Poesia italiana
Libri di poeti italiani contemporanei, poesie d'amore italiane, grandi classici della poesia italiana, antologie, libri-regalo, poesia d'impegno civile e spiritualità, inediti: scopri il nostro catalogo.
Christopher
di Matteo Bianchi
editore: Interlinea
pagine: 112
Christopher è una raccolta poetica ibrida, dolente e insieme precisa, concepita intorno a tre figure portanti: Christopher Channing (artista queer, attore teatrale, creatura notturna, in bilico tra il nudo e la maschera, tra la lingua inglese e la malinconia parisienne), Roberto Pazzi (il maestro, l’intellettuale esemplare, l’ultimo alfiere di una cultura che rifiuta il consumo e la finzione) e Napoleone Bonaparte (non il generale di Austerlitz, bensì il vinto dell’Elba, il nostalgico rifugiato nella propria disfatta). Tre individui diversi per epoca, postura, linguaggio, eppure accomunati da una stessa fragilità irriducibile, da un’identica quanto ostinata resistenza a scomparire del tutto.
Una goccia di bene
di Paolo Steffan
editore: Interlinea
pagine: 148
I versi che compongono questo canzoniere, che si sostanzia di una «lirica filosofica, o poesia di pensiero in senso leopardiano», sono testimonianza di un lavoro ultradecennale sul reale, sul tempo, sulla bellezza. Un dialetto antico è in dialogo con l’italiano contemporaneo, nella costruzione di un discorso imperniato sui grandi temi di oggi e di sempre: il lavoro, l’amore, il rapporto uomo-natura, la memoria, il nesso realtà-linguaggio, la ricerca di Dio. La volontà di una voce solida – nuova ma in costante dialogo coi classici – di far ritrovare al lettore «la funzione “sociale”, o piuttosto “religiosa” e sempiterna, della poesia» si sposa con la costante consapevolezza che viviamo in una realtà “frantumata”, in cui forse ci resta «una goccia di bene / lerciato dal male». Con una nota di Rolando Damiani.
Al figlio del pugile tremano le mani
Storie fragili di scuola
di Andrea Bianchetti
editore: Interlinea
pagine: 128
«Le scuole professionali / sono una terra di niente». Ecco una raccolta di poesie dedicata alla scuola professionale e ai ragazzi incontrati dall’autore nel corso dei suoi anni di insegnamento: studenti spesso sconfitti, persi, smarriti, senza punti di riferimento, a cui è importante far comprendere che «non esiste uno studente di serie A e uno studente di serie B. Tutti, perché esseri umani, hanno diritto alla migliore formazione che possiamo offrire». Le loro difficili storie hanno segnato indelebilmente, e inevitabilmente, anche quella dell’autore, che scrive: «io mi sono accorto, / mi sono accorto di tutti voi. / il mio paradiso portatile».
L’ultima cena del mio corpo
di Alex Averbuch
editore: Interlinea
pagine: 144
Una selezione di alcuni dei più recenti testi del poeta ucraino Alex Averbuch, accomunati dal tema della guerra, dal secondo conflitto mondiale all’aggressione russa nella sua regione natale, Luhans’k. Dai versi di Averbuch emerge una pluralità di voci, tormentate dalle guerre e dalle deportazioni, mettendo al centro la storia dell’Ucraina tra presente e passato. Ma la sua poesia è tanto collettiva quanto individuale: «per Averbuch la centralità dell’esperienza corporea è, forse a prima vista paradossalmente, la negazione della chiusura solipsistica nell’io in favore di una costante ricerca di un dialogo con corpi che sono al contempo altri e parte stessa del sé» (dalla presentazione di Alessandro Achilli).Con testo originale ucraino a fronte
Poepica
di Sergio Pozzi
editore: Interlinea
pagine: 96
Poepica è un viaggio tra lirica ed epica, dove versi e prose si alternano in venti brevi capitoli punteggiati da aforismi affilati. Sergio Pozzi intreccia ironia, riflessione e immagini potenti in una scrittura densa, volutamente ermetica, che invita il lettore a diventare parte attiva del testo. Come afferma l’autore: «ritengo che chi scrive non dovrebbe mai dire tutto, al fine di consentire un apporto personale al lettore, possibile parte attiva di un libro».
Firenze e Geraci, luoghi di-versi
366 sonetti
di Mario Messineo
editore: Interlinea
pagine: 400
Firenze e Geraci, luoghi di-versi è un diario in versi, un atlante affettivo in 366 sonetti che raccontano due geografie dell’anima: la Firenze d’adozione e la Geraci dell’infanzia, luoghi complementari dove l’identità si rifrange e si compone. Con lingua limpida e musicale, Mario Messineo intreccia memorie familiari, paesaggi interiori con riflessioni sul tempo e sul senso di appartenenza.
Rivisitazioni
di Mario Moroni
editore: Interlinea
pagine: 104
In Rivisitazioni l'autore rielabora, attraverso una sperimentazione linguistica, lessicale, e fonico-ritmica, tre opere della letteratura classica, le Georgiche di Virgilio, il Prometeo incatenato di Eschilo e Le Metamorfosi di Ovidio, individuando in esse temi, personaggi e valori che le ricollegano al tempo presente, proiettandole in una dimensione di contemporaneità: se Prometeo «non rinuncia / a dubitare di un improbabile centro, di una saggezza centrale», noi «siamo poi tutti così pronti a vedere, vedere per capire, capire per mettere in atto / il dubbio»?
25 poesie per il 25 aprile
I testi più belli
a cura di Giovanni Tesio
editore: Interlinea
pagine: 68
Non solo diari e romanzi: servono anche poesie per esprimere l’immediatezza e la profondità di sentimenti per la fine della guerra e la liberazione. Cominciare con Saba e chiudere con Erri De Luca, come fa il curatore Giovanni Tesio in questa antologia che mancava, non è semplicemente una questione cronologica ma anche una significativa scelta poetica. E come premessa valga la «primavera hitleriana» descritta da Montale, senza tralasciare la testimonianza di Pasolini che confessa: «giunsi alla resistenza / senza saperne nulla se non lo stile: / fu stile tutta luce… / la speranza ebbe nuova luce». Letture per illuminare la storia e trovare nuova speranza per l’oggi.
La Sicilia salverà il mondo
di Renato Pennisi
editore: Interlinea
pagine: 100
«Io non so se la Sicilia salverà il mondo, almeno quanto non credo che sarà salvata dai ragazzini. Ma so che se non lo potrà salvare – questo mondo – lo potrà almeno salvaguardare la poesia, accompagnandolo nei meandri della sua e nostra condizione in perdita. Questo di Pennisi è un libro di splendida maturità, che si muove tra un elogio, una speranza, e un “de profundis” magnifico di echi e litanie, inarcandosi con lucida passione sulle rovine della sua città, di una Catania così incardinata nei suoi passi, nei suoi fantasmi, nella sua luce e nella sua miserabilità. In questo nitore (“voglio restare chiaro”) ci sono tutti i rituali di una vita perturbata, cui la poesia continua a opporre la sua resistenza del dire e del dirsi, con la luce dei “fratelli libri” che nutrono e fanno cantare» (Giovanni Tesio).
Gli occhi non sanno tacere
Aforismi per vivere meglio
di Alberto Casiraghy
editore: Interlinea
pagine: 96
Un libro per i momenti tristi ma anche per quelli felici. Lo scrive un poeta tipografo amico di Alda Merini che confessa: «le più belle poesie le ho scritte sotto tortura». Nella convinzione che «chi dice la verità non è mai solo!» l’autore affianca ai suoi aforismi disegni che incuriosiscono dimostrando come «la vera felicità non sta mai ferma». La natura e la passione palpitano in queste pagine («Chi sa incendiarsi conosce bene la forza dei ruscelli»): uno sguardo puro sul mondo e sugli affetti. «Vi prego! Toglietemi tutto ma salvatemi gli occhi» chiede Alberto Casiraghy. I suoi pensieri «si affacciano e si sporgono dal balcone della ragione» annota nel testo introduttivo Sebastiano Vassalli.Nuova edizione con tavole di Giovanni Tamburelli.
In absentia
di Alessandro Canzian
editore: Interlinea
pagine: 96
In absentia è una raccolta in cui il titolo funge da chiave di lettura dell’opera «ma senza svelare il mistero»: il poeta, affacciato sul mondo, si assenta. Le sue sono poesie dell’estrema attenzione. «Come i dream-catchers nelle tradizioni degli indiani della costa nordamericana erano piccoli strumenti per afferrare i nostri sogni fugaci, le piccole poesie di Canzian sono come trappole per topi intessute di rimandi interni. Con la leva del linguaggio depositano pezzi di vita, di storia, di sentimenti e di pensieri; arriva il presente e si chiude la trappola. La presenza diventa assenza intensa e corpo fantasmatico» (dalla nota di Martin Rueff).
Di parlarti non ho coraggio
Poesie inedite per Roberto Volponi
di Alda Merini
editore: Interlinea
pagine: 64
«Io di parlarti non ho coraggio, / né nominarti come solo amore»: un inedito sorprendente che la poetessa dei Navigli ha composto su una macchina per scrivere dai tasti e nastro rovinati per ricordare l’amico Roberto Volponi, il figlio dello scrittore Paolo morto giovane in un incidente aereo. Sono testi che parlano di amore e morte, amicizia e dolore, con le illuminazioni di Alda Merini tanto amate dai suoi lettori. Come ricorda Ambrogio Borsani, amico di entrambi, frequentati al bar milanese Chimera con Tondelli, Busi, Consolo, Raboni e molti altri, è la testimonianza di una stagione unica da cui sono nate queste poesie che meritano di trovare «un posto nella vasta e variegata geografia poetica della Merini: la storia di un’amicizia insolita vissuta in un luogo rifugio di poeti e sognatori». Scrive lei: «Eri sì puro come una medaglia, / ed io medaglia che mi sono sfatta / brillo appena di luce sul tuo cuore».









