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Tutti i prodotti: Interlinea

Terre che piangono

di Susan Nalugwa Kiguli

editore: Interlinea

pagine: 184

Susan Kiguli, poetessa ugandese pubblicata qui per la prima volta in Italia, ha una peculiarità: parla degli orrori - come il genocidio del 1994 in Rwanda o le violenze nel suo paese - con uno sguardo severo che nello stesso tempo rifiuta la rabbia cieca. Uno sguardo e una parola che rimangono teneri e avvolgenti: «Ti ho osservata / con il curioso interesse di una bimba confusa / mentre hai incarnato la filosofia sopravvivi e vinci / sono convita che / se imparassi queste lezioni e le apprendessi bene / avrebbe inizio una rivoluzione / una rivoluzione per sostenere / la splendida nella quale sono nata». Edizione per il premio del festival internazionale di poesia civile di Vercelli a cura di Antonella Sinopoli con traduzione di Marta Zonca.

Lettere ai nipoti

di Giovanni Verga

editore: Interlinea

pagine: LII + 140

Si raccolgono in questo volume le lettere di Giovanni Verga ai nipoti Giovannino, Caterina e Marco, figli del fratello Pietro. Le lettere coprono un arco cronologico che va dal 1897 al 1921: la stagione dei capolavori è chiusa e si apre il lungo periodo del “silenzio letterario” in cui la parabola artistica ed esistenziale dello scrittore maturo si incrocia con le parole affettuose, i rimproveri e i nuovi doveri verso i nipoti, di cui diviene tutore quando rimangono orfani di entrambi i genitori. Le lettere fanno emergere un nuovo punto di vista da cui osservare Verga, in quanto i diversi passaggi della sua biografia possono essere adesso riletti alla luce della dimensione privata dello scrittore, anche in relazione ai viaggi e alle vicende politiche contemporanee, in particolare il dramma della Grande Guerra.

L'amico sconosciuto

Biografia di un amore

di Rossella Frollà

editore: Interlinea

pagine: 128

«La storia di Bianca e Giorgio non è la storia di un amore, ma la storia dell’amore in quanto tale. Nella sua magnifica consistenza intangibile e al contempo totalmente corporale, l’amore è il desiderio di ogni essere umano che cerca nell’altro la sua completezza. Ma non solo questo. L’amore che si consuma costruendosi è sempre plurale, è storia di storie che si intrecciano, avvicendano, l’una figlia e genitrice dell’altra. Rossella Frollà, nel suo Amico sconosciuto, si avventura nel viaggio più rischioso e autentico per chi vive la letteratura come vocazione. Anche solo per un istante, un lampo di luce, dare volto all’amore, motore dell’universo» (Daniele Mencarelli). Con tavole di Livio Ceschin

Piazza Fontana

La strage e Pinelli: la poesia non dimentica

a cura di Angelo Gaccione

editore: Interlinea

pagine: 168

La strage di piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico compiuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura che causò 17 morti e 88 feriti: vasta è la bibliografia, tra saggi, romanzi, fumetti, film, rappresentazioni teatrali. Questo libro mette in evidenza la testimonianza dei poeti, finora in ombra, da Pasolini a Raboni, in particolare ricordando Giuseppe Pinelli, ferroviere animatore del circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, morto precipitando da una finestra della questura di Milano, dove era trattenuto qualche giorno dopo la strage. Non è mai stata chiarita la dinamica della morte. Come scrive il magistrato Guido Salvini: «con Giuseppe Pinelli la Giustizia è stata solo dolore e cecità». Con poesie di Pier Paolo Pasolini, Giovanni Raboni, Roberto Sanesi, Pietro Valpreda e altri.Con una tavola di Dario Fo

Kennedy, Dallas 1963

L’assassinio del presidente nella stampa italiana

a cura di Giovanni A. Cerutti

editore: Interlinea

pagine: 184

La notizia dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy si abbatté inattesa sul mondo intero, provocando sconcerto e inquietudine. La figura del giovane presidente alla guida della potenza egemone sembrava prefigurare un mondo che si lasciava per sempre alle spalle povertà e violenza. Ma il 22 novembre 1963 a Dallas tutto parve spezzarsi. Per la prima volta sono raccolti gli articoli delle migliori firme del giornalismo italiano usciti nei giorni successivi la morte del presidente per restituire quello sconcerto e quell’inquietudine. Attraverso le riflessioni, tra gli altri, di Enzo Biagi, Luigi Salvatorelli, Furio Colombo, Alberto Ronchey, Paolo Monelli ed Eugenio Scalfari si delineano i caratteri di una società in piena trasformazione, che sull’onda del recente impetuoso sviluppo economico vedeva nel modello dell’America kennediana una prospettiva e un sicuro punto di riferimento. Testi di Enzo Biagi, Mauro Calamandrei, Furio Colombo, Giulio De Benedetti, Aldo Garosci, John F. Kennedy, Raniero La Valle, Giuseppe Lazzati, Paolo Monelli, Piero Ottone, Italo Pietra, Alberto Ronchey, Alfio Russo, Luigi Salvatorelli, Eugenio Scalfari, Ugo Stille, Bernardo Valli

Carteggi con Felice Cameroni, Salvatore Farina e Ferdinando Martini

di Giovanni Verga

editore: Interlinea

pagine: XLIV + 180

Il presente volume offre insieme i carteggi di Verga con tre alti rappresentanti della critica militante italiana, attivi su fronti distanti, anche opposti, nella cruciale stagione delle polemiche sul realismo nell’arte, destinate a mutare profondamente il nostro sistema letterario: Cameroni, Farina e Martini rappresentano tre differenti voci ben rappresentative dell’ampio dibattito sul realismo che soprattutto tra gli anni settanta e ottanta dell’Ottocento si consuma sulle pagine delle riviste italiane e che, nella diversità delle posizioni, li vede cooperare alla rifondazione della letteratura nazionale. Sono tra i primi recensori dei romanzi di Verga e instaurano con lo scrittore un rapporto che, diventato presto di affettuosa amicizia, influì più o meno direttamente sulla sua visione dell’arte.

Le ali del Piemonte

Tracce di storia dell’aeronautica militare e dell’industria del volo (1909-2023)

a cura di Gianni Mancuso

editore: Interlinea

pagine: 164

Questo volume, nato in occasione del 100° anniversario dell’Aeronautica Militare, documenta l’omonima mostra ospitata nel Broletto di Novara nel mese di ottobre 2023 ed è focalizzato sul territorio piemontese. Il percorso racconta al visitatore gli eventi, i personaggi, i record, l’attività industriale, i pionieri, così come la febbre per il volo e – fatto poco noto – il coinvolgimento delle donne nelle attività aviatorie. Attraverso il racconto di tante storie personali e di reparto si cerca quindi di raccontare, seppur a livello regionale, in modo frammentato e per sommi capi, una parte della Storia dell’Aeronautica Militare. «È impossibile concepire una storia dell’aviazione italiana senza il Piemonte, la regione nella quale il 13 gennaio 1909 fu costruito e volò il primo aereo italiano e nella quale si costruiscono oggi il caccia supersonico F-2000 Eurofighter e l’ancor più affascinante F-35A a bassa osservabilità» (Gregory Alegi) Con oltre 250 immagini d’epoca

Arrivano i robot

Riflessioni sull’intelligenza artificiale

Autori vari

editore: Interlinea

pagine: 112

Un libro diverso dai molti che riguardano l’intelligenza artificiale, “la” risorsa strategica del nuovo secolo, al centro delle dinamiche quotidiane e personali ma anche geopolitiche e sociali.

Scartafacce

Le mani, i volti, le voci della letteratura italiana del ’900 nelle collezioni del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia

a cura di Giovanni Battista Boccardo, Federico Francucci, Federico Milone, Giorgio Panizza, Nicoletta Trotta

editore: Interlinea

pagine: 200

I libri sono barche che navigano su un mare di carta. Sciaborda contro le copertine la massa fluida di appunti, schemi, stesure provvisorie: tutti i materiali scritti attraverso i quali un’idea ha preso forma. I filologi li chiamano scartafacci. Nell’epoca in cui la scrittura si smaterializza, al tramonto dell’Età della carta, il Centro Manoscritti dell’Università di Pavia, che da mezzo secolo custodisce e studia un patrimonio straordinario, celebra i suoi primi cinquant’anni di vita con una mostra dedicata alle testimonianze autografe della letteratura italiana del Novecento. I documenti esposti, con le loro cancellature, le folte aggiunte, le pagine cassate e recuperate – sulle quali la penna spesso disegna oltre che scrivere – illustrano le pratiche compositive di tante grandi figure del panorama letterario: da Montale a Ginzburg, da Gadda a Calvino, da Quasimodo a Pasolini, Manganelli, Saba, Zanzotto, Eco, Flaiano e Rosselli per citarne solo alcune. Non solo manoscritti e dattiloscritti di opere che hanno segnato la storia della nostra cultura, ma anche lettere, diari, piani di lavoro, taccuini di viaggio, volumi postillati, appunti occasionali su ogni tipo di fogli. Ad accompagnare i materiali d’archivio, gli scatti di Carla Cerati che danno un volto a questi autoritratti d’inchiostro. Con le fotografie di Carla Cerati

Casa di parole

Antologia

di Paola Malavasi

editore: Interlinea

pagine: 244

Un libro atteso da tempo perché ripropone finalmente i testi più belli di una scrittrice scomparsa ancora giovane, con inediti e ricordi di amici come Erri De Luca, Adam Zagajewski e il premio Nobel Derek Walcott, che scrive «quella ragazza italiana, di talento, con indole di miele, scomparsa dai fogli di “Poesia”, svanita come sabbia che si asciuga». Un libro ricco di commozione ed emozioni per chi ama la letteratura e la poesia.

Giulio Cesare nella traduzione di Eugenio Montale

di William Shakespeare

editore: Interlinea

pagine: 212

Nata nel 1953 su richiesta di Paolo Grassi e di Giorgio Strehler per il Piccolo Teatro di Milano, la traduzione del Giulio Cesare di Shakespeare firmata da Montale è rimasta finora inedita. Questo incontro del poeta col teatro shakespeariano esalta la maestria espressiva del futuro premio Nobel nel rendere la concentrazione, la tensione e il dinamismo del potente dramma storico senza che mai vada perduto il timbro peculiare del traduttore. Ricco di personaggi vivi, tormentati, a tratti colpiti da una luce di grandezza, questo Giulio Cesare permette di assaporare insieme la sapienza teatrale di Shakespeare e l’inconfondibile stile di Montale.  

Nella pianura delle storie di Sebastiano Vassalli

Itinerari letterari novaresi nella terra d’acque narrata dall’autore della “Chimera”

a cura di Roberto Cicala, Sebastiano Vassalli

editore: Interlinea

Un itinerario attraverso la pianura novarese tra Sesia e Ticino seguendo i romanzi di Sebastiano Vassalli, conosciuto nelle scuole italiane e nel mondo grazie a La chimera, un best seller del 1990. Il romanzo di Antonia accusata di stregoneria ci conduce dal capoluogo Novara al fiume Sesia, mentre L’oro del mondo ci accompagna lungo il Ticino e Cuore di pietra gira intorno a Casa Bossi a Novara, lasciando ad altri libri come Terra d’acque e Il mio Piemonte ulteriori spunti, storie e curiosità. «Le citazioni di Vassalli illuminano le risaie allagate, i castelli della pianura e le vie del centro storico, invitandoci a visitarli in una prospettiva nuova; in queste pagine le informazioni di visita sono semplici spunti, da approfondire sul sito dell’ATL www.turismonovara.it, che ha promosso la guida, e sulle pubblicazioni turistiche» (Maria Rosa Fagnoni).«”Avevo una vecchia bicicletta e con quella mi spostavo sulle strade bianche di polvere della campagna novarese e anche sulle strade asfaltate: che, all’epoca, si chiamavano ancora “carrozzabili” ed erano percorse dalle automobili d’allora, piuttosto rare…” ricorda Sebastiano Vassalli nel suo libro autobiografico Un nulla pieno di storie. Nei luoghi percorsi in bici nella giovinezza questo viaggiatore nel tempo e cercatore di storie ha poi ambientato molti suoi libri indimenticabili, che oggi ci aiutano a riscoprire Novara e la sua pianura ai piedi del Monte Rosa. Il vero scrittore si nota dalla capacità di trovare le parole giuste per dare a storie perdute, come quella di una ragazza orfana accusata di stregoneria, oppure a frammenti della natura, come una risaia sorvolata da un airone, il suono più profondo e il senso più pieno per ognuno di noi, quasi un simbolo dell’esistenza, anche se può essere l’illusione di un sogno (una «chimera»). Questa è la letteratura. E questa è la fedeltà di Vassalli alla sua e nostra Terra d’acque, “orizzonte molto vasto, di decine e di centinaia di chilometri… crocevia di vite, di storie, di destini, di sogni”. Qui ci accompagna e ci insegna a cercare il nostro granello di felicità: “il mio – quel granello di felicità che ogni uomo porta con sé nel mondo al momento di nascere – era sepolto in questa pianura dove vivo, tra il Ticino e la Sesia. Ancora non l’ho trovato, ma continuo a cercarlo”. Noi con lui. E di questo gli siamo grati» (Roberto Cicala).

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