Seicento, della poesia simbolista e della letteratura del primo Novecento francese. Rifugiato in Svizzera nel novembre del 1943, grazie a una borsa di studio riesce a frequentare nel 1944 l’università di Losanna e a seguire, nel 1945, i corsi di Gianfranco Contini all’università di Friburgo. Si laurea all’Università Cattolica di Milano nel 1947, quindi si trasferisce a Parigi, dove è assistente di Lingua e letteratura italiana, fino al 1950. Rientrato a Milano, negli anni cinquanta esordisce con la sua prima raccolta di poesie
Linea K (Guanda, 1951) e collabora a numerosi periodici letterari. Nel 1954 cura con Piero Chiara l’importante antologia poetica
Quarta generazione. La giovane poesia (1945-1954) con ristampa anastatica nel 2014 con relativo epistolario intercorso fra Erba, Chiara e Luciano Anceschi. Dal 1955 al 1963 è professore incaricato di Letteratura francese all’Università Cattolica di Milano, quindi si trasferisce negli Stati Uniti dove insegna Letteratura comparata fino al 1966. Rientrato in Italia, insegna in diverse università italiane ritornando nel 1985, già professore ordinario, alla Cattolica, dove concluderà la sua carriera universitaria. Insignito per la sua attività poetica dei più prestigiosi premi letterari italiani (Cittadella 1960, Carducci 1977 e 2002, Viareggio 1980, Bagutta 1988, Montale Librex-Guggenheim 1989, Italian P.E.N. Club 1995, Mondello 2002, Pasolini 2005, festival di poesia civile 2005), nel 2007 ha ricevuto il premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei. Le sue principali raccolte di poesia, oltre alla già citata
Linea K, sono
Il male minore (Mondadori, 1960), poi, dopo quasi un ventennio di silenzio,
Il prato più verde (Guanda, 1977) e
Il nastro di Moebius (Mondadori, 1980). Seguono
Il tranviere metafisico (Libri Scheiwiller, 1987), che comprende un primo
Quadernetto di traduzioni,
L’ippopotamo (Einaudi, 1989),
L’ipotesi circense (Garzanti, 1995) e
Nella terra di mezzo (Mondadori, 2002), con traduzioni da Villon. Nel 2002 escono nella collana “Oscar” Mondadori, a cura di Stefano Prandi, tutte le
Poesie (1951-2001). Sempre nel 2002, presso Interlinea, esce l’autoantologia
Si passano le stagioni, cui seguono
L’altra metà (San Marco dei Giustiniani, 2004) e ancora per Interlinea, nel 2005,
Un po’ di repubblica, che contiene anche la sua versione della
Prosa della Transiberiana e della piccola Jeanne de France di Cendrars. In anni più recenti escono
Remi in barca (Mondadori, 2006), la selezione di poesie
Il tranviere metafisico (Edizioni del Leone, 2006),
Le contraddizioni (Quaderni dell’Orfeo, 2007) e
Poesie e immagini, con un’intervista e un videoritratto in dvd (Viennepierre, 2007). Interlinea ha in programma una raccolta complessiva postuma delle sue poesie nella collana “Lyra”, fondata e diretta dallo stesso poeta con Maria Corti, Franco Buffoni, Giovanni Tesio e l’editore. Le poesie di Erba sono tradotte in diverse lingue su numerose riviste e antologie; tra i volumi monografici, ricordiamo
L’hippopotame, nella traduzione di Bernard Simeone e con una prefazione di Philippe Jaccotet (Verdier, 1992),
The hippopotamus, nella traduzione di Ann Snodgrass (Guernica, 2003), e
The greener meadow.
Selected poems, nella traduzione di Peter Robinson (Princeton University Press, 2007). Si segnalano inoltre la raccolta di racconti
Françoise (Il Farfengo, 1982) e, sul versante degli studi, fra i tanti, la pregevolissima edizione critica delle
Lettres di Cyrano de Bergerac, i saggi
Huysmans e la liturgia.
E alcune note di letteratura francese contemporanea e Magia e invenzione. Note e ricerche su Cyrano de Bergerac e altri autori del primo Seicento francese, riedito nel 2002 da Vita e Pensiero in edizione accresciuta. Luciano Erba è infine apprezzato autore di traduzioni, uscite numerose sia in volume che su rivista, tra cui ricordiamo le versioni di Cyrano De Bergerac (
L’altro mondo ovvero gli Stati e Imperi della Luna, Fussi-Sansoni, 1957), Cendrars (
Poesie, Nuova Accademia, 1961), Ponge (in
Vita del testo, Mondadori, 1971), Gunn (
Tratto, Guanda, 1979) e Racine (
Bajazet e Ester, in
Racine. Teatro, Mondadori, 2009). Nel 1991 è stata pubblicata da Guerini e Associati la raccolta di traduzioni
Dei cristalli naturali e altri versi tradotti (1950-1990), nel 2014 per Interlinea esce
I miei poeti tradotti. Come curatore si ricordi l’antologia
Natale in poesia, con sue traduzioni, sempre da Interlinea.