Poesia in dialetto
Il meglio della poesia dialettale italiana. Libri e antologie di poesia in dialetto novarese e piemontese, milanese, bergamasco e lombardo, dialetto siciliano, pugliese e molto altro: scopri il nostro catalogo.
L’Inferno di Dante riscritto in milanese
di Carlo Porta
editore: Interlinea
pagine: 136
La prima traduzione del poema di Dante in un dialetto italiano si deve a Carlo Porta. L’Inferno in versi milanesi, seppur frammentario, rappresenta il vero inizio della poesia portiana.
Nosgnor
Lamenti, preghiere e poesie in cerca di un Dio vicino e lontano
di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 224
Un diario letterario di preghiera di Giovanni Tesio per invocare Dio attraverso la profonda semplicità della poesia dialettale: «qui c’è non altro che parole: parole che tentano se mai di dire un pianto».
Nìvole da prim. Nuvole di primavera
di Remigio Bertolino
editore: Interlinea
pagine: 144
«Il suo è un mondo di silenzi, di solitudini, di nudità. Persone e voci che parlano dicendo la loro vita, aggrappandosi ai loro sentieri, descrivendo le loro abitudini, esprimendo le loro afflizioni, ma anche annunciando le loro redenzioni» scrive Giovanni Tesio a proposito di queste Nìvole da prim (Nuvole di primavera), libro di Remigio Bertolino che segna la sua piena maturità letteraria perché «con coerenza estrema e consapevolezza discreta è il poeta che più di ogni altro riesce oggi ad allineare la poesia in piemontese ai risultati della più provveduta (e pur nei suoi limiti, più nota) poesia in lingua».
Piture parolà
Arte in poesia
di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 128
«La rappresentazione verbale del mondo implica una massiccia dose di figurazione»
Resistènse
di Maurizio Noris
editore: Interlinea
pagine: 144
Avvezzo a condividere l’abitare nella natura di animali, vegetali e minerali, con i venti, il mare, le acque, angeli e persone a cui dà voce, in un gioco di metamorfosi Maurizio Noris esorta a praticare alcune forme di Resistènse nella realtà quotidiana del mondo. Ovvero suggerisce di vivere senza “paura”. Con un linguaggio talvolta crudo ed enigmatico, che si presta a ipotesi interpretative diverse per l’abbondanza di simboli e di similitudini, Noris afferma che ciò che occorre per resistere in una vita che abbia davvero significato è un alto desiderio di vita. Per resistere in questo mondo di guerre, di ingiustizie, di disorientamento sociale e di sofferenze collettive e individuali bisogna alimentare la «Speranza tra noi». Per questo occorre cucire «storie insieme», ed è così che ogni volto, nome o mestiere, diventa una storia, ed ogni storia è un mondo (quello della cinese, quello del mezzadro e dell’ombrellaio, del fabbro e del giardiniere…) e la loro storia di resistenze e di vacillamenti diventa la nostra.
Croce d'amore. Crus d'amur
Passione in versi ispirata dai capolavori del Romanino
di Franca Grisoni
editore: Interlinea
pagine: 88
«Tua la croce d’amore / l’alta bandiera del regno / da piantarci in cuore» Franca Grisoni racconta la Passione in versi ispirati ai capolavori del Romanino
Pruvulazzu (polvere)
di Renato Pennisi
editore: Interlinea
pagine: 96
Un poeta che «sente bene la rugosità del reale; che ne sa registrare le contraddizioni e le storture; che ne sa ascoltare le dissonanze.
Scriviriscriviri
Antologia (1979-2002)
di Salvo Basso
editore: Interlinea
pagine: 104
«Il fuoco di Salvo Basso è la poesia. Non dunque una finalità, ma una necessità» scrive Giovanni Tesio presentando la prima antologia del poeta siciliano curata con il titolo Scriviriscriviri da Renato Pennisi.
Int e’ zét dal mi calér
di Marino Monti
editore: Interlinea
pagine: 144
Poesia d’occasione – in senso non banalizzabile – quella di Marino. Poesia di vita che viene dalle occasioni della vita. Poesia di un poeta sinteticamente lirico, di un poeta che ha la tipica fissità (e si dica pure fissazione) dei lirici; ossia il ritorno frequente agli stessi luoghi (in senso lato), che è poi un ritorno continuo al luogo da cui non si è mai per davvero partiti, da cui non ci si è mai veramente allontanati. Improduttivo sarebbe cercare di ingabbiare questa poesia in sezioni tematiche (anche per questo, credo, Marino non recinta i suoi temi), perché a dettarla sono sempre e solo le “occasioni”, investite di un sentimento che ne riscatta la banalità, che ne estrae l’essenza mettendone in tutta evidenza il valore, la cifra simbolica. Anche se poi in questa poesia non c’è nulla di sovrapposto, di intellettualistico, in definitiva di pretenzioso. Il suo fascino viene, al contrario, dall’estrema decenza del dire, dall’austera e pensosa evidenza delle cose, dalla mai forbita quotidianità delle “parole inventate” (ossia ritrovate).
I niül
di Franco Loi
editore: Interlinea
pagine: 64
Franco Loi, superato il traguardo degli ottant’anni, rivive il profondo legame con la sua città, Milano, e con un’Italia in crisi, con la consapevolezza del disagio dell’uomo contemporaneo
La cuscénza di tram
di Franco Spazzi
editore: Interlinea
pagine: 144
Franco Spazzi, milanese, è poeta e pittore acquerellista e nelle sue liriche, scritte nel dialetto di Lanzo d'Intelvi, dipinge la sua città (Metropolis), i ricordi più cari (Aerobóte) ma anche immagini paesane e domestiche, religiose e letterarie (Durante Alaghieri). Scrive Alberto Casiraghy: "Poche persone al mondo hanno la gioia di vivere e l'entusiasmo di Franco Spazzi. Franco è un vero alchimista rinascimentale, riesce a trovare formule e parole in ogni anfratto".