Dal Fondo Manoscritti di Pavia sono emersi testi inediti e rari su arte e letteratura, compresi articoli e recensioni, di Amelia Rosselli. La raccolta di scritti qui presentata testimonia un'inquieta pluralità di interessi, il desiderio di immergersi con slancio partecipativo nella vita culturale, il bisogno di interrogare la realtà (sociale, politica, letteraria), arricchendo di tratti e sfumature il profilo di una autrice già sfaccettato e complesso.
I testi, che abbracciano quasi un quarantennio di attività e comprendono alcuni inediti, sono stati suddivisi in sezioni tematiche: alle riflessioni musicali, metriche, linguistiche, grafico-pittoriche si succedono interventi su autori italiani e stranieri (da Sandro Penna a Sylvia Plath, da Boris Pasternak ai poeti beat), articoli di "cultura e società", scritti e interviste in cui la vicenda intellettuale e poetica di Amelia Rosselli viene disegnata con le sue stesse parole.
I testi, che abbracciano quasi un quarantennio di attività e comprendono alcuni inediti, sono stati suddivisi in sezioni tematiche: alle riflessioni musicali, metriche, linguistiche, grafico-pittoriche si succedono interventi su autori italiani e stranieri (da Sandro Penna a Sylvia Plath, da Boris Pasternak ai poeti beat), articoli di "cultura e società", scritti e interviste in cui la vicenda intellettuale e poetica di Amelia Rosselli viene disegnata con le sue stesse parole.
Biografia dell'autore
Amelia Rosselli

Amelia Rosselli, nata a Parigi nel 1930, poetessa, figlia dell’esule Carlo Rosselli (ucciso in Francia nel ’37 da sicari fascisti) e di madre inglese, è vissuta in Francia, Inghilterra e Stati Uniti prima di stabilirsi a Roma, dove è morta suicida nel 1996. I suoi versi, raccolti da Garzanti in Le poesie del 1997, la collocano in primissimo piano nella ricerca letteraria contemporanea e il suo linguaggio, anche nei testi saggistici pubblicati in questo libro, diventa così «pozzo della comunicazione». La condizione di “rifugiata”, oltre a segnare in modo indelebile l’esperienza esistenziale della Rosselli, concorse al suo trilinguismo e alla sua formazione irregolare e policentrica, alimenti di una poesia «suggestiva e spesso potente», «fenomeno in sostanza unico nel panorama letterario italiano» (secondo Mengaldo).